Dopo il magnifico exploit alle NextGen Finals di Milano, Jannik Sinner chiude il suo 2019 da sogno brillando tra le montagne di casa. In una giornata di intensa nevicata, l’altoatesino nato a San Candido (e cresciuto a Sesto), riscalda il pubblico di Ortisei superando 6-2 6-4 il n. 173, l’ATP austriaco Sebastian Ofner, e vincendo il suo terzo titolo Challenger dell’anno, dopo quelli conquistati a Bergamo e a Lexington. Jannik suggella così una stagione luminosa, costellata di continui progressi. Da lunedì, per la prima volta, entrerà in top 80 salendo alla posizione n. 78, un risultato clamoroso se si pensa che esattamente un anno fa si trovava intorno alla posizione 700. Tale classifica non solo gli permetterà di entrare in tabellone negli Slam, ma gli consentirebbe di giocare anche a Indian Wells e a Miami senza fare le qualificazioni.
IL MATCH – Nei primi game dell’incontro, Sinner e Ofner mantengono un certo equilibrio. Sul 2-2, però, Sinner ottiene le prime due possibilità per spezzare l’inerzia del match a suo favore. Alla seconda, con una risposta di dritto che annichilisce Ofner, fa la differenza e sale 3-2. Non ha nessuna difficoltà a confermare il break aumentando poi le distanze sul 4-2. Ofner comincia a vacillare sempre di più, in particolare con un malaugurato doppio fallo sul 40-40 mentre Sinner conferma il suo ottimo inizio, dimostrandosi sempre centrato e solido e continuando a martellare potentemente da fondo campo. Impeccabile al servizio e con il dritto, con il solito timing perfetto nell’impattare la palla, Jannik va a prendersi il primo parziale con lo score di 6-2.
Scorrevole anche l’avvio del secondo parziale per l’italiano che sale rapidamente 2-0. Ofner paga alcune defaillance fisiche e, dal canto suo, Jannik continua a non sbagliare quasi nulla. Tuttavia, l’austriaco riesce a reagire e, dopo aver recuperato il break, passa in vantaggio sul 3-2. Sinner non si scompone e pareggia subito i conti sul 3-3; Ofner salva tre palle break e ritorna in testa sul 4-3. A questo punto l’azzurro dimostra ancora una volta di fare la differenza nel momento più importante del match. Proprio quando Ofner si fa più competitivo, Jannik ingrana la marcia che il suo avversario non possiede e, togliendogli il servizio, s’appresta a chiudere l’incontro sul 5-4, e lo fa senza guardarsi indietro.
Sinner è glaciale in battuta e addirittura gli ultimi due punti stagionali si rivelano altrettanti ace. A Ortisei non ha lasciato per strada neanche un set, quasi che arrivare in finale – e vincere, dato che quest’anno ha perso solo a Ostrava contro Majchrzak – sia ormai per lui un’attività di routine. Da lunedì l’allievo di Riccardo Piatti sarà n. 78 del mondo, sesto italiano in classifica dopo Berrettini, Fognini, Sonego, Cecchinato e Seppi. Parlare di promessa è sempre più difficile, perché Jannik continua a trasformare il suo talento in realtà e risultati.