Quanti colpi sono stati giocati in questa stagione del tennis? Decine di migliaia, o forse centinaia, o forse ancora milioni. Difficile calcolarlo. Tra tutti questi però ce ne sono stati due che sono stati giudicati dai fan della ATP e della WTA come i migliori. Colpi che riescono a combinare creatività, difficoltà di esecuzione e un pizzico di sana follia.
Passante di dritto, in recupero, in giravolta, in salto, quasi no look (Gael Monfils – Masters 1000 Madrid)
Difficile definire questa ennesima acrobazia del tennista transalpino, realizzata nel secondo set della sfida di secondo turno contro l’ungherese Marton Fucsovics, poi vinta al parziale decisivo. Difficile replicarla tanto che lo stesso LaMonf ci ha provato con scarso successo sui campi pratica delle Finals di Londra. Fucsovics realizza una perfetta combo palla corta e lob, poi un po’ pigramente si avvicina alla rete. Forse immaginava di aver già vinto il punto. Quello che non si immaginava di sicuro è che Monfils tirasse un passante con una sorta di dritto in salto in giravolta straordinario per atletismo e capacità di coordinazione. Il risultato è da vedere e rivedere. Un colpo assolutamente inimitabile.
Iga is the new Aga (Iga Swiatek – WTA Lugano)
Sentite una enorme nostalgia di Agnieszka Radwanska e le sue magie? Bene forse è ora di mettere da parte la tristezza e guardare le partite di un’altra polacca, di 18anni, che di nome invece di fare Aga fa Iga. Nelle prime battute della vittoriosa semifinale del WTA International di Lugano, opposta alla meno forte delle gemelle Pliskova, Piatek (il cui cognome si pronuncia esattamente come quello del centravanti del Milan Krzysztof Piatek), ha messo assegno una magia degna di quelle di Radwanska. Un drop shot di dritto incrociato, tirato fuori dal cilindro con una naturalezza e una esecuzione ammirevoli. Di quelli che lasciano di stucco l’avversaria. E abbiamo la sensazione che ce ne regalerà molti altri di colpi come questo in futuro.