Un torneo Challenger può essere più importante di due 500? Per il movimento maschile italiano la risposta oggi è affermativa. Grazie alla vittoria ottenuta al Challenger di Barcellona, Salvatore Caruso è infatti entrato in top 100 per la prima volta in carriera – 43esimo italiano a farlo da quando esiste la classifica ATP e sesto tra i giocatori nati dopo il 1990 – portando a otto la pattuglia di azzurri presente nell’élite mondiale, tanti quanti ne ha la Spagna. Soltanto la Francia (12) e gli Stati Uniti (9) possono vantarne di più. Un record per il nostro Paese.
Gli otto migliori rappresentanti tennis azzurro sono, in ordine di classifica, Fognini (12), Berrettini (13), Sonego (55), Cecchinato (69), Seppi (72), Travaglia (85), Fabbiano (91) e appunto Caruso (98). L’Italia non aveva mai toccato quota otto unità tra i primi cento giocatori del mondo, e dal 27 maggio di quest’anno – con la sola eccezione di una settimana, quella successiva – ha potuto contare su sette top 100, come era accaduto soltanto nel 1992 per tre settimane consecutive a partire dal 2 marzo e nell‘aprile 2012. Nella classifica di 27 anni fa i sette italiani in top 100 furono Camporese (26), Pescosolido (42), Furlan (53), Pozzi (60), Pistolesi (83), Caratti (85) e Canè (99), con quest’ultimo che dopo sette giorni fu ‘sostituito’ da Diego Nargiso; nel 2012 invece fu la volta di Seppi (46), Fognini (57), Volandri (62), Cipolla (70), Starace (76), Lorenzi (84) e Bolelli (100).
Il traguardo appena raggiunto testimonia in modo ormai inequivocabile l’allargamento della base competitiva del tennis italiano maschile, che sei mesi fa ha festeggiato la presenza contemporanea di 20 giocatori nella top 200 e in due diversi momenti della stagione (a febbraio e poi ancora a luglio) ha avuto quattro giocatori in top 50. Sebbene non sia un fattore misurabile con parametri oggettivi, è molto probabile che le affermazioni ad alto livello di Fognini (il titolo di Montecarlo) e Berrettini (la semifinale di New York) si siano rivelate un incentivo importante per chi, come Travaglia e Sonego (oltre al protagonista di questa settimana, Caruso), sta disputando quest’anno la miglior stagione della carriera.
Infine, è un traguardo ancora più ragguardevole se confrontiamo la situazione attuale con uno dei periodi più bui della storia recente del tennis italiano, i mesi a cavallo tra la fine del 2002 e l’inizio del 2003 nel corso dei quali l’impietoso ranking ATP assegnava all’Italia un solo top 100, Davide Sanguinetti, appena prima dell’ascesa dell’allora 22enne Filippo Volandri che avrebbe poi guidato la pattuglia italiana oltre quattro anni. Ne abbiamo fatta di strada, da allora.
MA L’ITALIA NON FINISCE IN TOP 100… – Alle spalle degli otto capofila ci sono poi altri giovanissimi italiani in rampa di lancio, quali Jannik Sinner e Lorenzo Musetti che promettono grandi cose. Probabilmente la grande esposizione mediatica di cui godono in questo periodo i nostri rappresentanti – alcuni dei quali hanno anche a fortiori fisico e volto da supereroi – indurrà molti bambini a cercare di emularli; in prospettiva crediamo sia questo il frutto più importante del bellissimo lavoro fatto in questi anni dalla FIT. Complessivamente sono sedici i nostri connazionali presenti nella top 200.
Classifica | Giocatore | Variazione |
12 | Fognini | = |
13 | Berrettini | = |
55 | Sonego | -1 |
69 | Cecchinato | -4 |
72 | Seppi | -1 |
85 | Travaglia | 2 |
91 | Fabbiano | 1 |
98 | Caruso | 2 |
118 | Lorenzi | -4 |
123 | Mager | -5 |
127 | Sinner | -3 |
142 | Giustino | = |
151 | Giannessi | 4 |
153 | Gaio | = |
157 | Baldi | 1 |
187 | Marcora | = |
Questa settimana vedremo impegnati nel Masters 1000 di Shanghai quattro nostri rappresentanti: Fognini (già al secondo turno), Sonego (sconfitto da Monfils in tre set), Berrettini e Cecchinato, che vi è giunto partendo dalle qualificazioni ma è stato sconfitto all’esordio da Paire. Thomas Fabbiano è stato invece fermato da Cameron Norrie nel torneo cadetto.
Per Fabio Fognini e Matteo Berrettini a Shanghai, oltre alla leadership di casa nostra, ci sono in palio punti preziosissimi per tenere viva la speranza di partecipare alla kermesse londinese e per entrare (o rientrare nel caso di Fognini) nella top 10; a tale ultimo fine ricordiamo che il ligure in Cina non ha punti in scadenza mentre il collega romano ne difende 16. Gael Monfils e Bautista Agut, attualmente 11 e 10 del ranking, ne difendono rispettivamente 10 e 90.
LA TOP 20
Posizione | Nazione | Giocatore | Punti | Variazione |
1 | Serbia | Djokovic | 10365 | = |
2 | Spagna | Nadal | 9225 | = |
3 | Svizzera | Federer | 7130 | = |
4 | Russia | Medvedev | 4965 | = |
5 | Austria | Thiem | 4825 | = |
6 | Germania | Zverev | 4185 | = |
7 | Grecia | Tsitsipas | 3630 | = |
8 | Giappone | Nishikori | 3040 | = |
9 | Russia | Khachanov | 2945 | = |
10 | Spagna | Bautista Agut | 2575 | = |
11 | Francia | Monfils | 2375 | = |
12 | Italia | Fognini | 2280 | = |
13 | Italia | Berrettini | 2221 | = |
14 | Belgio | Goffin | 2190 | 1 |
15 | Croazia | Coric | 2130 | -1 |
16 | Argentina | Schwartzman | 1995 | = |
17 | USA | Isner | 1895 | 2 |
18 | Sud Africa | Anderson | 1780 | = |
19 | Canada | Auger-Aliassime | 1719 | 1 |
20 | Svizzera | Wawrinka | 1670 | 1 |
Le (poche) novità:
- Stan Wawrinka è rientrato tra i primi 20 del mondo mentre Nikoloz Basilashvili ha pagato con la discesa dalla 17esima alla 26esima posizione la mancata difesa del titolo vinto nel 2018 a Pechino
- Felix Auger-Aliassime ha eguagliato il proprio best ranking
LE RACE
La lotta per la partecipazione alle finali di Londra è accesissima. Alle spalle di Dominic Thiem, sicuro finalista grazie alla vittoria ottenuta a Pechino, ci sono almeno otto giocatori in lotta che nel mese di ottobre si contenderanno i 2750 punti messi in palio da due MasterS 1000, un 500 e un 250. Kei Nishikori, assente a Shanghai, ne ha a disposizione 1000 in meno rispetto ai suoi diretti avversari. Di seguito i primi 13 della Race to London.
Posizione | Nazione | Giocatore | Punti |
1 | Spagna | Nadal | 9225 |
2 | Serbia | Djokovic | 7765 |
3 | Svizzera | Federer | 5510 |
4 | Russia | Medvedev | 4875 |
5 | Austria | Thiem | 4345 |
6 | Grecia | Tsitsipas | 3370 |
7 | Spagna | Bautista Agut | 2395 |
8 | Germania | Zverev | 2255 |
9 | Belgio | Goffin | 2235 |
10 | Italia | Berrettini | 2185 |
11 | Giappone | Nishikori | 2180 |
12 | Francia | Monfils | 2125 |
13 | Italia | Fognini | 2055 |
Interessante anche la battaglia per il primo posto assoluto. La trionfale campagna giapponese ha infatti consentito a Novak Djokovic di ridurre la distanza che lo separa da Rafael Nadal e l’assenza (giustificata) di quest’ultimo a Shanghai contribuirà a ridurla ulteriormente. Rispetto a sette giorni fa sono invece immutate le posizioni dei primi otto giocatori under 21:
Posizione ATP | Nazione | Giocatore | Nato nel | Punti |
6 | Grecia | Tsitsipas | 1998 | 3460 |
19 | Canada | Auger-Aliassime | 2000 | 1636 |
24 | Australia | de Minaur | 1999 | 1420 |
36 | Canada | Shapovalov | 1999 | 1210 |
51 | USA | Tiafoe | 1998 | 960 |
59 | Norvegia | Ruud | 1998 | 921 |
50 | Serbia | Kecmanovic | 1999 | 883 |
65 | Francia | Humbert | 1998 | 762 |
BEST RANKING
Questa settimana sette tra i migliori 100 tennisti al mondo hanno raggiunto il loro best ranking.
Classifica | Giocatore | Nazione |
34 | HURKACZ | POLONIA |
40 | OPELKA | USA |
54 | BUBLIK | KAZAKISTAN |
79 | PAUL | USA |
80 | BARRERE | FRANCIA |
81 | YMER | SVEZIA |
98 | CARUSO | ITALIA |
La semifinale di Tokyo ha regalato a Reilly Opelka altre 13 posizioni che si aggiungono alle 49 già conquistate dal gigante statunitense dall’inizio dell’anno. Prima di congedarci ci congratuliamo con il finalista del 500 giapponese, l’australiano John Millman, sia per essere stato il tennista più progredito in classifica (+ 22 posti) negli ultimi 7 giorni, sia per le parole di grande spessore spese per elogiare Djokovic immediatamente dopo esserne stato sconfitto. Chapeau.