Nonostante gli Internazionali BNL d’Italia siano finiti da un pezzo e la prossima edizione appaia ancora lontana, la questione irrisolta sul tetto del Campo Centrale tiene ancora banco, quanto meno nelle sale conferenza e negli uffici del CONI. Proprio ieri Rocco Sabelli, presidente di Sport e Salute (ex CONI Servizi), ha incontrato una rappresentanza di Assofederazioni: per il nuoto era presente il presidente della FNI Paolo Barelli, per il ciclismo quello della FCI Renato Di Rocco, per il basket quello della FIP Gianni Petrucci e per il tennis quello della FIT Angelo Binaghi.
“È stato un incontro molto proficuo, che ha segnato l’avvio della collaborazione tra Sport e Salute e gli organismi sportivi richiesta dal nuovo quadro normativo e dal conseguente ruolo attribuito a Sport e Salute”, sono state le parole di Sabelli riportate dall’ANSA. “Sono stati costituiti tre tavoli di lavoro sulle problematiche riguardanti la gestione delle risorse umane, sui servizi e sull’opportunità di attrazione di ulteriori risorse economiche dal mercato. Particolare interesse è stato espresso sul progetto di copertura del Centrale del Foro Italico. È stata avviata anche la discussione sui criteri di assegnazione dei contributi pubblici condividendo la necessità di discontinuità”.
Alla fine dell’incontro, durato quattro ore, Binaghi ha lanciato la sua prima stoccata contro il CONI. “Oggi abbiamo scoperto che ieri il CONI si è opposto all’iter di copertura del Centrale del Tennis del Foro Italico, sostenendo che non è d’accordo sull’andare avanti con la procedura finché non viene firmato il contratto di servizio con Sport e Salute. Mi lascia perplesso, visto che CONI Servizi non ha fatto nulla per sei anni”. Tuttavia i rapporti con il presidente di Sport e Salute sembrano essersi avviati sul giusto sentiero. “Sabelli ci ha ribadito che ci sarà oggettività, è finita la bancarella e verranno premiati i migliori. Si passa dal medioevo al futuro“, ha aggiunto Binaghi come riportato stamani sulla Gazzetta dello Sport.
La replica del presidente del CONI Giovanni Malagò non si è fatta attendere: “Leggo con totale stupore le dichiarazioni del presidente Binaghi. Devo dire che non è la prima volta ma è l’ennesima che si espone in queste deliranti considerazioni su temi non di sua competenza, ed in particolare sul Centrale del Foro Italico“, riporta l’ANSA. “Tutti sanno che non è certo il Centrale solo del tennis”, ha proseguito il numero uno del CONI. “A questo punto, però, visto che il CONI non è proprietario dell’area, non è coinvolto finanziariamente, non ha nessun tipo di legame con la gestione né l’utilizzo e oltretutto tutti sanno perfettamente l’assoluta non considerazione istituzionale che è stata data dalla Sport e Salute nei confronti del CONI; non so cosa voglia Binaghi dal CONI e cosa il CONI debba fare con questo progetto. C’è la Sport e Salute, facessero quello che lui dice che questi fenomeni che sono arrivati sono in grado di fare“.
Si direbbe dunque, almeno stando a queste parole, che Malagò non riponga troppa fiducia in Sport e Salute, un’azienda pubblica nata agli inizi di quest’anno il cui capitale è gestito dal Ministero dell’economia e delle finanze. Binaghi invece sembra aver trovato in loro un alleato per portare avanti il progetto della copertura del Campo Centrale del Foro Italico (di cui si parla dal 2016, mentre qui avevamo cercato di fare il punto della situazione).
Il botta e risposta avvenuto nella giornata di ieri, si è chiuso con l’ultima replica del presidente della FIT Binaghi, come riportato dalla Gazzetta dello Sport: “Non sono io a delirare, chiedete a chi ha partecipato alla riunione [con Sport e Salute, ndr] che cosa ha detto il segretario del CONI, Mortani, sulla copertura del Centrale”. Insomma di parole ne sono state dette in abbondanza, ma come usa dire, spesso queste se le porta via il vento. O, in questo caso, la pioggia.