dal nostro inviato a Basilea
SASCHA OUT – Subito fuori la testa di serie numero 2 del seeding, il tedesco Alexander Zverev. Il tedesco, come spesso gli è successo quest’anno, ha giocato una pessima partita contro Taylor Fritz, soprattutto dal punto di vista mentale. Eppure Zverev sembrava esserci scrollato dalle spalle i momenti negativi che lo avevano condizionato per tutto il 2019. Dopo la Laver Cup, il tedesco ha raggiunto finale sia a Pechino, perdendo contro Tsitsipas, sia a Shanghai, perdendo contro un Medvedev a suo dire imbattibile, tornando però a macinare punti sia al servizio che con il diritto. Oggi Fritz, che quest’anno ha vinto il primo titolo ATP a Eastbourne, ha giocato meglio proprio con quei fondamentali, costringendo il tedesco a commettere molti errori sia nello scambio sia in chiusura.
Il primo set si è snodato al servizio senza particolari sussulti: Zverev accelera meglio e con più naturalezza difendendo bene i propri turni di servizio, l’americano si serve con tranquillità dello schema servizio e dritto. Al tie-break si rompe l’equilibrio: il tedesco alza subito il ritmo con il dritto e sale 4 a 0. Fritz arretra un po’ in risposta per entrare nello scambio e, grazie a Zverev che perde profondità nei colpi, si porta 5 a 4 con un ottimo drittone stretto. Lo statunitense si procura set point, ma Zverev annulla bene con diritto vincente. Tocca a Fritz salvare set point sul 7 a 6, coprendo bene a rete e chiudendo con uno smash. L’americano poi si procura altro set point con un vincente di diritto e chiude il primo set con un ace.
Brutta batosta per il tedesco che sembra ancora l’ombra di se stesso nel terzo gioco del secondo parziale, quando commette quattro errori non forzati tra diritto e rovescio. Zverev non è più in partita ed appare decisamente smarrito in campo. A metà set, a conferma delle poche idee confuse, si fa trovare anche in un paio di occasioni completamente fuori posizione. Lo statunitense ringrazia e in controllo chiude il match alla prima occasione con un vincente di rovescio dopo una buona prima.
A fine match il tedesco ha dichiarato: “Non voglio togliere alcun merito a Taylor, ha giocato molto bene, ma oggi in campo non mi son sentito me stesso. Di solito, quest’anno anche quando non vincevo due partite di fila, in campo ero più concentrato. Oggi mi son sentito davvero scarico mentalmente, quasi apatico. Andrò a casa per riposarmi qualche giorno e poi mi preparerò per Parigi-Bercy e Londra”.
TSITSI OK – Pochi problemi per la testa di serie numero 3 Stefanos Tsitsipas. Il greco ha disposto abbastanza agevolmente dello spagnolo Ramos-Vinolas, numero 42 del ranking mondiale in due set, lottando solo un pochino nel secondo parziale. Lo spagnolo, certamente un buon manovratore, non ha creato grossi problemi al greco che è rimasto bello concentrato per tutto il match, specialmente in un paio di occasioni nel secondo set, quando si è fatto rimontare un break di vantaggio, e nel tie break. Per tutto il match, Stefanos ha tenuto meglio lo scambio accelerando quantum satis per spingere lo spagnolo fuori dal campo. Dopo un primo parziale in totale controllo, Tsitsipas ha sudato poco più del previsto al tie break del secondo set dove si è procurato il terzo match point, il secondo a favore con il servizio, mandando fuori giri il diritto mancino di Ramos-Vinolas. Il greco ha chiuso così con una buona prima.
“Le condizioni qui sembrano piuttosto veloci, il rimbalzo è veramente basso. Mi son dovuto adattare velocemente, anche perché neppure in Grecia ho mai giocato molto indoor. Solo una volta ad Atene che io ricordi, quindi devo abituarmi bene alla superficie”, ha dichiarato Tsitsipas a fine match. “Anche se la stagione è quasi finita, non vuol dire che gli ultimi tornei siano meno importanti. Devo mantenere la concentrazione il più a lungo possibile, la partita è andata liscia fino a quando non ho perso il servizio quando ero avanti anche nel secondo. Sono stato bravo a rimanere concentrato. È una cosa che ho appreso quest’anno giocando con Roger, Rafa e Novak, da loro ho imparato a giocare bene anche sotto pressione, a mantenere la calma anche quando la partita può sfuggire al tuo controllo”.
GLI ALTRI INCONTRI – Negli altri match di giornata il moldavo Albot, numero 49 del ranking ATP, ha vinto contro il serbo Lajovic per 2-6 6-3 6-4. Albot incontrerà domani Federer in sessione serale senza un giorno di riposo che comunque, per stessa ammissione del moldavo in conferenza stampa, non dovrebbe fare molta differenza. Reilly Opelka, 37 del ranking, invece beneficerà del giorno di riposo in quanto attende il vincente del match di domani tra Goffin e Cilic. Lo statunitense ha estromesso il cileno Garin con due tie break 7-6(5) 7-6(10) servendo una pioggia di ace – 27 a fine match – e conquistando 51 punti su 52 con la prima, statistiche davvero impressionanti al servizio, anche considerando l’esperienza del cileno che, seppur giovane ha già vinto due titoli ATP.
Gasquet invece ha dovuto lottare solo nel secondo set contro l’argentino Londero, numero 52 ATP. Il francese ha concesso tre palle break al terzo gioco del primo set, quando era in vantaggio 2 a 0. Confermato il vantaggio, ha gestito il match senza più concedere nulla ed affronterà Bautista Agut, in un match che non sarà certo privo d’esperienza. Lo spagnolo ha disposto agevolmente del rumeno Copil in due set, senza mai sembrare in affanno. Per le Finals rimane quindi in piena corsa.
Risultati:
R. Albot b. D. Lajovic 2-6 6-3 6-4
R. Opelka b. C. Garin 7-6(5) 7-6(10)
[5] F. Fognini b. [Q] A. Popyrin 6-2 6-4
T. Fritz b. [2] A. Zverev 7-6(7) 6-4
R. Gasquet b. J-I. Llondero 6-1 7-6(4)
[3] S. Tsitsipas b. A. Ramos 6-3 7-6(6)
[4] R. Bautista Agut b. [WC] M. Copil 6-4 7-5