[1] N. Djokovic b. D. Kudla 6-3 6-4 6-2 (da New York, il nostro inviato)
Per tutta la giornata c’è stata apprensione riguardo le condizioni fisiche di Djokovic. Il serbo ha avuto qualche problema alla spalla sinistra durante l’incontro di secondo turno contro Londero (battuto comunque in tre set). In conferenza stampa aveva dichiarato: “Non sapevo se sarei stato in grado di finire la partita”. Il suo match era fissato come secondo incontro della sessione notturna sull’Arthur Ashe, ma per tutto il giorno lo spettro che non scendesse in campo ha aleggiato sui campi dello US Open.
Djokovic aveva programmato un allenamento per le 17, poi l’ha spostato alle 18 ed infine alle 19. Verso le 19 lo sparring partner aspettava in campo, senza sapere nemmeno lui se avrebbe scaldato il numero 1 mondiale. La regola valsa è stata però “no news good news”, Nole è arrivato allo USTA Center pochi minuti prima delle 19 ed è andato ad allenarsi scatenando l’ovazione dei tifosi (e avendo anche un piccolo battibecco con un tifoso, riguardo al quale ha poi dichiarato: “Non credo fosse sua intenzione, ma quel fan mi ha fatto un favore“) . Il serbo è sceso in campo regolarmente contro Denis Kudla, numero 68 del ranking ATP.
Primo game al servizio Djokovic: due ace e due seconde profonde che il buon Kudla non riesce a gestire. Il rovescio pure funziona, come al solito telecomandato. Al quarto gioco Djokovic si procura subito due palle break. Novak passa alla seconda occasione sfruttando uno smash un po’ tremebondo del suo avversario. Djokovic continua a macinare gioco, i suoi colpi sono precisi e profondi. Non sembra assolutamente dolorante, solamente qualche incertezza con il rovescio, spesso in slice. I colpi filano via che è un piacere. In una manciata di minuti siamo già 4 a 1 Djokovic, Kudla non riesce a fare gioco, sbattendo contro il muro serbo. Il set si chiude 6 a 3. Novak ha concesso due palle break, ma non ha mai rischiato, salvando con il servizio.
Kudla si trova sempre in apnea per la profondità dei colpi del numero 1 del mondo, anche nel secondo parziale. Lo statunitense cerca di spingere con il rovescio, si procura palla break, ma Nole salva con il pressing da fondo. Kudla, a parte qualche vincente, non riesce mai a dare l’impressione di poter comandare lo scambio. Nole senza problemi incamera il secondo parziale per 6 a 4. Un paio di esitazioni al servizio per il serbo, ma davvero nulla che lasci immaginare un problema fisico. Il terzo set sempre in controllo del serbo, che strappa il servizio all’avversario in avvio e si porta il vantaggio fino al 6 2 finale. Alcuni maligni potrebbero dire che è sceso in campo solo perché Kudla è un avversario decisamente abbordabile anche per un Djokovic non al massimo. Però non c’è stata partita e Nole non ha corso il minimo rischio, se non per sei palle break salvate bene con il servizio.
Djokovic a fine partita: “Non ho avuto quasi dolore, sono contento di aver finito bene la partita. C’era un problema che mi aveva dato noia nelle ultime due settimane, ma oggi per fortuna non è stato fastidioso come nella scorsa partita. Stan è un gran giocatore, potente, di qualità, siamo amici e ci alleniamo spesso insieme, che vinca il migliore!”.
Il tabellone maschile completo (con tutti i risultati aggiornati)