da Parigi, il nostro inviato
Dopo la splendida vittoria nei quarti di finale contro Stefanos Tsitsipas, Novak Djokovic si è presentato nella press conference del Rolex Paris Masters con il solito giubbotto invernale a proteggerlo dai malori di stagione che da inizio settimana lo hanno parzialmente debilitato. Se la sera precedente aveva parlato ai giornalisti praticamente ‘senza voce’, sono evidenti i miglioramenti nella salute di Nole dopo il match contro Tsitsipas, fermo restando che la raucedine è ancora ben presente. “Sto bene. Passo dopo passo mi sto riprendendo”, ha risposto Djokovic a chi gli chiedeva aggiornamenti sul suo stato di salute.
LA PARTITA – “Ho giocato uno dei migliori match della stagione. Avevo perso tre settimane fa contro Stefanos a Shanghai e ovviamente ho studiato i video della partita per capire cosa avessi fatto bene, dove avessi sbagliato e come migliorarmi. Di sicuro sono anche cambiate le condizioni di gioco, che qui sono indoor, ma ero molto concentrato nel partire bene nel match e poi sono stato bravo a non concedergli possibilità di rientrare in partita: a inizio secondo set era estremamente importante partire bene e brekkarlo. Per fortuna sono riuscito a farlo. Va anche detto che ho servito bene e stasera sono riuscito a leggere le traiettorie del suo servizio. L’ho messo costantemente sotto pressione“.
Gli è stato poi chiesto se ci fosse un motivo particolare per il suo rivolgersi in maniera più animata del solito al suo box: “Non c’è, semplicemente ci sono giorni in cui senti che vincere una partita contro un determinato avversario è più importante di altre volte. Con il proprio team ogni giocatore prepara la partita, cerca di gestire la tensione e di arrivare con il giusto stato d’animo al campo di gioco. Così, quando capisci l’importanza della vittoria, ti sembra giusto dividerla con chi ti segue costantemente. Non c’è dunque nessuna regola, nessun motivo o routine nel festeggiare di più o meno col proprio team”.
VERSO LA SEMI CONTRO DIMITROV – “Sta giocando un tennis incredibile questa settimana… ma anche io non sto giocando affatto male, sarà una bella sfida. Contro di lui molto dipende dalla superficie. Più è rapida, più aumentano le sue chance. Vulnerabilità? Forse il rovescio. Rispetto al dritto, credo che il rovescio sia sempre stato il suo colpo più debole. Ma vedendo gli ultimi mesi, le ultime partite che ha giocato, credo che stia sentendo molto bene proprio il rovescio. Tanti giocatori ovviamente provano ad attaccarlo proprio su quel punto debole, ma lui sta variando molto bene con lo slice. E si muove veramente bene. Credo sia uno dei ragazzi più in forma da questo punto di vista di tutto il circuito. E questo lo aiuta ad essere sempre nella posizione migliore“.