[3] A. Rublev b. [Q] L. Harris 6-3 6-0
Il 2018 era stato l’anno di Karen Khachanov, il 2019 quello di Daniil Medvedev. Ci sono tutte le premesse perché il 2020 sia l’anno del più giovane e più atteso del trio che sta riportando il tennis russo al maschile in auge, ovvero Andrey Rublev. Dopo il successo alla prima uscita stagionale a Doha, il 22enne moscovita ha fatto il bis ad Adelaide, cogliendo il quarto titolo della carriera a livello ATP. Nessuno lo ha ancora sconfitto in questo travolgente inizio di stagione. E c’erano ben poche speranze che potesse riuscire a farlo nella finale del torneo il suo coetaneo sudafricano Lloyd Harris, già bravissimo a raggiungere la sua prima finale nel circuito maggiore partendo dalle qualificazioni. Rublev lo ha annientato con un pesantissimo 6-3 6-0 in meno di un’ora di gioco. Grazie a questo successo il russo, si avvicina ulteriormente alla Top 10, conquistando la 16esima posizione in classifica, suo best ranking.
Atto conclusivo del torneo assolutamente senza storia. Nel primo set, dopo aver salvato palla break nel quinto game, Rublev mette la freccia nel sesto gioco. Harris tenta la reazione immediata procurandosi tre break point. Ma il russo si salva e con il servizio a disposizione chiude il parziale sul 6-3. Accusando forse le scorie della faticosa vittoria in semifinale sullo statunitense Tommy Paul, il tennista di Città del Capo crolla nel secondo set. Solo sette i punti da lui raccolti e nessun gioco. Rublev conclude il match con uno straordinario 80 per cento dei punti vinti con la prima e 62 con la seconda. È lui il primo campione del torneo di Adelaide. Ma anche Harris può essere molto contento delle sue recenti performance. In ATP Cup aveva già messo in mostra le sue qualità, battendo il cileno Jarry e facendo partita pari con Lajovic e Simon. Grazie ai punti guadagnati con questa finale, raggiungerà il suo best ranking di n.72 al mondo.
Ben altre le prospettive quelle che si aprono a Rublev ora. A Melbourne il russo si candida ad essere uno degli outsider del torneo. Uno di quei giocatori che possono battere tutti. A parte forse Djokovic, come lui imbattuto in questo inizio di anno e apparentemente un gradino sopra gli altri. Il moscovita è sistemato nel secondo quarto di tabellone, quello di Medvedev e Zverev. Dopo un potenziale terzo turno con Goffin, si potrebbe scontrare proprio con l’amico e coetaneo tedesco, il quale è ben meno in fiducia di lui. Poi, chissà, ci potrebbe essere un derby russo nei quarti. E con questo inarrestabile Rublev (ma anche con il Medvedev visto in ATP Cup) per i russi sognare è più che lecito.