AGILE VITTORIA PER SERENA – La rincorsa al ventiquattresimo titolo dello Slam da parte di Serena Williams sembra proseguire a gonfie vele allo US Open dove l’ex n.1 del mondo si è presentata in forma decisamente migliore rispetto ai precedenti appuntamenti della stagione. Sicuramente asciugata nel fisico, e con una condizione tennistica più che buona, ha superato agli ottavi di finale la testa di serie n.22 Petra Matric in due set (6-3, 6-4) che l’hanno sicuramente testata, ma che non hanno mai messo in discussione l’identità del vincitore finale.
Martic ha ottenuto l’attenzione di Serena piuttosto rapidamente, togliendole il servizio in apertura rimontando da 40-0. La croata ha un tennis piuttosto classico, con colpi potenti e un bel servizio molto robusto, ma non è straordinaria nei movimenti e soprattutto fa parecchia fatica nei cambi di direzione, sia laterali sia in avanti. Williams dal canto suo tende a cercare angoli abbastanza presto durante lo scambio, e commette errori di conseguenza. Serena è molto più efficace con il diritto, e punge in risposta, anche perché i colpi di Martic arrivano nella “striking zone” ideale per l’americana.
Il primo set viene risolto da un break all’ottavo game, quando Williams rimonta il game da 40-15 grazie a due splendide risposte di diritto incrociate e poi ottiene il punto decisivo annodando le gambe di Matric con contropiede lungolinea di rovescio.
Nonostante il punteggio del secondo set sembri più equilibrato di quello del primo, non si ha mai la sensazione che la partita possa girare, anche perché non ci sono molte cose che Matric possa fare per mettere in difficoltà Serena: i servizi al corpo sono efficaci, ma sono rischiosi, perché basta sbagliare di mezzo metro e la palla è nella posizione perfetta per essere attaccata. Il kick sulla seconda mette in difficoltà la campionessa americana, che non può aggredire direttamente, ma sugli scambi è sorprendentemente Serena a muoversi meglio e sulle traiettorie incrociate strette Matric fatica notevolmente è trova solamente soluzioni estemporanee come qualche palla corta con il rovescio lungolinea.
Paradossalmente il break del secondo set arriva nel game più delicato per Williams, la quale sul 15-30 mette male la caviglia destra sbagliando una volée: il break arriva comunque, ma la campionessa americana deve farsi fasciare di nuovo l’articolazione interessata per finire il match. Nulla di grave comunque, soprattutto nulla in grado di impedirle di conquistare il suo 52esimo quarto di finale in un torneo del Grande Slam, nel quale incontrerà la connazionale Kristie Ahn, debuttante a questo livello del torneo, che avrà l’improbo compito di provare a fermare la corsa di Serena verso lo Slam n.24.
NO BARTY TIME – Qiang Wang sorprende tutti sul Louis Armstrong Stadium, eliminando in due set la numero due del mondo Ashleigh Barty e guadagnandosi l’accesso ai quarti di finale di uno Slam per la prima volta in carriera. La cinese è stata bravissima a sfruttare e a ingigantire le difficoltà di una Barty davvero in giornata negativa. Nel primo set, Wang si trova subito avanti 4-1 senza aver praticamente fatto nulla. Barty appare infatti fin da subito molto fallosa, mentre la giocatrice cinese sbaglia pochissimo e muove benissimo il gioco alternando sapientemente traiettorie incrociate a cambi in lungolinea. Il parziale si chiude rapidamente col punteggio di 6-2.
Nel secondo set le cose non migliorano molto per Barty. L’australiana fa affidamento quasi esclusivamente sul rovescio in back, ignorando quasi del tutto la soluzione bimane, ma si trova in difficoltà sulle palle alte e non particolarmente veloci di Wang. Intelligentemente la cinese insiste da quel lato e trova un immediato break. A questo punto Barty mostra qualche segnale di ripresa, ma sui punti importanti è sempre la prima a sbagliare. Per suoi errori scivolano via cinque palle del controbreak, di cui quattro nel solo ottavo game.
Evidentemente sfiduciata, Barty annulla di puro orgoglio due match point sul 5-3, prima con una discesa a rete e poi con un bel passante di rovescio. Nel gioco successivo, torna a spingere e si procura altre due palle break, malamente sprecate. Ha la forza di annullare un terzo match point, ma la bandiera bianca è ormai già stata issata. La quarta occasione è quella buona per Wang che festeggia il successo più importante della sua carriera e si lascia aperta la possibilità di entrare per la prima volta in top ten.
Il tabellone femminile completo (con tutti i risultati aggiornati)