4 – E I NOSTRI?
Tanti, ben otto nel main draw maschile e quattro nel femminile. Stando al tabellone, potremmo avere un ottavo tutto azzurro fra Berrettini e Fognini, rispettivamente tds 8 e 12, anche se la strada fino al quarto turno sarà irta di insidie, soprattutto per il ligure, sorteggiato per il secondo Slam di fila con la sua antitesi, Reilly Opelka, prima di un secondo turno non banale con il vincente di Thompson-Bublik, due avversari completamente diversi, arcigno il primo, estemporaneo e battitore il secondo. Il dato confortante per Fabio è che dopo la sconfitta con il gigante USA a New York, sono arrivate due vittorie nei tornei a squadre contro i sette piedi o quasi (Opelka e Isner), con il 22enne che non è nuovo a perdere in Australia con i nostri.
Più semplici sulla carta i turni d’apertura di Berrettini, opposto alla wildcard Andrew Harris e poi al vincente di Sandgren-Trungelliti (occhio però perché l’americano ha fatto i quarti qui nel 2018), prima di uno scontro più complesso al terzo turno con Coric o Querrey. Il Matteo del 2019 è probabilmente superiore a tutti questi avversari, ma le sue condizioni fisiche, spinte al limite per raggiungere le Finals, sono tutte da testare, dato che non ha ancora giocato un quindici nell’anno nuovo.
Esordio sulla carta abbordabile per il 18enne più famoso d’Italia, Jannik Sinner, che affronterà il qualificato locale Max Purcell prima di un secondo turno avveniristico con Shapovalov. Reduce da due sconfitte con futuri finalisti (Ruusuvuori a Bendigo e Paire a Auckland), il protégé di Riccardo Piatti si è allenato con tutti i big a Melbourne, e ha ricevuto la benedizione di John McEnroe, uno che raramente non è trasparente nei suoi commenti, e che di questo gioco che ci piace tanto capisce parecchio.
E a proposito di classe 2001 di belle speranze, Elena Cocciaretto si è qualificata per il tabellone principale, lanciando un’OPA per la Top 100 nei prossimi mesi. Evidentemente a suo agio down under (ha fatto le semi juniores nel 2018), Cocciaretto ha lottato al primo turno con l’olandese Schoofs, dominando però i 2 successivi incontri, e si misurerà al primo turno con Anjelique Kerber, campionessa a Melbourne nel 2016 ma scesa fino al diciassettesimo spot del seeding. Il match si presenta impari, ma l’esperienza (e l’assegno) saranno fondamentali in ogni caso.
Cocciaretto non è peraltro stata la sola ragazza a qualificarsi per il suo primo Slam. Martina Trevisan, infatti, ha battuto la sempre più evanescente Genie Bouchard, prenotando un primo turno con la statunitense Sofia Kenin, tds N.14, una bella soddisfazione a 26 anni, e chissà che non si ripeta come capitato per Gatto Monticone.
Questi gli altri italiani in campo: Lorenzo Sonego avrà un esordio duro con Nick Kyrgios, parso in sintonia con il suo pubblico grazie all’evidente coinvolgimento emotivo per la tragedia ambientale in corso; Andreas Seppi, storicamente a suo agio in Australia, affronterà Miomir Kecmanovic; a Marco Cecchinato è toccato Sascha Zverev, e chissà che la prima vittoria dopo mesi non lo spinga contro un avversario anch’egli in preda a paturnie di vario tipo; Stefano Travaglia, in grande spolvero, se la giocherà con Christian Garin, uno dei non seeded più alti ma non troppo a suo agio sul duro nonostante i quarti a Bercy; Salvatore Caruso è probabilmente quello con più probabilità di salutare subito, avendo trovato Tsitsipas; Jasmine Paolini, attuale N.1 azzurra, giocherà contro la russa Blinkova; e infine Camila Giorgi, ancora convalescente, partirà favorita con la qualificata tedesca Lottner.