Terminata la fase finale di quella che continuiamo a chiamare Coppa Davis (legittimamente o sarcasticamente, ognuno decida per sĂŠ), è tempo di tirare le somme. âSommeâ che non riguardano pregi e difetti di questa manifestazione conclusasi a favore della nazione ospitante con un tie durato appena quattro set, bensĂŹ il denaro distribuito â quello destinato a federazioni e giocatori che vi hanno preso parte, non alla fidanzata dell’organizzatore per aver cantato alcuni minuti prima della finale. Visto che questo stravolgimento del formato ha dato l’impressione di essere stato votato esclusivamente in cambio della classica vagonata di soldi, ricordiamo velocemente il quantum di cui parliamo.
Il montepremi totale per l’evento della Scatola Magica di Madrid supera i 23 milioni di euro; come ampiamente pubblicizzato da tempo, è equiparabile a quello di un torneo dello Slam. Ai giocatori sono stati destinati oltre 15 milioni, mentre 7,68 milioni sono andati alle federazioni, anche per compensare il mancato introito delle sfide disputate in casa con la formula classica. I tennisti spagnoli si possono quindi dividere 2.100.000 euro, mentre la loro federazione, la RFET, ne incasserĂ circa la metĂ . Eliminata nella fase a gironi, l’Italia si accontenterĂ di 771 mila euro, sempre da dividersi fra giocatori (due terzi) e Federtennis.
Ecco, nel dettaglio, come è stato diviso il montepremi (cifre in euro) fra le 18 squadre presenti a Madrid:
Turno | Federazione | Giocatori |
Vittoria | 1.060.000 | 2.100.000 |
Finale | 725.000 | 1.500.000 |
Semifinali | 643.000 | 1.300.000 |
Quarti | 515.000 | 1.100.000 |
Gironi | 256.000 | 515.000 |
Oltre al prize money per le squadre presenti alla Caja MĂĄgica, sappiamo anche a quanto ammontano i compensi per i tie del turno preliminare di inizio febbraio e per quelli dei World Group. Le cifre comprendono quanto spetta a federazioni e giocatori.
Turno | Montepremi in euro |
Vittoria preliminari | 130.000 |
Sconfitta preliminari | 130.000 |
Vincitrice World Group 1 | 107.000 |
Sconfitta World Group 1 | 64.500 |
Vincitrice World Group 2 | 85.700 |
Sconfitta World Group 2 | 55.700 |
Il prize money destinato alla Coppa Davis 2018 era di circa 11 milioni di euro, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. Quest’anno, l’aumento è stato del 210% solo considerando i 23 milioni destinati alla fase finale. Un notevole incentivo per i giocatori (quantomeno per la loro presenza, perchĂŠ l’indiscutibile impegno profuso sul campo non può avere l’assegno come unica motivazione), come aveva peraltro onestamente ammesso Robin Haase, contrario al nuovo formato ma non nelle condizioni di rinunciare a quell’ulteriore, cospicua entrata, soprattutto al termine di una stagione in cui ha perso oltre 100 posizioni in classifica uscendo dal tennis che paga davvero.
Lui e altri, per esempio un Nicolas Mahut particolarmente attaccato alla bandiera ma che non considera questo evento âCoppa Davisâ, avranno giocato tappandosi il naso; qualcun altro, come Lucas Pouille, si è chiamato fuori per principio. E c’è chi ha preferito regalarsi (a) una vasta tifoseria che, altrimenti, mai (lo) avrebbe visto da vicino. Tuttavia, sullo sfondo delle annose lamentele per una stagione troppo lunga, per buona parte dei pro una settimana (o due) di off-season evidentemente non rientra fra le cose che non hanno prezzo.