Erano diversi mesi che Denis Shapovalov provava a trasferire in campo il tennis brillante che diceva di essere capace di produrre in allenamento, e alla fine è riuscito a farlo proprio nel torneo più importante, quando di fronte a lui c’era il suo “BFF” Felix Auger-Aliassime, testa di serie n.18, una delle grandi rivelazioni di questa annata. Nel match ripetizione del drammatico primo turno dello scorso anno, nel quale Auger-Aliassime si era dovuto ritirare in lacrime a causa di un’aritmia cardiaca (un problema cronico di cui soffre da tempo), Shapovalov ha sfoderato la prestazione di gran lunga migliore della stagione, rifilando al suo giovane amico un 6-1, 6-1, 6-4 che ha smorzato gli entusiasmi di un pubblico che ha abbandonato il Grandstand al procedere della mattanza.
Il ricordo della grande atmosfera che aveva accompagnato il loro grande match, sullo stesso campo, proprio 12 mesi prima ha reso ancora più asettica l’esperienza di questo match, che ha visto non più di un paio di migliaia di persone sugli spalti e pochissima partecipazione emotiva da parte del pubblico. Shapovalov ha servito bene, risposto meglio e non ha consentito ad Auger-Aliassime di trovare il suo ritmo negli scambi: “Lui colpiva forte – ha detto uno smarrito Felix dopo il match – io cercavo di colpire ancora più forte ma lui era davvero ‘in the zone’. Durante tutta la partita credo di aver costruito un paio di punti in tutto, per il resto ho solamente reagito”. Due set volati via in un baleno, un terzo appena più combattuto, nel quale Auger-Aliassime ha avuto la chance di provare a girare il match quando sul 3-2 si è trovato con tre palle break consecutive per andare 4-2. Lì Shapovalov si è tirato fuori dalla buca con il servizio, e sul 4-4 ha colto subito la chance per chiudere il match con il break decisivo.
“Sono rimasto concentrato per tutta la partita – ha spiegato Shapovalov – focalizzandomi sulle cose che devo fare in campo e mantenendo il ritmo del mio gioco. Misha [Mikhail Youzhny] è stato davvero fondamentale per mettere ordine in ciò che devo fare in campo. Sapevo di volere un ex giocatore come mio coach, volevo qualcuno che era passato attraverso i problemi che ho dovuto affrontare io, e volevo che fosse qualcuno con il rovescio a una mano, perché credo che i giocatori con il rovescio a una mano vedano le cose da un angolo differente. Il mio team mi ha suggerito il suo nome, ci siamo incontrati a Winston Salem e lui ha iniziato subito con grandissimo entusiasmo. Siamo ancora in un periodo di prova al momento, e vedremo alla fine del torneo se continuare o meno”.
Difficile pensare che il connubio non continuerà, mentre c’è qualche nube al momento sul futuro di Auger Aliassime: “Non so davvero come valutare questo match, non sono nemmeno sicuro delle mie emozioni in questo momento. Non so se essere frustrato, o triste. Non so, davvero. E pensare che stamane il warm-up era stato molto positivo, ero un po’ nervoso all’ingresso in campo ma niente di nuovo per un match del genere. Subito mi sono reso conto che non mi muovevo bene, che arrivavo sempre in ritardo, e non capivo cosa fosse. Lui ha iniziato a bombardarmi con il suo gran tennis, ed è andata così come avete visto”.
Il derby canadese questa volta non ha regalato le emozioni che ci si aspettava, niente a che vedere con i match con splendida atmosfera di Montreal, ma Denis Shapovalov entra in questo US Open nel migliore dei modi, con un allenatore in più al suo angolo e tanto entusiasmo per i prossimi turni. Ora l’avversario che attende Denis è il vincente tra Marco Cecchinato e lo svizzero Henri Laaksonen, contro il quale andrà certamente in campo da favorito.
Il tabellone maschile completo (con tutti i risultati aggiornati)