Prova di forza di Matteo Berrettini, che inizia in scioltezza il suo cammino a Shanghai. Una passeggiata, o poco più, per il numero 13 del mondo contro Jan-Lennard Struff (6-2 6-1). Uno che comunque, quest’anno, ha battuto i top 20 in sette occasioni. Non c’è stata mai partita, sin da un primo set chiuso in poco più di mezzora e con un dato emblematico: l’83% delle seconde di servizio ha portato punti. Il tedesco era rimasto negli spogliatoi. Matteo l’aveva già battuto a Stoccarda, in una delle settimane d’oro della sua stagione. In quella circostanza (6-4 7-5), però, si era giocato di più.
Struff stavolta non riesce a rivolgere a proprio favore nemmeno l’imprevisto, quello che a volte può aiutare chi si trova in difficoltà. A inizio secondo set, con l’azzurro già avanti di un break, l’arbitro Lahyani ferma il match perché la pioggia impone la chiusura del tetto. Ma non cambia nulla, anche dopo 30 minuti di stop che teoricamente avrebbero potuto spezzare l’inerzia. L’allievo di Vincenzo Santopadre (in tribuna insieme a Corrado Barazzutti) è rimasto invece del tutto centrato, al punto da riprendere con lo stesso piglio da dominatore con cui era arrivato alla pausa. Avanti 4-1 nel secondo set, ha annullato d’autorità (ace e smorzata) le prime due palle break concesse. Di potenza o di tocco, dà sempre l’impressione di poter fare ciò che vuole.
Centra così anche l’obiettivo di rimanere in campo il meno possibile, ottimizzando la gestione delle energie in vista del secondo turno. Sulla sua strada torna Christian Garin, che a Monaco gli ha regalato un dispiacere in finale. In quel 5 maggio Berrettini arrivò stremato al pomeriggio, per aver dovuto recuperare nella stessa mattinata la semifinale contro Bautista Agut. Questa volta, le energie a disposizione saranno molte di più.
TRA DERBY E RACE – L’agevole passaggio al secondo turno di Berrettini non sposta ancora gli equilibri nella lunga corsa verso le Finals, visto che i diretti concorrenti sono ancora tutti in corsa. Compreso Fabio Fognini, atteso nella tarda mattinata italiana dall’incrocio con il ritrovato Andy Murray. Lo scozzese è avanti 4-3 nei precedenti, l’ultimo risalente a Wimbledon 2017. Due delle vittorie di Fabio sono arrivate in Italia: Napoli 2014 in Davis e Roma 2017. Resta aperta anche in questa settimana la corsa per il numero uno d’Italia: se Fognini (12 nel ranking) dovesse scivolare contro Murray, Berrettini (13) lo supererebbe battendo Garin.
Berrettini va veloce a Shanghai: un’ora di lezione a Struff
Inizio morbido per Matteo nel Masters 1000 di Shanghai: appena tre game lasciati al tedesco e preziose energie conservate per il secondo turno, quando ritroverà Garin
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