GRINTA E FOLLIA –Torna a sorridere Camila Giorgi che mette a segno la seconda vittoria consecutiva (è solo la terza volta in un anno tormentato dal problema al polso) ai danni di una combattiva Andrea Petkovic che, avanti di un set e un break, sembrava avere il match in mano, inavvicinabile al servizio e aggressiva e precisa in risposta. Brava allora Camila a non perdersi d’animo e a portare a casa un incontro che nel secondo e nel terzo set si è giocato su pochissimi punti. Il primo parziale se ne va in una mezz’ora, con due break a favore della n. 89 WTA Petkovic, partita mettendo a segno con 15 punti consecutivi in battuta, che sfrutta poi l’inerzia per salire 2-0 nel secondo. Finalmente, però, Camila inizia a rispondere con più continuità, rientra subito nel punteggio e mette a segno il break che decide il set all’undicesimo gioco: Andrea se la prende con la racchetta e Giorgi chiude 7-5.
Partita finale all’insegna dell’anarchia con break a ripetizione, compreso quello a favore della ventisettenne marchigiana sul 5 pari, brava a rimanere concentrata nonostante un’occasione persa su una sua palla dubbia che inizialmente sembrava non chiamata; il finale di secondo set non viene però replicato complice anche il settimo doppio fallo e Camila è trascinata al tie-break, dove un altra seconda sbagliata le costa il vantaggio iniziale. Andrea giudica il suo lungolinea vincente e si dispera per la chiamata out, ma il punto che davvero scrive la parola fine è di Camila: un rovescio al volo correndo all’indietro, folle e imprendibile. Ai quarti, troverà Alizé Cornet o Lin Zhu.
UN SET NON BASTA (QUASI MAI) –Dopo il successo al primo turno contro Alexander Bublik che ha interrotto un striscia di dieci sconfitte, Marco Cecchinato ritrova la sconfitta a ventiquattr’ore di distanza contro John Millman, testa di serie n. 14 (avrà senso puntualizzarlo in un torneo a 48 giocatori?). Il trentenne di Brisbane, alla ricerca di punti con cui tamponare l’emorragia nel caso di una precoce uscita dallo US Open dove difende i quarti di finale, ha messo in campo il suo tennis regolare che sorprende solo quando sbaglia una palla da spingere e chiudere; anzi, neanche quello dopo un po’. Tanto (certo non è poco) è bastato per superare un Cecchinato comunque grintoso per due set e mezzo, ma a cui la vittoria contro Bublik non è prevedibilmente bastata a innescare quella fiducia necessaria per giocarsela fino in fondo contro un mastino da campi duri come Millman.
Nel primo parziale, il punteggio segue l’ordine di battuta, con Ceck che forza la prima palla con cui ottiene un’altissima percentuale di punti. Le prime occasioni per chi è in risposta si vedono quando Marco serve sul 5-6 e sono anche due set point, peraltro ben annullati, con il fiato sospeso sul secondo: il servizio procura un dritto comodo dal quale non esce l’auspicato comodino e il nostro resta impantanato nel palleggio, ma ne esce con il vincente inside-in. Il tie-break si chiude al primo set point: costretto in difesa, l’azzurro incassa il generoso errore con il rovescio d’attacco australiano. Millman riprende a macinare con la sua abituale solidità e inizia si fa pericoloso nei game di risposta. Cecchinato sciupa l’opportunità di procurarsi due palle break consecutive al sesto gioco con una bruttissima smorzata e cede il turno di servizio successivo che gli costerà il set. La prima battuta di Marco va in campo poco più della metà delle volte come nella partita iniziale, ma l’efficacia è scesa di molto e il palermitano non si salva sul 3 pari; dal 40-15 per Ceck, Millman infila dodici punti consecutivi e si prende l’ottavo di finale contro Robin Haase, vincitore del quarto favorito Joao Sousa.
Senza soffrire più di tanto, e soprattutto senza subire break, l’esordio immacolato di Lorenzo Sonego gli vale l’accesso agli ottavi di finale. Il torinese sconfigge 6-1 6-4 Damir Dzumhur quando in Italia è già notte inoltrata, nel primo confronto diretto con il tennista bosniaco. Si tratta di una vittoria che testimonia i progressi del 24enne nella stagione in corso, perché se è vero che Dzumhur – costretto a passare per le qualificazioni, essendo ormai fuori dalla top 100 – è in calo, parliamo comunque di un giocatore che vanta un’esperienza molto maggiore sulle superfici veloci. Sonego affronterà adesso una testa di serie, la n.11 Carreno Busta. L’incontro si disputerà mercoledì (oggi) attorno alle 23 italiane.
Niente da fare invece per Thomas Fabbiano contro Andrey Rublev nel recupero del match non disputato lunedì a causa della pioggia: il russo si impone 6-4 6-2 guadagnandosi la serata con Albert Ramos-Vinolas, dalla quale uscirà trionfante.
Il
tabellone di Winston-Salem
Il
tabellone del Bronx Open (New York)
Risultati:
NYJTL Bronx Open
C. Giorgi b. A. Petkovic 3-6 7-5 7-6(3)
ATP Winston-Salem
secondo turno
J. Millman b. M. Cecchinato 6-7(5) 6-4 6-3
[7] L. Sonego b. [Q] D. Dzumhur 6-1 6-4
primo turno
A. Rublev b. T. Fabbiano 6-4 6-2