Il big match serale della prima giornata allo US Open 2019 è stato tutto quello che doveva essere: un massacro in campo, e una rissa a distanza davanti ai taccuini della stampa. Per la verità neanche nelle conferenze post-match c’è stata troppa gara: Maria si è dimostrata professionale e posata come al solito, mentre Serena ha regalato un paio di perle “delle sue” che sicuramente faranno discutere.
Maria Sharapova non ha provato a nascondere la pesante sconfitta: un giornalista ha suggerito che la partita non era stata così a senso unico come suggerisce il punteggio di 6-1 6-1, ma la russa ha subito tagliato corto dicendo che “Serena ha giocato molto bene, ha servito bene sulle palle break, fatto ottimi passanti, non credo che la partita sia stata troppo equilibrata”. La sua analisi della ventesima sconfitta consecutiva contro Serena è stata come di consueto bilanciata ed essenziale:
“Ha servito davvero bene, variando molto bene le traiettorie. Non ci sono stati molti scambi prolungati, e nelle combinazioni uno-due lei è riuscita a farmi parecchio male”.
Williams non ha nascosto che il tipo di tennis di Maria si addice molto al suo stile: “Credo che la contrapposizione dei nostri modi di giocare mi favorisca particolarmente, i suoi colpi finiscono sempre nella posizione perfetta perché io possa colpire i miei. Oggi soprattutto credo di essere riuscita a concentrarmi, specialmente sulle palle break. Lei è il tipo di giocatrice che non smette mai di provarci, anche quando il match sta per finire”.
“Se fosse riuscita a vincere qualche punto qui e là, forse avrebbe anche potuto vincere un altro game”.
E il perfido sarcasmo di Serena non è stato nemmeno inferiore alla sua arroganza, quando interrogata sulla decisione della USTA di non assegnare l’arbitro Carlos Ramos ai suoi match dopo quello che è successo durante la finale dello scorso anno, la campionessa americana ha risposto con un lapidario:
“Non so chi sia questa persona”.
Il problema alla schiena che ha costretto Williams a ritirarsi dalla finale di Toronto e a dare forfait a Cincinnati sembra ormai essere acqua passata: “Sì, la schiena va bene. Pensavo di poter riuscire in un qualche modo a farcela per Cincinnati, ma non ce l’ho fatta. Ora mi sono allenata per qualche giorno, va decisamente meglio”.
Per quel che riguarda invece la condizione di Sharapova, il problema è certamente più complicato: “Non considero questa sconfitta come un passo indietro o avanti. Devo guardare avanti, non c’è alternativa. Questo è il primo passo di un cammino molto lungo, c’è tanto lavoro da fare. Solo quattro mesi fa mi sono sottoposta ad un’operazione alla spalla e oggi sono qui a giocare un match in sessione serale allo US Open con tutta la folla eccitata per l’evento. Sono fortunata a prendere parte a eventi come questo”.
“È facile farsi scoraggiare dopo un incontro come questo, ma non bisogna scoraggiarsi, bisogna mantenere la voglia di tornare in campo a lavorare ed allenarsi. Credo ancora in me stessa, e questo è ciò che conta”.
Sharapova, al momento, non risulta iscritta ad alcun torneo del mese di settembre. Verosimilmente chiederà una wild card per tornare in campo e tentare di dare una connotazione migliore alla sua classifica, che al momento la vede parecchio intristita al 132esimo posto. Il torneo di Serena proseguirà invece con la sfida alla 17enne statunitense McNally, brava a passare sui resti di una Bacsinszky sempre più lontana dalla migliore condizione dopo gli infortuni.
Il tabellone femminile completo (con tutti i risultati aggiornati)