Roger Federer era finito nel mirino degli ambientalisti svizzeri nel novembre del 2018, quando un gruppo di attivisti aveva fatto irruzione nella sede di Losanna del Credit Suisse: i dodici studenti avevano iniziato a giocare a tennis in mezzo ai clienti della banca, invitando il campione svizzero a dissociarsi dall’azienda di cui è testimonial dal 2009 e che è tra i principali finanziatori della sua fondazione. Il relativo processo si sta svolgendo proprio in questi giorni (il verdetto è atteso nella giornata di lunedì), ma nel frattempo gli ambientalisti sono tornati alla carica, incassando questa volta anche l’appoggio di Greta Thunberg, che con un retweet ha aderito alla campagna social #RogerWakeUpNow.
Nello specifico, Credit Suisse è accusata di aver effettuato ingenti investimenti (secondo Global Climate Strike si parla di circa 57 miliardi di dollari) sui combustili fossili, nocivi per l’ambiente. Al momento né Roger Federer (che nel frattempo è arrivato a Melbourne e ha già svolto il suo primo allenamento sulla Rod Laver Arena) né il suo staff hanno commentato la vicenda. Ricordiamo che mercoledì 15 gennaio Federer prenderà parte ad una esibizione benefica (insieme, tra gli altri, a Rafa Nadal e Serena Williams) per raccogliere fondi a favore delle vittime degli incendi che stanno devastando l’Australia.
Greta Thunberg contro Federer: ‘Roger, svegliati’
Nel mirino degli ambientalisti svizzeri e della giovane attivista svedese il legame tra Federer e Credit Suisse, l’istituto di credito accusato di finanziare ricerche sui combustibili fossili
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