Il dubbio è durato poche ore: Roger Federer non parteciperà al Masters 1000 di Bercy. L’annuncio è arrivato in mattinata, dando seguito alle parole del fresco vincitore del decimo titolo a Basilea: “Potrei giocare, ma non ho ancora deciso – aveva spiegato dopo la finale vinta contro De Minaur a Basilea – mi vedrò con il mio team per decidere cosa fare e anche per parlare della programmazione del prossimo anno“.
Poi la decisione, ufficializzata su Twitter con una dichiarazione di prospettiva: “Ho bisogno di gestire le energie perché voglio giocare più a lungo possibile nel circuito. Sono dispiaciuto per i miei tifosi francesi ma gli do appuntamento al Roland Garros“. Il numero tre del mondo verrà rimpiazzato nel tabellone dell’ultimo Masters 1000 dal nostro Andreas Seppi (che beneficia a sua volta del bye, partendo dal secondo turno) e – in ottica Finals – diventa meno arduo lo spicchio di tabellone di Gael Monfils, uno dei concorrenti di Matteo Berrettini.
IL TABELLONE AGGIORNATO DI BERCY – Parte alta
IL TABELLONE AGGIORNATO DI BERCY – Parte bassa
È stato un Roger Federer comprensibilmente sorridente, in ogni caso, quello che si è presentato in sala stampa dopo il decimo titolo nella sua Basilea e dopo la tradizionale “pizzata” con i ball boys del torneo. La soddisfazione del campione svizzero è tanta e la si percepisce dal sorriso genuino con cui ha commentato la sua impresa. “Non pensavo di avere la chance di vincere dieci volte lo stesso torneo una volta, figuriamoci due. Non potrei essere più felice del fatto che sia accaduto qui a Basilea. Per me è stata un’altra grande settimana, me la sono goduta e i tifosi sono stati incredibili come gli anni passati“.
Quando gli viene fatto notare che è per la prima volta è riuscito a vincere nel torneo di casa senza mai perdere un set, la risposta è stata molto divertita e divertente: “Ce ne è voluto di tempo, però ce l’ho fatta! Questo è il motivo per cui continuavo a giocare. Scherzi a parte, sono contento di come sto giocando. Non so se sia stato il mio miglior livello espresso qui a Basilea, ma potrebbe anche essere“.
Il clima della conferenza è davvero molto disteso e c’è spazio anche per un po’ di amarcord, quando un giornalista statunitense mostra a Federer una foto, datata 1993, che lo ritrae mentre solleva un trofeo. “Conosco quel ragazzo nella foto, mi assomiglia molto! Quando vinci un trofeo da junior sei molto contento e provi a imitare i ragazzi più grandi, anche se magari ci sono solo un paio di fotografi. Per me è stato un percorso incredibile e anche oggi non prendo mai queste vittorie come dovute, ognuna ha un sapore differente“.