da New York, il nostro inviato
[23] S. Wawrinka b. [Q] J. Sinner 6-3 7-6(4) 4-6 6-3
Senza paura, reggendo un livello molto alto, condannato da un paio di errori giusto alla fine. Jannik Sinner ha giocato praticamente alla pari con un buonissimo Stan Wawrinka, e se ci sono davvero le sconfitte che servono alla crescita e sono quasi da considerarsi vittorie, questa è una di quelle.
Il primo set fa vedere buone cose di Jannik, a tratti buonissime di Stan. La palla dello svizzero pesa nettamente più di quella del giovane azzurro, ma l’impressione da bordocampo è che i picchi di prestazione di Sinner (leggi, capacità di accelerazione, tenuta negli scambi lunghi, istinto per l’anticipo) non siano lontani da quelli di un fuoriclasse come Wawrinka. Si tratta solo di dare continuità, o meglio, di abituarsi a reggere ed esprimere certi ritmi per l’intera partita. Il ritmo alto-standard di Stan corrisponde al “tutto braccio” di Sinner, almeno all’inizio, e chiaramente il rischio di andare fuorigiri è costante.
“La situazione, il campo e l’avversario, certo che mi hanno emozionato, ma poi devi giocare la palla in campo, e non badare al resto“
Un break costa il 6-3 a Jannik, che non concretizza quattro palle del controbreak, il secondo parziale è ancora più equilibrato. Sinner recupera da 1-3, annulla una palla break sul 5-5, e la trascina al tie-break. Lì è bravo Stan a salire ancora di intensità nei momenti che scottano, e a portarsi avanti due set a zero. Ma si vede che Sinner si trova via via più a suo agio, sia riguardo alle condizioni di gioco, sia all’avversario. Il Louis Armstrong è fresco e non troppo affollato stasera, alcune fucilate lungolinea di rovescio dell’italiano strappano applausi convinti quanto quelli riservati al gran gesto monomane di Wawrinka.
“Non è stata tanto questione di livello, ma di tensione, sono entrato in campo un po’ teso all’inizio, il che è normale, ma anche lui affrontava un giocatore che non conosceva. Ha giocato bene nei momenti importanti, però avrei dovuto fare io qualcosa in più, specialmente col dritto”
Nel terzo set, due game orribili dello svizzero, conditi da errori a ripetizione, gli costano altrettanti turni di battuta perduti. Sempre più bravo e convinto, Jannik si prende le occasioni offerte, cede a sua volta un servizio, ma chiude 6-4. Ottimo, ottimo l’altoatesino in questa fase, non tanto tecnicamente (la partita sta scendendo di livello in generale, onestamente) quanto come attenzione e tenuta mentale, e sappiamo tutti quanto questo aspetto sia fondamentale, ben più di un gran rovescio.
Il quarto set inizia con Wawrinka che dà un altro colpo di acceleratore, va 2-0, ma si fa ancora riprendere da Sinner, che dimostra game dopo game quanta qualità agonistica e tattica abbia, bravissimo davvero. Ora sta anche attaccando con convinzione ed efficacia, c’è equilibrio totale in campo.
“Mah, penso che avrei potuto farcela in tutti i set, nel quarto era un po’ in difficoltà, sul 2-2, sul 3-3. Mi è mancata esperienza. Fisicamente mi sono sentito bene, anche se era la prima volta che giocavo 4 set. La gestione cambia, 2 su 3 se perdi il primo la cosa è diversa, speriamo che la prossima volta vada meglio. La schiena è a posto, va tutto bene“
I due si annullano una palla break a vicenda nel quinto e nel sesto game, nel settimo Jannik non ne trasforma un altro paio, siamo 4-3 per Stan, ma gli è andata bene. Una manata clamorosa con il dritto porta altre due opportunità di break consecutive allo svizzero, due dritti altrettanto esplosivi di Sinner gliele cancellano, che personalità. Purtroppo, due errori evitabili sempre con il dritto costano lo stesso all’azzurro il break che manda Wawrinka a servire per il match sul 5-3. Jannik però non molla, fare a pallate gli piace e si vede, arriva il 15-40, ma Stan si salva con il servizio.
“Sì, in effetti 4 palle break trasformate su 14 non è una buona percentuale, lui ha servito molto bene. Mi andava spesso sul dritto, avrei dovuto saperlo, ma è l’esperienza. L’estate in america è servita a migliorare il gioco sul cemento, per noi giovani è facile giocare in Italia, con il pubblico tutto con te. Credo di essere migliorato mentalmente, di torneo in torneo, all’inizio facevo molta fatica“.
L’azzurro annulla un match-point, ma due punti dopo l’ace di Wawrinka conclude la partita. Bella, bellissima figura di Sinner, sia tecnicamente che sotto l’aspetto agonistico, Stan applaude l’uscita dal campo di Jannik, e ha ragione.
“Una gran battaglia, alto livello, lui gioca molto bene, e sono felice di avercela fatta. Sempre bello giocare qui in notturna, atmosfera fantastica. Cosa facevo io alla sua età, appena fatti i 18 anni? Volete rendermi depresso? (risata) Mi sento bene in campo, ho bisogno di ritrovare le sensazioni positive, e partita dopo partita spero di riuscirci“, conclude Wawrinka dopo il match.
Il tabellone maschile completo (con tutti i risultati aggiornati)