Christina McHale
classifica 23 dicembre: n°88
A 28 anni da compiere in maggio, Christina McHale si può considerare quasi una veterana del circuito, anche perché ha cominciato a farsi conoscere già da teenager. Per sette anni (2011-2017) aveva sempre chiuso le sue stagioni fra la posizione 33 e la 68 del mondo. Poi nel 2018 è andata in difficoltà, terminando al numero 155.
Nella stagione appena conclusa ha però saputo risalire la china. Siccome penso che sia difficile a una certa età saper tornare in alto, apprezzo l‘inversione di tendenza del 2019 e penso che possa consolidare il suo recupero tornando alle posizioni di qualche anno fa. Non mi aspetto sfracelli, ma qualche progresso ulteriore mi sembra possibile.
Taylor Townsend
classifica 23 dicembre: n°81
Il 2019 è stato un anno di sostanziale stasi per Townsend, dopo che nel 2018 aveva per la prima volta concluso fra le prime 100: è leggermente regredita, dalla posizione 74 alla 84. Secondo me ha invece la possibilità di migliorare, specie dopo l’ottimo US Open 2019, dove ha sconfitto Halep e portato al terzo set la futura vincitrice Andreescu. Prestazioni che potrebbero averla convinta ad adottare un tennis più aggressivo, potenzialmente indigesto per tante avversarie poco abituate a misurarsi con un gioco che cerca spesso la rete. Per questo provo a darle fiducia.
Coco Gauff
classifica 23 dicembre: n°68
Quindici anni, e un torneo già vinto a Linz. Su Gauff si è detto e scritto ormai moltissimo. Qui sarò molto breve. Dove possa arrivare è difficile dirlo, anche se a mio avviso tecnicamente non è ancora pronta per le vette massime. Ma alla sua età i margini di crescita sono ancora molto grandi, in ogni ambito: quello tecnico incluso. Se saprà gestire la pressione (e questo non è poi così sicuro), penso possa migliorare ancora in classifica.
Iga Swiatek
classifica 23 dicembre: n°60
L’erede di Aga Radwanska ha bruciato le tappe nel 2019, offrendo al tennis polacco una alternativa di valore dopo il ritiro della “maga”. Vincitrice a livello junior di Wimbledon 2018, Iga Swiatek ha metabolizzato con sorprendente rapidità il passaggio tra le adulte, tanto che la scorsa stagione è passata dalla posizione 175 alla 61 della classifica WTA. Mi ha davvero sorpreso per come ha saputo irrobustire il suo tennis nel giro di pochi mesi, aumentando l’aggressività e l’incisività dei colpi.
Ricordo che Iga è nata il 31 maggio 2001, e quindi compirà 19 anni durante il Roland Garros 2020. La stagione successiva a grandi progressi presenta sempre il rischio di contraccolpi negativi, d’altra parte Swiatek può contare su una base solida: la qualità tecnica mostrata in molti match del 2019.
Katerina Siniakova
classifica 23 dicembre: n°58
Katerina Siniakova è reduce da una stagione opaca che l’ha vista, dopo tre anni in Top 50, scendere dal numero 31 al 58 del ranking. Ormai in questa fascia di classifica WTA la concorrenza è molto cresciuta di livello, e basta una minima flessione per perdere posizioni.
Nel 2019 ha saputo battere la numero 1 del mondo Osaka al Roland Garros, (interrompendo la serie di 16 match consecutivi vinti negli Slam da Naomi), ma poi Katerina troppe volte ha perso contro avversarie sulla carta inferiori. A questo punto della carriera si tratterà di capire cosa saprà fare “da grande”; arrivano gli anni della maturità tennistica e non si possono lasciar passare le stagioni senza dare il meglio di sé.
Personalmente sono convinto che il suo potenziale sia superiore al ranking attuale. Ma se invece non riuscisse a progredire, se non altro le rimarrà l’alternativa del doppio, visto che nella specialità di coppia è una ex numero 1 e sicuramente una delle migliori al mondo.
Marie Bouzkova
classifica 23 dicembre: n°57
Vincitrice dello US Open 2014 junior, Bouzkova aveva conquistato quello Slam ad appena 16 anni, senza perdere un set in tutto il torneo e dopo aver sconfitto rivali come Ostapenko. Ennesimo talento della scuola ceca, Bouzkova ha faticato più di sue coetanee (è nata nel 1998) ad affermarsi a livello professionistico. Lo scorso anno però ha compiuto un progresso notevole, passando dalla posizione 142 alla 57.
Il discorso per lei è simile a quello fatto per Swiatek: dopo grandi progressi, c’è sempre il rischio di contraccolpi negativi. Ma mi rimangono negli occhi le prestazioni offerte al torneo di Toronto: partendo dalle qualificazioni era stata capace di raggiungere la semifinale sconfiggendo Stephens, Ostapenko e Halep, prima di fermarsi contro Serena Williams, a cui aveva comunque strappato il primo set (1-6, 6-3, 6-3).
Capiremo nel 2020 se Toronto è stato un evento irripetibile oppure no; perché se invece sapesse replicare quel livello di tennis in altre occasioni, allora i progressi di classifica sarebbero certi.
Viktoria Kuzmova
classifica 23 dicembre: n°56
Questa è stata la posizione ufficiale di fine anno di Kuzmova nelle ultime tre stagioni: nel 2017 numero 132, nel 2018 numero 56, nel 2019 numero 52. Dato che è nata nel 1998, significa che fra i 18 e i 21 anni ha saputo prima crescere e poi consolidare la sua posizione nel circuito.
Lo scorso anno ha avuto una seconda parte un po’ in calando di risultati e di rendimento; una flessione che non mi sorprende del tutto, visto che il suo è un tennis offensivo ma che comunque dà l’impressione le costi parecchio sul piano dell‘impegno fisico.
Con il ritiro di Dominika Cibulkova, Kuzmova è diventata la numero 1 della Slovacchia. Difficile dire come reagirà di fronte a questo ruolo: da una parte è venuto meno lo stimolo della concorrenza interna alla nazione, dall’altra è cresciuta la responsabilità di rappresentare la cultura tennistica di un paese che, dopo la separazione della Cecoslovacchia ha sempre saputo offrire giocatrici di valore.
a pagina 3: Le prime 50 e un augurio di inizio anno