Goran Ivanesivic, che dallo scorso Wimbledon siede assieme a Marian Vajda sulla panchina di Novak Djokovic, ha rilasciato un’intervista al portale serbo ‘Zurnal‘ nella quale ha spiegato un dettaglio interessante della programmazione del serbo per la prossima stagione. Per esplicita richiesta del giocatore, infatti, nei tornei dello Slam solo uno dei due allenatori sarà al seguito di Djokovic. La divisione dei compiti è stata già definita per i quattro Major ma dovrebbe estendersi anche agli altri tornei.
“Novak vuole avere un solo allenatore con sé“, ha dichiarato Ivanisevic, “quindi io e Marian abbiamo concordato che lui lo seguirà all’Australian Open e al Roland Garros mentre io a Wimbledon e allo US Open, anche se a Melbourne sarò comunque presente perché mi diverte partecipare al torneo delle vecchie glorie. Una divisione simile verrà adottata anche per gli altri tornei“. Non è certo la prima volta che, in presenza di due allenatori di spessore, il team del tennista opta per un’alternanza. Che venga però concordata e divulgata con tale anticipo è meno frequente, ma la dinamica non deve stupire più di tanto se si considera il livello di cura dei dettagli a cui Djokovic ci ha abituato. “Nel 2020 Novak sarà ancora più motivato, perché ha perso il numero 1. Per lui una sconfitta in finale equivale a un fallimento, quindi se le sue aspettative sono alte lo saranno ancora di più il prossimo anno” prosegue Ivanisevic. E onestamente non si fa fatica a credergli.
La programmazione di Djokovic per il prossimo gennaio è insolitamente fitta, perché oltre all’ATP Cup dovrebbe prendere parte anche all’ATP 250 di Adelaide in preparazione dell’Australian Open. La giostra ricomincerà tra meno di un mese, dunque l’off-season del serbo – che è durata soltanto due settimane, ovvero le due successive alla conclusione della Coppa Davis – si è già conclusa. “Iniziamo con gli allenamenti il 9 dicembre a Monte Carlo e il 16 andremo ad Abu Dhabi per l’esibizione“, spiega l’allenatore ed ex giocatore croato. “A Natale saremo a Dubai, poi Marian Vajda prenderà ‘il comando’ e andrà in Australia con Novak“.
Nel frattempo è stato diramato il tabellone del Mubadala World Tennis Championship di Abu Dhabi: Nole avrà a disposizione un bye e affronterà venerdì 20 dicembre in semifinale il vincente della sfida tra Tsitsipas e Monfils. Dovesse vincere, in finale se la vedrebbe contro Nadal, Medvedev o Chung.
IVANISEVIC: CON NOLE È PIÙ FACILE – Il che è piuttosto facile da immaginare, trattandosi di un fenomeno a livello tennistico e attitudinale, nonostante Ivanisevic abbia alle spalle esperienze sulla panchina di tennisti tutt’altro che di seconda fascia: Goran ha infatti collaborato con tre finalisti Slam, ovvero Cilic, Raonic e Berdych.
“Con Cilic la cosa più importante da migliorare era il servizio perché un giocatore alto 1,98 doveva servire meglio. Ho lavorato con Berdych (meno di un anno, da agosto 2016 a giugno 2017, ndr) quando era già in calo e qualunque cosa gli dicessi rispondeva che non poteva farla. Il più complicato però è stato Raonic con il quale non c’era comunicazione. Come un muro, non capivo mai se mi avesse sentito oppure no. Aveva bisogno di uno psichiatra più che di un allenatore“. Non proprio leggerissimo il giudizio sul canadese. Con Nole invece è diverso: “Abbiamo una mentalità simile e parliamo la stessa lingua. Non è sempre facile esprimersi in inglese. È un perfezionista, vuole sempre migliorarsi e chiede consigli“.