Sui campi del Lemon Bowl 2020, nelle giornate delle qualificazioni, è presente anche Corrado Barazzutti. Il capitano azzurro di Davis – diventato nel frattempo anche allenatore di Fabio Fognini – è a Roma per seguire con occhi interessati il giovanissimo Dennis Spircu, con cui lavora da oltre un anno. “La speranza per il 2020 è che Fabio e tutto il tennis italiano possano togliersi delle grandi soddisfazioni – ha dichiarato a margine di una breve intervista raccolta dall’ufficio stampa dell’evento -, oltre a lui abbiamo anche Berrettini, Sonego e tanti altri ragazzi che stanno giocando un ottimo tennis. Sinner? Mi auguro entri a far parte molto presto del team azzurro. Abbiamo alcuni fra i giocatori più forti del mondo e spero che arrivino grandi risultati sia a livello di singoli che come squadra di Coppa Davis”.
Dopo la deludente spedizione di Madrid – dove l’insalatiera è stata assegnata per la prima volta (ai padroni di casa) con il nuovo formato – l’Italia tornerà in campo nel weekend del 6/7 marzo 2020 ospitando la Corea del Sud in una sede ancora da definire (la deadline per presentare il dossier all’ITF era l’8 dicembre, ma la federazione non ha ancora comunicato pubblicamente la scelta). La sfida varrà l’accesso alla seconda edizione delle Davis Cup Finals, in programma ancora una volta alla Caja Magica. Potrebbe essere già questa la prima occasione utile per vedere convocato il numero 78 del mondo, che avrà alle spalle in primavera la prima trasferta australiana della sua carriera.
In un’intervista concessa di recente al Corriere del Trentino, il campione delle Next Gen ATP Finals ha svelato come ci sia stato già nel 2019 un contatto con la federazione in chiave azzurra: “In realtà Barazzutti dopo Milano me lo ha chiesto – ha raccontato il 19enne altoatesino – ma con il mio staff abbiamo preferito rinunciare. Quest’anno ho giocato tanto e credo che adesso sia giusto concentrarmi sulla preparazione della nuova stagione. Io mi sento e sono italiano. Totalmente. Ancor di più da quando vivo a Bordighera. Ormai parlo italiano quasi meglio che tedesco. Mi piacerebbe giocare con l’Italia la Davis e magari anche vincerla non sarebbe male”.
La pratica potrebbe riaprirsi presto.