Novak Djokovic tolse a Rafael Nadal la prima posizione in classifica esattamente 52 settimane fa. Oggi gliela restituisce. Usiamo volutamente questo verbo perché è viva in noi l’impressione che il cambio al vertice in questo preciso momento non sia frutto della superiorità dello spagnolo sul serbo, bensì dei meccanismi aritmetici che definiscono le posizioni nel ranking. Meccanismi che – a differenza di chi ha avuto modo di vedere all’opera Djokovic a Bercy – non tengono conto delle reali forze in campo.
La prima posizione mondiale a nostro parere è quindi un meritato premio alla stagione nel complesso straordinaria di Nadal; crediamo però che neanche i suoi più accesi sostenitori possano negare che in questo momento il più forte giocatore del mondo è Djokovic, l’uomo che nel Master 1000 di Parigi negli ultimi tre turni non ha mai perso un servizio, per tacere di un set.
Detto ciò, a beneficio degli amanti della statistica ricordiamo che la leadership di Djokovic si è fermata a 275 settimane, 11 in meno di Pete Sampras. Lo spagnolo è sicuro di tenere la vetta per le prossime due settimane (arriverà quindi a 198 complessive), ma per mantenere il numero uno anche al termine delle ATP Finals dovrà guardarsi dagli attacchi del serbo. Ecco tutti gli scenari nel dettaglio, già elencati da Lorenzo Colle nel suo articolo.
- Se Nadal non vince nessuna partita nel round robin (o non partecipa al torneo): Djokovic è numero 1 arrivando in finale se ha vinto almeno due partite nel girone
- Se Nadal vince una partita nel round robin: Djokovic è numero 1 arrivando in finale imbattuto
- Se Nadal vince due o tre partite nel round robin: Djokovic è numero 1 se vince il titolo
- Se Nadal arriva in finale con due sconfitte: Djokovic è numero 1 se lo batte in finale (anche se non è imbattuto)
- Se Nadal arriva in finale con una sconfitta: Djokovic è numero 1 se lo batte in finale da imbattuto
- Se Nadal arriva in finale imbattuto: Djokovic non può essere numero uno
TOP 20
Questo il nuovo dettaglio dei piani alti della classifica, che salvo subentri potrà modificarsi soltanto per quanto attiene alle prime otto posizioni di qui a fine stagione.
Posizione | Nazione | Giocatore | Nato nel | Punti | Variazione |
1 | Spagna | R. Nadal | 1986 | 9585 | 1 |
2 | Serbia | N. Djokovic | 1987 | 8945 | -1 |
3 | Svizzera | Federer | 1981 | 6190 | = |
4 | Russia | Medvedev | 1996 | 5705 | = |
5 | Austria | Thiem | 1993 | 5025 | = |
6 | Grecia | Tsitsipas | 1998 | 4000 | 1 |
7 | Germania | Zverev | 1997 | 2945 | -1 |
8 | Italia | Berrettini | 1996 | 2670 | 1 |
9 | Spagna | Bautista Agut | 1988 | 2540 | 1 |
10 | Francia | Monfils | 1986 | 2530 | 3 |
11 | Belgio | Goffin | 1990 | 2335 | 3 |
12 | Italia | Fognini | 1987 | 2290 | = |
13 | Giappone | Nishikori | 1989 | 2180 | |
14 | Argentina | Schwartzman | 1992 | 2125 | 1 |
15 | Canada | Shapovalov | 1999 | 2050 | 13 |
16 | Svizzera | Wawrinka | 1985 | 2000 | = |
17 | Russia | Khachanov | 1996 | 1840 | -9 |
18 | Australia | de Minaur | 1999 | 1775 | = |
19 | USA | Isner | 1985 | 1770 | -2 |
20 | Bulgaria | Dimitrov | 1991 | 1747 | 7 |
Matteo Berrettini non solo non paga pegno per la precoce sconfitta rimediata in Francia contro Tsonga ma, al contrario, guadagna un posto da ottavo diventa il terzo italiano di sempre nella Classifica ATP alle spalle di Panatta e Barazzutti. A Londra Matteo avrà la possibilità di rendere ancora più memorabile un anno già straordinario: i punti che separano il tennista romano dalla settima posizione di Zverev non costituiscono infatti un fossato incolmabile. Comunque vadano le finali inglesi nulla potrà comunque impedire a Matteo di terminare l’anno tra i dieci migliori giocatori del mondo.
Insieme a Matteo guadagna una posizione lo spagnolo Roberto Bautista Agut. attualmente prima riserva alle Finals e – in caso di forfait da parte di Nadal – ottavo partecipante effettivo. A differenza di Berrettini, Khachanov paga pegno per la prematura uscita di scena dal torneo parigino che vinse nel 2018 ed esce dalla top 10. Shapovalov alla vigilia della finale contro Djokovic si era detto molto soddisfatto dei progressi fatti nella risposta di rovescio bloccata; alla luce di quanto abbiamo visto domenica crediamo che i margini di miglioramento in questo fondamentale siano ancora molto ampi. Nel frattempo può comunque rallegrarsi per le 13 posizioni guadagnate nel corso degli ultimi 7 giorni che lo riportano all’interno della top 20 dopo 6 mesi di assenza.
ATP FINALS
Di seguito gli otto partecipanti al torneo che conclude la stagione, con il dettaglio dei punteggi stagionali.
Dopo oltre 40 anni nel torneo riservato agli otto migliori giocatori dell’anno di singolare ammireremo un tennista italiano: Matteo Berrettini. Speriamo che le due settimane di riposo consentano al nostro connazionale di riuscire dove Panatta e Barazzutti fallirono: vincere almeno un incontro. Se poi le vittorie diventassero 5 non credo che i due campioni citati se ne risentirebbero.
Prima partecipazione assoluta per Stefanos Tsitsipas, il più giovane tra gli otto contendenti e per Daniil Medvedev. Diciassettesima per Roger Federer che dal 2002 ad oggi è mancato solo nel 2016 per infortunio. Qualora Nadal fosse costretto a dare forfait a causa dell’infortunio patito a Parigi poco prima di affrontare Shapovalov in semifinale, il suo posto verrebbe preso da un altro spagnolo: Roberto Bautista Agut.
NEXT GEN
Partiranno martedì le finali riservate ai migliori under 21 del 2019 all’Allianz Cloud di Milano. Oggettivamente le assenze di Tsitsipas, Aliassime e Shapovalov faranno notevolmente scendere l’appeal dell’evento. Tuttavia sarà possibile ammirare un giocatore di cui tutti in Italia parlano e che pochi hanno effettivamente visto dal vivo, ovvero Jannik Sinner e, insieme a lui, giocatori molto interessanti e in rampa di lancio come Mikael Ymer e Alejandro Davidovich Fokina, subentrato a Shapovalov, che in quanto a talento e personalità sembra secondo a pochi nella sua generazione. Il posto di riserva è stato conquistato da Giulio Zeppieri, vincitore del torneo disputato allo Sporting Milano 3 tra gli otto migliori under 21 italiani.
BEST RANKING
Questa settimana i complimenti vanno a:
Classifica | Giocatore | Nazione |
8 | Berrettini | Italia |
9 | Bautista Agut | Spagna |
15 | Shapovalov | Canada |
78 | Uchiyama | Giappone |
83 | Koepfer | Germania |
CASA ITALIA
Gli italiani attualmente compresi tra i primi 200 del mondo sono i seguenti:
Classifica | Giocatore | Variazione |
8 | Berrettini | 1 |
12 | Fognini | = |
53 | Sonego | 1 |
72 | Cecchinato | -1 |
74 | Seppi | = |
86 | Travaglia | 2 |
95 | Sinner | -2 |
97 | Caruso | -1 |
116 | Fabbiano | -2 |
118 | Lorenzi | -1 |
119 | Mager | 1 |
149 | Giustino | -3 |
151 | Giannessi | -2 |
154 | Gaio | = |
190 | Marcora | 2 |
L’ultimo italiano a chiudere la stagione in top ten prima di Berrettini fu Barazzutti nel 1978; prima di lui vi era riuscito Panatta nel ‘76. Attendiamo la conclusione dell’anno in corso per dare una panoramica esaustiva di questa stagione meravigliosa per il nostro movimento maschile.