da New York, il nostro inviato
[5] D. Medvedev b. [23] S. Wawrinka 7-6(6) 6-3 3-6 6-1
Che Stan Wawrinka e Daniil Medvedev, in campo poco dopo le 15 sull’Arthur Ashe per il primo quarto di finale della parte alta del tabellone, non fossero al loro meglio, si è capito quasi subito. Alcuni colleghi della stampa svizzera riferivano di un malessere generale, probabilmente un mal di stomaco, accusato da Stan subito dopo la fine della partita con Djokovic. Era stata anche annullata una conferenza prevista per ieri. Da parte sua, il sempre più incerottato Daniil mostra di non muoversi con grande scioltezza, si fa fasciare dal fisioterapista la coscia sinistra dopo pochi game, e giustamente tira tutto quello che può, a partire del servizio. Alla fine, però, a prevalere sarà proprio Medvedev: 19esima vittoria nelle ultime 21 partite, giocate nello spazio di appena 35 giorni (che produce una spaventosa media di una partita ogni giorno e mezzo, o giù di lì) con appena due sconfitte, contro Kyrgios e Nadal, entrambe le volte in finale.
LA PARTITA – Il primo set vede un break iniziale subìto da Wawrinka, che sbaglia molto da fondocampo, specialmente di rovescio (7 gratuiti con quel colpo), mentre Medvedev spara fortissimo evitando le lunghe rincorse, ma commette diversi doppi falli (ben 9 nel parziale) spingendo in modo scriteriato anche le seconde palle. L’idea di evitare gli scambi è chiara. Sul 5-4, alla battuta per chiudere, il russo commette tre brutti errori, e si fa raggiungere da Stan, che alterna buone cose a sbagli grossolani. Si arriva al tie-break, dove lo svizzero si arrampica a set-point sul 6-5, ma lo fallisce con un gratuito di dritto. Daniil ringrazia, incassa, e tre punti dopo chiude: un set a zero per lui.
L’impressione è che Stan potrebbe e dovrebbe fare di più, almeno finora (11 vincenti, 10 errori per lui, 15/21 per Medvedev, non un bel set) mentre Daniil pare sciogliersi sempre di più man mano che passa il tempo. Si vede qualche bel tocco del russo a rete, con le palle corte e con il pallonetto; magari i muscoli indolenziti si sono definitivamente scaldati. Sta di fatto che nel quarto game lo svizzero subisce ancora break, con due dritti consecutivi messi fuori, mentre Medvedev azzecca una grande risposta di rovescio: siamo 3-1. Per il resto del parziale il russo sale decisamente di livello e non concede alcuna palla break, premurandosi anche di evitare gli allunghi estremi e riuscendo comunque a commettere appena quattro errori nell’intero parziale. Il 6-3 è inevitabile, Wawrinka adesso appare decisamente nervoso, e lo si può capire.
La reazione di Stan-The-Man arriva a inizio terzo set, per la verità favorita da due doppi falli di fila di Daniil, che perde il servizio nel secondo game. Ringalluzzito, Wawrinka molla quattro pallate delle sue e sale 3-0. Ora entrambi stanno servendo bene, però Medvedev – se si esclude un 15-30 nel settimo game – non riesce più a insidiare la battuta dell’avversario. Fino al game che conclude il terzo parziale. Qui Stan combina una frittata tremenda: arriva a set-point e spara un metro largo un dritto a campo totalmente aperto, perfino Daniil non crede ai suoi occhi. Un ace di Wawrinka cancella una palla del 5-4, picchiando come un fabbro Medvedev se ne conquista una seconda ma lo slice al centro salva ancora lo svizzero. Errore di rovescio per Stan, terza palla del contro-break, ma un dritto scappa di nulla a Daniil che ha finito i challenge e non può contestare la chiamata del giudice di linea. Un secondo set-point viene fallito male dallo svizzero (rovescino tagliato che vola lungo), arriva la quarta palla break, cancellata da uno smash di Wawrinka. Due punti dopo, il rovescio in rete di Medvedev consegna il terzo set a Stan, ma che fatica.
Le statistiche ora vedono Wawrinka molto migliorato, in tutto siamo a 34 vincenti e 30 errori, meno bene Daniil con 26/33 (e 11 doppi falli), però il russo evidentemente ha piazzato meglio i suoi punti, ovvero nei momenti importanti, se è vero che ne ha fatti 99, tre in meno di Wawrinka che pure è sotto di un set.
“Sono fortunato ad avere due giorni interi di riposo, nemmeno me lo ricordavo. Penso che per la semifinale sarò a posto”
EPILOGO – Il quarto set inizia malissimo per Wawrinka, che sullo 0-1 gioca un orribile game condito da erroracci di rovescio, in particolare una volée facile affondata sotto il nastro, e perde la battuta mandando Medvedev avanti 2-0. Un gran recupero di Daniil (ma ancora Stan incerto sottorete) lo salva dal contro-break, un paio di strepitose accelerazioni di dritto e di rovescio gli danno il 3-0. La partita è diventata molto divertente, almeno a tratti. Medvedev, indolenzito finché si vuole, si è decisamente sciolto giocando; magari stasera non potrà alzarsi dal divano, una volta raffreddato, ma tant’è. Strepitoso con un guizzo a rete, il russo sale 4-1, brekka ancora uno sconfortato Wawrinka e chiude 6-1 senza accusare altri cedimenti. Si tratta della prima semifinale Slam per lui. Il pubblico del centrale lo applaude, ci sono anche fischi, ma molti meno che nelle precedenti occasioni. Una cosa è certa, il giocatore dell’estate americana è lui.
Medvedev a fine match, cercando di recuperare un po’ del credito perso con il pubblico: “Penso che il match sia stato strano, pensavo perfino di ritirarmi alla fine del primo set, mi dispiace per Stan, so che è difficile giocare contro un avversario infortunato. Nel primo game ho sentito tirare il quadricipite, mi hanno fasciato e dato un antidolorifico, che pian piano ha fatto effetto. Al pubblico posso dire due parole: siete elettrici, e controversi, so che ho fatto cose non belle, e nonostante questo c’è ancora chi mi sostiene, io cerco solo di essere me stesso. Quindi scusate, ragazzi, e grazie!“ (applausi).
Il coach di Medvedev, Gilles Cervara, tranquillizza sulle condizioni fisiche di Daniil: “Conosco il problema che ha avuto alla gamba, gli è già successo, non dovrebbe essere nulla di grave, con due giorni di riposo lo sistemeremo senza problemi”.
In conferenza stampa, invece, un Wawrinka comprensibilmente deluso ma tutto sommato tranquillo si è espresso così, senza recriminare troppo per presunte sceneggiate dell’avversario: “L’ho visto giocare negli ultimi match, è chiaro che ha dolore, ma non ha importanza perché ha giocato sempre bene. Anche oggi è stato migliore di me, semplicemente può capitare che alcuni mostrino il disagio più di altri. A rete mi ha detto che era dispiaciuto, e che aveva davvero avuto un notevole fastidio, io gli ho detto che non c’era problema, e gli ho fatto gli auguri per il resto del torneo. Certo che può vincere il torneo, gli mancano solo due match“.
Il tabellone maschile completo (con tutti i risultati aggiornati)