Kei Nishikori sarà costretto a saltare l’intera trasferta australiana per effetto dell’infortunio al gomito destro, operato in ottobre. Stesso destino di Andy Murray, che qualche giorno fa aveva comunicato il suo intero forfait down under.
Nel caso del giapponese, numero 13 del mondo, la rinuncia finirà per essere parecchio più dolorosa in termini di classifica. Nishikori avrebbe infatti dovuto difendere la vittoria del torneo di Brisbane (250 punti) e i quarti di finale raggiunti a Melbourne (360 punti), dove, esausto dopo il lunghissimo e contestatissimo ottavo di finale scippato a Carreno Busta, si ritirò sotto 6-1 4-1 contro Djokovic. Dal suo totale in classifica evaporeranno tanti punti da costringerlo quasi certamente all’uscita dalla top 20.
L’entry list aggiornata dell’Australian Open
Quanto all’ATP Cup, l’assenza di Nishikori modifica le ambizioni del Giappone. Se giocarsi la vittoria del Girone B – capeggiato dalla Spagna – sembrava impresa ardua già in principio, senza il suo miglior giocatore per il Giappone sarà ancora più difficile gareggiare per uno dei due posti di migliore seconda. Innanzitutto, per non scivolare oltre la seconda piazza nel proprio raggruppamento, dovrà difendersi dagli attacchi di Uruguay e Georgia.
Il ritorno in campo di Kei Nishikori dovrebbe avvenire a New York, a partire dal 10 febbraio. Il giapponese proverà a difendere in terra statunitense i 180 punti della semifinale di Rotterdam, torneo a cui – salvo sorprese – ha deciso di non partecipare nel 2020.