In una stagione abbastanza deludente, che lo ha visto disattendere le aspettative dei tanti appassionati nei tornei che contano, Alexander Zverev ha trovato uno spiraglio di luce in terra d’oriente. Nonostante la sconfitta in finale, abbastanza prevedibile contro un giocatore che sta attraversando il momento migliore della carriera, Zverev ha mostrato dei miglioramenti rispetto agli ultimi mesi. Una situazione abbastanza incoraggiante che fa ben sperare per i prossimi tornei e soprattutto per la stagione 2020, che potrebbe essere quella del ricambio generazionale. All’ATP di Shanghai il tennista tedesco, attualmente al sesto posto del ranking ATP, ha raggiunto la terza finale della stagione, dopo Ginevra e Acapulco, nonché la sesta in carriera in un torneo 1000. Il bilancio per Zverev nelle finali degli ATP 1000 è di tre vittorie (Roma e Montreal 2017, Madrid 2018) e tre sconfitte (Miami e Roma 2018, Shanghai 2019).
Nella finale di Shanghai Zverev, nonostante il bilancio favorevole degli scontri diretti (4-0), nulla ha potuto contro Daniil Medvedev. Il tennista tedesco si è imbattuto semplicemente in un giocatore troppo in forma in questo momento, che non gli ha lasciato alcuna possibilità di mettere seriamente in discussione il risultato finale. Medvedev, infatti, al momento è al quarto posto della classifica mondiale; ha già vinto quattro tornei in stagione e disputato altre cinque finali, tra cui quella prestigiosa allo US Open, dove per un soffio è stato sconfitto da Rafael Nadal. Zverev è rimasto molto sorpreso dalla forza e dai miglioramenti del tennista russo degli ultimi mesi.
“Daniil gioca un tennis che non abbiamo mai visto in passato. Forse, in apparenza, non ha grandi colpi vincenti, ma certamente ha uno stile e un modo di giocare inconfondibile. Ora è un giocatore diverso rispetto a prima. È migliorato tanto. Noi tennisti ogni giorno affrontiamo giocatori diversi. Ogni singolo giocatore è diverso dagli altri, ognuno con le sue caratteristiche, i suoi punti di forza e quelli di debolezza. Daniil, in particolare, gioca colpi molto piatti che non sono facili da controllare. Contro di lui è difficile esprimere un tennis aggressivo. Dalla TV, a volte, sembra che i giocatori non siano sufficientemente aggressivi contro di lui. In realtà è lui stesso che con il suo tipo di tennis non lo permette”.
Nella settimana di Shanghai Zverev ha mostrato una certa costanza di rendimento in tutte le partite, limitando i doppi falli e gli errori gratuiti. Inoltre è stato capace di battere Roger Federer nei quarti di finale per la quarta volta in carriera su sette confronti diretti e in semifinale si è imposto sul nostro Matteo Berrettini.
“Mi sento abbastanza bene. Sto giocando un buon tennis. Sono consapevole di essere sulla strada giusta. Ovviamente devo seguire questo percorso per un periodo di tempo più lungo. In questo momento, comunque, per me è importante aver disputato la finale in un torneo 1000. Sono contento. Nel tennis la fiducia è un fattore fondamentale, soprattutto nelle finali e nei momenti decisivi. Daniil ha disputato sei finali di fila, pertanto è più abituato di me a giocare bene nei momenti importanti dell’incontro. Come ho detto già in campo, lui è probabilmente il miglior giocatore del mondo in questo momento”.