da New York, il direttore
È la vigilia di una semifinale che, a mezzanotte e dintorni (Mezzanotte di fuoco?), si preannuncia “Mission Impossible”. Mai titolo cinematografico fu più abusato. Però io che potrei guardare lo stesso film più volte – almeno all’inizio – credo di ricordare che alla fine Tom Cruise la sfanga, riesce a compiere la Mission Impossible superando mille ostacoli. Più o meno come ha fatto Berrettini con Monfils.
Matteo che, mi par di capire dalle sue citazione di Django Unchained (e altri), è appassionato di cinema, dovrebbe poterne trarre ispirazione e conforto. Certo Rafa Nadal, a caccia dello Slam n.19, è il “leone della giungla” per Schwartzman, il “marziano” per Matteo Berrettini, però la vita e il tennis ci hanno insegnato che nessuno è imbattibile, nemmeno quando i bookmakers pagherebbero un tuo exploit 11 volte quel che scommetti. Io ero qui a Flushing quando Fabio Fognini incontrò Rafa Nadal. Se avessi consultato un bookmaker quando Rafa era avanti due set a zero credo che non ci sarebbe stata quota. In uno Slam Rafa non aveva – e non ha mai perso se non mi sono dimenticato qualcosa – dopo essere stato in vantaggio per due set a zero.
Su un campo da tennis possono succedere tante cose. E non sempre le considerazioni tecniche finiscono per prevalere su quelle umane. Altrimenti non ci sarebbero mai grandi sorprese. Secondo Vincenzo Santopadre la “mazzata” inflitta da Federer a Matteo in quel di Wimbledon è stata dolorosa ma alla fine salutare. E anche Matteo ha sostenuto che se non si fanno certe esperienze non si cresce. Occorre avere la capacità di digerirle, di apprendere. Ora Vincenzo è convinto che contro Nadal la mattanza non si ripeterà. Certo che Nadal non è tipo di fare regali, se può darti 6-2 6-1 6-1 – cito un punteggio a caso! – te lo dà. Del resto anche Chris Evert la pensava come Rafa e si comportava così: “Se dai 6-1 6-1 la prima volta che giochi contro un’avversario questo se lo ricorderà e ti rispetterà sempre. E con lui anche gli altri che lo verranno a sapere. Mai regalare nulla sul campo da tennis, potrebbe tornarti indietro come un boomerang!”.
Con le semifinali femminili (leggete qui della vittoria di Serena Williams, e qui del successo di Bianca Andreescu) che cominciavano alle 19 locali ho avuto più tempo. Ho letto i commenti di molti lettori. So che tanti amici di Ubitennis non li leggono, forse allontanati dai “troll” che imperversavano quando avevamo deciso di non moderare preventivamente gli interventi. Chi ci accusava di non farlo per raccattare qualche clic in più non capiva che invece lo facevamo per cercare di risparmiare del tempo prezioso. Ma purtroppo ci siamo dovuti rassegnare, perché l’inciviltà di alcuni – nemmeno tanti – rovinava la gradevolezza di potersi scambiare commenti spesso bene informati e intelligenti. Per carità ce ne scappano ancora, perché il compito di moderare nell’arco di 24 ore è pesantissimo, ma molti, molti meno.
Così colgo l’occasione per complimentarmi per gran parte dei commenti ricevuti a seguito della entusiasmante rocambolesca vittoria di Matteo Berrettini su Gael Monfils (il quale – do una notizia – è venuto a congratularsi con il team di Matteo a fine partite con grande, grandissimo fairplay; sono pochissimi quelli che lo avrebbero fatto dopo una partita di quel genere) e anziché scrivere di mio pugno quel che penso, ho ritenuto stavolta di ripubblicare in ordine sparso (e non di merito) contenuti emersi dai post che avete inviato a corredo del mio articolo. Così facendo mi auguro che, oltre a dare forse un minimo di soddisfazione a chi li ha fatti e vi si riconoscerà (non ho messo i nomi perché non volevo dare la sensazione di fare il maestrino che dà i voti), stimolerò qualcuno dei lettori che solitamente snobba i commenti a invece leggerli e semmai replicare.
Non è detto che quelle frasi che ho scelto… io le condivida tutte al cento per cento. Semplicemente mi è parso che palesassero comunque una certa ragionevolezza, anche quando avrei forse desiderato discutere e approfondire. La ricerchina che ho fatto, con il conseguente copia e incolla, non ha pretese di completezza. Mi scuso fin d’ora con gli autori di post, di frasi all’interno dei post, che mi sono sfuggiti. Ribadisco che l’ordine di raccolta è casuale, sono andato all’indietro, dai più recenti ai più vecchi commenti da voi postati.
Se Nadal sta a posto fisicamente, non ci sarà partita, troppa differenza tra i due. Nadal non farà 17 doppi falli e non gli darà mai 3 palle uguali da colpire, e soprattutto farà tante tante cose che Monfils non riesce a fare. Se invece Nadal dovesse avere qualche problemuccio fisico, cosa che non è da escludere alla sua età, allora qualche possibilità di fare la partita ci sarà anche per Berrettini. Questo ovviamente non deve togliere nulla all’impresa compiuta dall’italiano che, per serietà, qualità e abnegazione, è di gran lunga il migliore tennista che abbiamo in questo momento in Italia.
Attenzione: Nadal ha perso solo due match sul cemento quest’anno.
Preso atto che Nadal sia nettamente favorito le chiavi di lettura del match sono principalmente due: 1) percentuale prima di servizio, 2) ricerca della profondità quando arriveranno i “topponi” dalla parte del rovescio.
Berrettini è in grado di deglutire i rospi delle numerose occasioni sprecate ed ancor di più accettare di averle sprecate più per proprio demerito che per merito altrui, per poi riproporsi come nulla fosse. E’ una caratteristica da grande uomo, che sposata alle non comuni qualità tecniche ed atletiche, pur sempre migliorabili, fa veramente ben sperare per il futuro e, già al presente, lascia una grande soddisfazione in noi che lo tifiamo.
Scanagatta, ma Nadal ha giocato una partita molto difficile in termini fisici. Aveva problemi di stomaco, si è disidratato con un’umidità pazzesca. In preda ai crampi alla mano destra, al braccio destro, alle gambe…
Per scardinare il gioco di Nadal bisogna tirare (forte) tanti rovesci lungolinea. Purtroppo non è ancora un colpo in cui Berrettini si sente sicurissimo, ma ho visto bei miglioramenti.
Davvero contento per lui. Vincesse un set vs RAFA sarebbe un miracolo sportivo ma non farà più di 7 game per me…
1) Andare in campo non pensando: “Vabbè, lui è Nadal, se non lo batto stavolta sarà per la prossima”. No! Andare in campo pensando: “Lo batto OGGI”. 2) Allenare molto, fino alla partita, tre cose: il rovescio, la risposta al servizio e la smorzata. Non bisogna rispondergli con palle (troppo facilmente) aggredibili. E ricordarsi che Nadal ODIA la smorzata degli avversari. Gli spezza il ritmo, cosa che lui odia. Inoltre, mentre lateralmente tuttora può correre per 24 ore e forse più, la corsa in avanti, specialmente quando costretto, lo affatica di più.
Berrettini scenderà in campo senza nulla da perdere e questo credo che lo farà giocare libero mentalmente.
I 4 break subiti da Nadal contro Diego contano poco e nulla, Diego ha un servizio inesistente e per forza per essere a quei livelli deve avere sviluppato altre caratteristiche, in sostanza è uno che brekka molto, è il giocatore che vince più game in risposta dopo Rafa e Nole.
Vero è che Dieghino era davvero ovunque e si muoveva alla velocità della luce. Per forza non finirà come a Wimbledon, dovrebbe fare 2 games…
Servizio, dritto e testa sono già da top 10… il rovescio è un punto debole evidente ancora.
Tutti sappiamo che ha pochissime chance in semi, forse sperare in un malessere dell’avversario ma non è una cosa che sportivamente possiamo fare. Ma intanto è in semi! E l’ha meritato, nessun regalo né scorciatoia. Va applaudito (senza fare l’errore di idolatrarlo) perché i miglioramenti tecnici degli ultimi 18 mesi, notevolissimi, sono il segno dell’umiltà e dell’impegno che questo ragazzo ci mette ogni giorno sul campo.
Credo anch’io che Matteo non abbia le armi tecniche (e fisiche dopo questa sfacchinata) per superare Nadal, seppure lo spagnolo sia ormai solo un simulacro del grandissimo campione che fu.
Questo Nadal dal Nadal migliore prende tre set a zero eppure potrebbe bastare per vincere uno Slam.
Beh Rafa non è piaciuto manco a me direttore, ma non si dimentichi che in conferenza stampa ha lamentato qualche malessere… per non parlare dei crampi!
Rafa secondo me era un insieme di sorpreso, infastidito, non al top fisicamente, e poi si, anche un po’ vecchio.
Beh, non vi sembra di aver letto un gran numero di ragionamenti sensati? Io non saprei fare considerazioni originali supplementari. Mi complimento di cuore con questi lettori che danno un contributo intelligente e di qualità a Ubitennis. Sono loro riconoscente e dovrebbero esserlo anche gli altri lettori. Non mi pare che esistano altrove, nel mondo dei siti di tennis, qualità aggiunte di questo tipo. Ne sono orgoglioso. Ci sono voluti anni per costruire questa eccellente comunità e vi dirò che un mio cruccio – uno ce n’è sempre – consiste nel non essere riuscito a creare un movimento di opinionisti altrettanto preparati anche su Ubitennis.net che a mio avviso sta diventando ogni giorno di più un ottimo sito.
Ma nessuno però commenta, perché mancano i primi che trascinino i secondi. Non dispero però di arrivarci, prima o poi, anche se può sembrare oggi quasi una mission impossible quanto quella che si appresta ad affrontare Matteo Berrettini, un ragazzo che si è fatto uomo, che come persona mi piace tantissimo, che regalerà tante soddisfazioni al tennis italiano negli anni a venire. Stasera intorno a mezzanotte italiana tiferemo tutti per lui.