Gioia, soddisfazione e amicizia. Queste le prime tre parole che vengono in mente per descrivere le dichiarazioni del Team Serbia dopo la conquista dell’ATP Cup in finale sulla Spagna. Primo fra tutti, sul campo e nei festeggiamenti, Novak Djokovic ha voluto esprimere l’importanza di queste due settimane passate insieme ai compagni e amici connazionali. “Siamo tutti amici nella vita privata. Ci vediamo molto spesso sul tour, quindi non è inconsueto per noi passare del bel tempo insieme dentro e fuori dal campo. Però avere questa ragione in più per stare insieme ci ha fatto avvicinare ancora di più e ci ha permesso di vivere splendidi momenti. Siamo stati insieme quasi due settimane, a Brisbane e poi a Sydney. Il punto più alto del viaggio è stato ovviamente il trofeo, ma non solo. Anche la chimica, l’energia e l’amicizia che condividiamo l’uno con l’altro.”
Si è unito al coro anche Viktor Troicki che ha elogiato il più titolato connazionale con parole sincere e appassionate. “Sono stato benedetto per tutta la mia carriera ad avere un compagno di squadra e un amico come Novak. Non riesco ad immaginare la pressione che ha di dover vincere tutti questi match e voglio ringraziarlo per questo. Sono già stato in tante situazioni in cui lui ha tirato la squadra fuori dai guai, vincendo i suoi incontri, e poi uno di noi doveva subentrare per vincere il doppio o il proprio singolare. Ero pronto. Credevo in lui anche se sapevo che doveva affrontare il suo più grande rivale, è stato incredibile guardarlo. Ero mentalmente pronto per il doppio. Ero nella stessa situazione quando abbiamo giocato in Coppa Davis con la Francia nel 2010. Eravamo sotto 2-1, lui ha battuto facilmente Monfils e io sono dovuto scendere in campo. Sono abituato a queste situazioni e voglio ancora ringraziarlo per questo.”
La ciliegina sulla torta l’ha messa il capitano Nenad Zimonjic, estremamente fiero dei suoi ragazzi, dal primo all’ultimo. “Devo dire che ci aspettavamo tutti che Novak giocasse ad alto livello, cosa che ha fatto più volte, il che non è affatto facile da fare. Voglio congratularmi con lui per questo. Ha fatto davvero bene, sia nei singoli che nei doppi. Per quanto riguarda Dusan, mentre il torneo andava avanti, il suo livello diventava sempre più in alto e penso che si sia sorpreso anche di quanto può effettivamente giocare bene anche sul cemento. Abbiamo visto i suoi risultati l’anno scorso. Soprattutto su terra ha avuto alcune grandi vittorie, ma penso che il suo livello sui campi in cemento sia stato il migliore finora che abbia mai visto.
Viktor ha contribuito a vincere praticamente tutti i doppi, due decisivi, e ha fatto squadra con Nikola Cacic, che giocava per la prima volta per il suo Paese e ha giocato ad alto livello dalla prima partita in poi. E quel primo tie che ha giocato, è stata una vittoria molto importante, perché era la fase a gironi e non sapevamo come sarebbe andata. Nikola Milojevic non ha avuto la possibilità di giocare, ma era con la squadra, sostenendo i ragazzi, allenandosi e preparandosi per i suoi Australian Open. Quindi per me personalmente è stata davvero un’ottima esperienza.”