Con la semifinale raggiunta a Vienna, Matteo Berrettini si è assicurato un posto nella Top 10 del ranking ATP. Nella capitale austriaca, l’azzurro ha giocato l’ennesimo ottimo torneo, cedendo solo ad uno scatenato Dominic Thiem, ed è diventato il sesto giocatore a raggiungere questo traguardo nel 2019 (prima di lui Fabio Fognini, Roberto Bautista Agut, Stefanos Tsitsipas, Karen Khachanov e Daniil Medvedev).
Il dato rappresenta un massimo storico dal 2006 quando furono otto i neo top 10, mentre nel 2018 ci riuscì il solo Lucas Pouille. Berrettini è inoltre il quarto italiano nella storia a entrare nel prestigioso club. Prima di lui erano riusciti nell’impresa Adriano Panatta e Corrado Barazzutti nei lontani anni ’70, mentre pochi mesi fa era stato Fabio Fognini a coronare una fantastica primavera che lo ha visto vincere il Masters 1000 di Montecarlo.
Panatta si è spinto fino alla quarta posizione nel 1976, anno di grazia dei successi agli Internazionali e al Roland Garros; Barazzutti ha come best ranking la settima piazza raggiunta nel 1978. Fognini, dopo essersi seduto al decimo posto il 10 giugno di quest’anno, si è spinto fino alla nona posizione, attualmente detenuta proprio da Berrettini.
Giocatore | Best ranking | Data di ingresso in Top 10 |
Adriano Panatta | 4 | 23 agosto 1973 |
Corrado Barazzutti | 7 | 6 marzo 1978 |
Fabio Fognini | 9 | 10 giugno 2019 |
Matteo Berrettini | 9 | 28 ottobre 2019 |
Rimane fuori dal computo dei migliori italiani Nicola Pietrangeli, per il semplice motivo che prima del 1973 non esisteva una classifica computerizzata. Il ranking, negli anni ’50 e ’60 veniva stilato da giornalisti famosi e comprendeva però solo i migliori dieci tennisti e le migliori dieci tenniste. Nel 1959 e nel 1960, Lance Tingay, giornalista del Times, ha inserito Pietrangeli, vincitore del Roland Garros in entrambi gli anni, al numero 3 e al numero uno degli specialisti della terra.