Riccardo Piatti lo aveva già annunciato nella conferenza stampa alla vigilia delle Next Gen Finals. Lo ha confermato a La Gazzetta dello Sport. Il prossimo anno, oltre a Jannik Sinner, lui e il suo team, composto da Dalibor Sirola e Claudio Zimaglia, seguiranno da vicino anche Maria Sharapova. La notizia non è particolarmente sorprendente considerando che già da diversi mesi Sharapova si allena nell’accademia di Piatti a Bordighera, insieme proprio a Sinner. Ma comunque conferma che Masha, a 32 anni, è seriamente intenzionata a riportarsi ai vertici del tennis mondiale dopo ormai più di due stagioni condizionate dai problemi fisici. Ed evidentemente che il coach comasco ritiene sia possibile.
“Abbiamo lavorato molto negli ultimi mesi e adesso anche il suo infortunio è recuperato. Sta bene e ha messo tantissimo impegno per tornare competitiva”, ha raccontato Piatti. Tuttavia, il lavoro di questi mesi non si è concentrato solo sull’aspetto atletico ma anche su quello tecnico. A dispetto dei cinque titoli Slam in bacheca e di ormai due decadi sul tour, l’allenatore italiano pensa di poter aggiungere qualcosa al gioco della campionessa siberiana. “Ci siamo concentrati molto sulla parte tecnica e sui colpi per cercare di mettere ordine al suo gioco, anche con l’aiuto della video-analisi”. Che il gioco di Sharapova fosse basato sull’istinto e sulla forza più che sull’astuzia è sempre stato evidente. Ma le era bastato così. Ora forse ha bisogno di maggiore concretezza e varietà per stare al passo con tenniste molto più giovani di lei.
Piatti si è anche soffermato sul suo rapporto con Maria, da sempre considerata molto altezzosa, con quell’aspetto da star inarrivabile. “Da fuori sembra una persona fredda e poco amichevole. Invece è una ragazza gentile. Si applica moltissimo e le piace imparare”. Per il preparatissimo allenatore lombardo si tratta di una prima volta non solo con una tennista così affermata, ma con una tennista in generale. “Io non ho mai allenato donne. Ma con lei ho fatto un’eccezione. Sarà una bella sfida”. Intanto però Sharapova ha abbandonato il duro lavoro vicino sulle coste della Liguria per un safari in Botswana, circondata dai leoni. “Le abbiamo dato i compiti delle vacanze e mi manda i video degli esercizi che sta facendo. È molto diligente”, ha assicurato Piatti. Che poi si è lanciato in una previsione: “Se continuerà a stare bene potrà fare buone cose grazie alla sua tenuta mentale”.
Potersi allenare con una campionessa di tale calibro intanto ha già portato buone cose per il nostro Sinner. Sharapova è stata prodiga di consigli per il baby prodigio altoatesino. “Le ho chiesto una volta se da giovane lei aspettava l’errore dell’avversaria o andava a prendersi il punto. E lei mi ha risposto che bisogna sempre attaccare”, ha rivelato Jannik. Chissà che non lo vedremo presto cominciare a fare continui pugnetti di incoraggiamento o a non pestare le righe del campo per scaramanzia.