6. Elina Svitolina
punti Slam: 2140
AO: QF sconfitta da Osaka
RG: 3T sconfitta da Muguruza
Wim: SF sconfitta da Halep
USO: SF sconfitta da Williams
Partite totali vinte/perse: 15/4 (78,9%)
Il 2019 è stato il migliore a livello Slam per Elina Svitolina. In Australia eguaglia con i quarti di finale il proprio miglior risultato di carriera sino a quel momento. Ma proprio il turno delle ultime otto (raggiunto quattro volte) sembra un limite per lei invalicabile; un dato non molto lusinghiero per una giocatrice capace di stazionare a lungo fra le prime 5 della classifica mondiale.
Partita tra le favorite a Parigi, Svitolina delude: la sconfigge Muguruza, in una delle poche partite all’altezza di Garbiñe in un anno altrimenti negativo (almeno finora).
Quando Elina si ritrova a un paio di game dalla sconfitta contro Margarita Gasparyan nel secondo turno di Wimbledon, ci si prepara a raccontare la sua ennesima stagione Slam negativa. Invece un infortunio alla coscia sinistra obbliga al ritiro Gasparyan, dando una svolta al torneo di Svitolina. Dopo lo scampato pericolo, è infatti capace di spingersi fino alla semifinale, per la prima volta in carriera. Al penultimo atto del torneo la ferma la futura vincitrice Simona Halep.
Il traguardo di Wimbledon dà fiducia a Svitolina, che replica a New York il risultato di Londra. Piccola critica ai sue due ultimi, ottimi Major: l’entità della sconfitta nelle semifinali, sempre piuttosto netta: 6-1, 6-3 da Halep, 6-3, 6-1 da Serena.
7. Johanna Konta
punti Slam: 1710
AO: 2T sconfitta da Muguruza
RG: SF sconfitta da Vondrousova
Wim: QF sconfitta da Strycova
USO: QF sconfitta da Svitolina
Partite totali vinte/perse: 14/4 (77,7%)
Johanna Konta comincia la stagione Slam con un modesto secondo turno; un risultato in continuità l’annata negativa vissuta nel 2018, quando aveva perso la Top 10 ed era uscita dalle prime 30 del mondo. Ma con l’arrivo della terra battuta il rendimento di Konta si impenna: una vera sorpresa considerati i precedenti tecnici di Johanna.
E il Roland Garros conferma il ritorno ad alti livelli: addirittura semifinale, in un torneo dove prima non aveva mai vinto un match. Il picco della sua impresa parigina arriva nei quarti di finale, quando supera la finalista del 2018 Sloane Stephens per 6-1, 6-4. Meno convincente la prestazione contro Marketa Vondrousova in semifinale: sconfitta 7-5, 7-6 partendo da favorita e dopo avere servito per il set sul 5-4 in entrambi i parziali.
A Wimbledon ha tutto l’appoggio del pubblico, ma finisce per pagare la pressione: da grande speranza della Gran Bretagna (orfana di Murray), offre una prestazione opaca nei quarti contro Barbora Strycova (7-6, 6-1). E così, malgrado a Parigi e Londra abbia sicuramente raggiunto due ottimi risultati rimane la sensazione che contro le due avversarie ceche avrebbe potuto fare di più.
Con meno rimpianti l’eliminazione nell’ultimo Slam a New York per mano di Svitolina. Il match migliore di Konta a Flushing Meadows è quello di terzo turno, quando è capace di eliminare in tre set la testa di serie numero 3 Karolina Pliskova.
8. Petra Kvitova
punti Slam: 1610
AO: F sconfitta da Osaka
RG: non disputato
Wim: 4T sconfitta da Konta
USO: 2T sconfitta da Petkovic
Partite totali vinte/perse: 10/3 (76,9%)
Petra Kvitova comincia la stagione Slam con il miglior Australian Open della carriera. Fino al gennaio scorso infatti, il suo miglior risultato a Melbourne era la semifinale persa contro Sharapova nel 2012: se avesse vinto quel match sarebbe diventata numero 1 del ranking, indipendentemente da chi avrebbe poi vinto il torneo. Invece in quella occasione Azarenka si prese il titolo e anche il primato nella classifica WTA.
Nel 2019 Kvitova, grazie anche a un tabellone non impossibile (con una sola Top 20 affrontata nei primi sei match) è capace di spingersi sino alla finale. Come sette anni prima contro Sharapova, in caso di vittoria diventerebbe numero 1 del mondo. Ma di nuovo manca il match decisivo, questa volta contro Naomi Osaka (7-6, 5-7, 6-4).
Quello australiano è l’ultimo Slam della stagione affrontato senza condizionamenti fisici. Proprio alla vigilia del Roland Garros, infatti, Petra soffre di un problema al muscolo del braccio sinistro e deve dare forfait senza scendere in campo.
Decide di giocare ugualmente a Wimbledon, senza allenamento alle spalle e con una condizione fisico-tecnica piuttosto precaria. Un rientro probabilmente prematuro, visto che poi non torna a competere se non alla vigilia degli US Open, nuovamente disputati con una preparazione non ideale.
In sostanza Petra si trova all’ottavo posto di questa classifica-Slam grazie soprattutto alla prestazione australiana, perché poi il resto dei suoi Major è stato limitato dalla condizione fisica non ottimale.
9. Karolina Pliskova
punti Slam: 1390
AO: SF sconfitta da Osaka
RG: 3T sconfitta da Martic
Wim: 4T sconfitta da Muchova
USO: 4T sconfitta da Konta
Partite totali vinte/perse: 13/4 (76,4%)
Il picco di Karolina Pliskova per quanto riguarda gli Slam 2019 è stato in Australia, non solo in termini di risultato (semifinale) ma anche per qualità di gioco. Eliminata dalla futura vincitrice Osaka in tre set (6-2, 4-6, 6-4), dopo la memorabile rimonta riuscita ai danni di Serena Williams nei quarti di finale, partendo da 1-5 sotto nel terzo set (vedi sopra).
Poi però nei Major successivi Pliskova non riesce più a ripetersi agli stessi livelli. Eliminata al Roland Garros da Petra Martic, delude nei grandi confronti, tanto che l’unica Top 30 sconfitta è Hsieh Su-Wei a Wimbledon. Dove perde a sorpresa da Karolina Muchova, in un match-maratona concluso 4-6, 7-5, 13-11. E pensare che qualche mese prima, proprio a Melbourne aveva battuto Muchova per 6-3, 6-2.
Agli US Open non mantiene le speranze della viglia, sconfitta 6-7, 6-3, 7-5 da Johanna Konta. Complessivamente però la costanza di risultati, senza eliminazioni nei primi due turni, le vale comunque un posto fra le prime dieci di questa classifica.
10. Marketa Vondrousova
punti Slam: 1380
AO: 2T sconfitta da Martic
RG: F sconfitta da Barty
Wim: 1T sconfitta da Brengle
USO: non disputato
Partite totali vinte/perse: 7/3 (70,0%)
Il 2019 Slam di Vondrousova ruota tutto attorno all’exploit parigino, dove a sorpresa raggiunge la finale. Aveva esordito con un secondo turno in Australia, ma l’impresa che si ricorda è quella del Roland Garros. Ancora teenager (è nata il 28 giugno 1999), sconfigge quattro teste di serie (Suarez Navarro, Sevastova, Martic, Konta). Peccato solo per la prestazione titubante in finale (persa 6-1, 6-3 da Barty), in cui soffre la pressione dell’impegno e anche la difficoltà di dover esordire per la prima volta sullo Chatrier proprio nella partita più importante della carriera.
Qualche settimana dopo, durante i tornei su erba, emergono i primi fastidi al polso sinistro (quello con cui impugna la racchetta, da mancina). Prova a giocare ugualmente a Wimbledon, dove esce all’esordio contro Madison Brengle. È la sua ultima partita della stagione, visto che di fronte a un problema che non si risolve con le terapie conservative decide di operarsi.
Di fatto il suo 2019 è finito in luglio. Dopo la finale del Roland Garros ha disputato appena tre match: due a Eastbourne e uno a Wimbledon.
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