Dal nostro inviato a New York
[LL] P. Lorenzi b. M. Kecmanovic 7-6(11) 6-7(2) 7-6(2) 3-6 6-3
LA PARTITA – L’inizio è complicato, Kecmanovic serve bene e non concede assolutamente nulla sul suo servizio, a differenza dell’italiano che traballa, tiene qualche game ai vantaggi annullando anche una palla break. Piano piano però Lorenzi trova fiducia, inizia a spingere la palla e a far male soprattutto sulla diagonale sinistra al serbo non sempre capace di trovare bene la palla sulle traiettorie basse di Paolo. Il giusto epilogo è il tie break, pienissimo di emozioni, il serbo va sempre avanti grazie a qualche errore, anche banale, di Lorenzi però poi non riesce mai a chiudere in quanto ogni volta che si ritrova sotto nel punteggio l’italiano alza il livello e riprende sempre i minibreak di ritardo. L’errore sul 6-6 sembra costargli il set, ma trova un’altra super risposta e rimane in vita: annullerà addirittura 5 set point, di cui un altro in risposta dopo un doppio fallo sul 10-10, ma alla seconda occasione in suo favore chiude il set sul 12-11 con un preziosissimo ace.
Il serbo è visibilmente innervosito e frustrato, si lamenta in continuazione con il suo angolo mentre le tribune si riempiono col tifo che pende maggiormente dalla parte dell’italiano, molto sostenuto sin dai primi turni di qualificazione. Come nel primo set, però, a soffrire maggiormente è Lorenzi che al tempo stesso è sempre bravo a continuare a spingere anche quando si ritrova sotto nel punteggio e con caparbietà si procura sul 4-4 la prima palla break dell’intero match, convertita grazie ad un doppio fallo di Kecmanovic. Sopra 5-4 Paolo ha due chance di salire due set a zero, sulla prima è bravo il serbo ma sulla seconda il senese commette un doppio fallo che pesa come un macigno, a cui segue un altro doppio fallo ed un errore di dritto che permettono a Miomir di tornare nel set, agganciando l’avversario sul 5-5. Il tie break è a senso unico: il serbo è sempre in comando, i colpi di Lorenzi escono troppo corti nonostante l’angolo gli chieda di continuare a spingere lui sembra esser rimasto ancorato all’occasione buttata in precedenza e perde sempre campo, finendo col cedere il tie break per 7-2.
L’inerzia a quel punto sembra essere totalmente in favore di Kecmanovic, ma non è così: una serie di errori costa al serbo la falsa partenza, in sette minuti Lorenzi si ritrova sopra 3-0 senza particolari meriti. Dopo aver difeso ai vantaggi la battuta nel quinto gioco, nel settimo Paolo non ci riesce concedendo all’avversario di rientrare. Scende il tasso tecnico, sale l’emotività da parte di entrambi i giocatori, l’italiano si carica sempre di più mentre Kecmanovic si lamenta nei confronti del proprio angolo dopo ogni scambio perso. Tante occasioni da una parte e dall’altra, Lorenzi più volte a due punti dal set ma la conclusione di questo rocambolesco set è la stessa dei precedenti due: tie break. Come nel secondo parziale, anche questo è a senso unico, ma in favore di Lorenzi che comanda sin dall’inizio, servendo molto meglio rispetto ai tie break precedenti e chiudendo col netto score di 7-2.
All’inizio del quarto Kecmanovic è bravo a resettare, a trovare le forze di spingere ancora nonostante le energie siano visibilmente diminuite: va sopra 3-1, Lorenzi combatte come un leone e rientra ma non riesce più a controllare gli scambi, le sue traiettorie son troppo corte e il nextgen serbo ne approfitta breakkando nuovamente e chiudendo il quarto parziale con lo score di 6-3.
Il campo 14 è una bolgia, i cori “Paolo, Paolo, Paolo” aumentano sempre di più, Lorenzi trova energie che nessuno pensava avesse dopo le quattro ore e venti minuti di primo turno: sempre più pericoloso in risposta, l’italiano trova il break nel quarto game, lo perde nel game successivo per bravura di Kecmanovic che quest’oggi ha fatto vedere le migliori cose proprio sull’orlo del baratro. Il sesto è un game lunghissimo e ricco di errori da ambo le parti ma a spuntarla ancora una volta è Lorenzi, con Miomir che sembra iniziare a perdere ogni convinzione mentre Paolo è più carico che mai: sopra 4-2, con un game d’attacco fantastico si issa sino al 5-2. Non c’è più nessun posto in tribuna, l’italiano serve per il match dopo 4 ore e 45 minuti: game tenuto a 0, solamente il secondo di tutta la partita e terzo turno raggiunto in modo realmente incredibile. Avrà solamente un giorno di riposo prima di tornare in campo contro Wawrinka, avversario che appare francamente fuori portata, specialmente viste le 9 ore e 20 complessive di questi due incontri, ma sicuramente il torneo di Paolo è già andato ben oltre le più rosee aspettative.
Il tabellone maschile completo (con tutti i risultati aggiornati)