Riuscire a tenere a bada la frustrazione e il nervosismo durante una partita di tennis, si sa, è una delle sfide più grandi di questo sport e ogni tanto può capitare, soprattutto in giovane età, di indulgere in comportamenti un po’ sopra le righe. Qualcosa di simile è accaduto in un match femminile di secondo turno all‘ITF W60 di Las Vegas che vedeva affrontarsi la statunitense Alycia Parks (18 anni, n. 410 WTA) e la canadese Katherine Sebov (20 anni, n. 256).
Quest’ultima, considerata in patria un astro nascente, ha vinto l’incontro per 6-0 7-6(9) ma il motivo per cui la partita ha lasciato parlare di sé va ricercato nei momenti successivi all’ultimo punto. Parks si è avvicinata a rete visibilmente delusa – dopo aver lanciato la racchetta verso la sua sedia – e dopo la stretta di mano è subito scattata verso la sua avversaria con fare minaccioso.
L’intervento dell’arbitro e di altri collaboratori è stato immediato e ha evitato qualsiasi scontro fisico tra le due, tuttavia il seme della discordia, stando alle accuse di Parks, sembra stare proprio nella stretta di mano, a detta dell’americana troppo forte e dolorosa. Nella scena si è presentato anche il padre/coach di Parks il quale si è lasciato andare urlando verso il pubblico: “lo hanno visto tutti, vedete cosa ci tocca subire?”
A Las Vegas c’era anche l’americana Sachia Vickery – uscita al secondo turno per mano di Olga Govortsova – la quale ha preso le difese della sua connazionale. L’ex numero 73 del mondo ha confermato la versione di Alycia: “ero lì e ho visto chiaramente come lei le ha afferrato la mano. Spero non rigirino la questione. L’arbitro ha detto chiaramente di averlo visto. Tuttavia non mi stupirei se la ITF non facesse nulla al riguardo”. Insomma, almeno per una volta quello che accade a Las Vegas non resta a Las Vegas.
Intanto il torneo prosegue e per la canadese Sebov è arrivata un’altra vittoria contro l’ex 35 del mondo Olga Govortsova per 6-3 6-2, e ora in semifinale affronterà Anhelina Kalinina.