da Londra, il nostro inviato
Si potrà pensare che la fatica di Tsitsipas – tre ore di tennis intenso e molto fisico – sia stata in fondo vana, poiché la vittoria di Zverev gli avrebbe consegnato il primo posto a prescindere dall’esito della sua partita con Nadal. Al greco invece fa onore l’aver giocato fino all’ultimo punto con l’obiettivo di vincere una partita non indispensabile per il prosieguo del torneo. Eppure, Stefanos, in conferenza stampa ha raccontato di non aver dato fondo a tutte le sue energie.
Quanto è stato duro per te psicologicamente questo incontro? Certo, sei già in semifinale, ma deve essere dura perdere un match così intenso.
Mi sono divertito. Durante l’incontro un paio di volte ci ho pensato ma poi ho pensato solo a vincere. Ci tenevo a farlo contro il numero 1 del mondo, ci sono andato vicino e sono riuscito anche a lasciare un po’ di benzina nel serbatoio. Non ho dato tutto ciò che avevo. Avrei potuto fare di più ma va bene lo stesso. Volevo vincere ma al tempo stesso non volevo morire in campo per riuscirci. Ora sono concentrato soprattutto sul dare il meglio in semifinale. Comunque ribadisco che volevo vincere oggi.
Eri sotto pressione sul tuo servizio considerati i break point che hai concesso, mentre Nadal non te ne ha offerto neppure uno. Forse è qualche cosa su cui dovrai riflettere nel caso in cui lo dovessi nuovamente affrontare.
Vero. Forse devo farmi dare qualche consiglio dai migliori ribattitori del pianeta che sono qui con me (risate, ndt), è molto strano. A me piace giocare contro i mancini. Non mi danno problemi. Il mio record contro di loro è positivo, ma c’è qualcosa in Nadal. Non saprei dire cosa. Imprime alla palla effetti diversi e rende difficile rispondergli, è come se il mio cervello fosse programmato per un certo movimento e lui me lo mette sotto sopra. Tutti sanno che non è il miglior battitore del circuito, ma usa il servizio con grande saggezza e abilità anche se non ti uccide. Devo assolutamente lavorarci sopra e allenarmi maggiormente con più mancini perché in futuro lo incontrerò di sicuro molte altre volte.
Oggi hai giocato per tre ore. Pensi che costituirà un problema per te domani visto che il tuo avversario avrà un giorno di riposo in più rispetto a te.
Mi sento pronto. Sto bene. Non ho dolori e mi sento fresco. Dopo un match duro e lungo come questo sento di poter giocare domani nello stesso modo. Non avrò alcun problema a riguardo.
Domani preferiresti affrontare Thiem o Federer? Quali sono le differenze nell’affrontare uno piuttosto che l’altro? (alla fine il suo avversario sarà Federer, ndt)
Thiem gioca con grande intensità e usa molto bene il suo diritto. Roger è molto aggressivo. Lo sono entrambi ma in maniera diversa. Direi che uno dei due non ha alcun difetto e non usa molta potenza mentre l’altro picchia forte. Per me quindi è la stessa cosa. Entrambi hanno il rovescio a una mano e li ho già affrontati in passato. Non c’è molto da dire. Li rispetto e so che dovrò giocare bene.