Il contratto di collaborazione tra l’ATP e Gianluca Moscarella, l’arbitro italiano coinvolto nello spiacevole episodio del challenger di Firenze dello scorso settembre, non è stato ancora ufficialmente interrotto. La smentita arriva per opera degli avvocati Fabio Iudica, Alessandra Carbone e Guido Gallovich, difensori di Moscarella, dopo che nelle ultime ore era stata data per certa la notizia della sua ‘squalifica a vita’.
Nel documento redatto dai tre avvocati, che Ubitennis si è offerto di pubblicare per concedere a Moscarella il giusto diritto di replica, viene specificata la distinzione tra il suo rapporto lavorativo con l’ATP e la qualifica di arbitro accreditato presso l’ITF. Nello specificare come Moscarella non abbia ancora ricevuto comunicazioni ufficiali ‘da parte dei soggetti chiamati ad esprimere validamente la volontà di ATP’, il documento specifica che il contratto di collaborazione prevede il diritto di recesso unilaterale in favore di ATP, anche in assenza di una motivazione. In tal senso l’eventuale interruzione del legame lavorativo andrebbe letta come un semplice esercizio di diritto da parte dell’associazione dei giocatori. Al momento dunque Moscarella risulterebbe semplicemente sospeso.
Quanto al provvedimento disciplinare, di cui è in carico il Disciplinary Panel della federazione internazionale, gli avvocati precisano che è ancora in corso di svolgimento. Ricordiamo che le telecamere di gioco hanno inquadrato Moscarella mentre ‘invitava’ Pedro Sousa a concludere il match rapidamente, mentre nel game precedente l’arbitro italiano aveva rivolto dei commenti inappropriati a una ball girl.
Di seguito il testo integrale del comunicato:
A seguito della diffusione sugli organi di stampa nazionale ed internazionale della notizia circa il presunto “allontanamento dal circuito ATP” di Gianluca Moscarella o la presunta “squalifica a vita” dello stesso, gli avvocati Fabio Iudica, Alessandra Carbone e Guido Gallovich, quali difensori del signor Gianluca Moscarella, intendono, nell’interesse tanto del proprio Assistito, quanto di una corretta e completa informazione, precisare quanto segue.
Al fine di evitare fraintendimenti, occorre tener distinto il legame lavorativo in essere tra il signor Moscarella ed ATP dalla sua qualifica di arbitro accreditato presso la Federazione Internazionale Tennis.
La relazione intercorrente tra ATP (quale ente di diritto privato) ed il signor Moscarella – inerente allo svolgimento, da parte di costui, della propria attività di arbitro nel circuito organizzato e gestito dalla menzionata società – si fonda su un contratto di collaborazione, il quale espressamente prevede in favore di ATP il diritto di recesso unilaterale dal medesimo in qualsiasi momento ed anche in assenza di una qualsivoglia motivazione.
Benché nessuna comunicazione sia, in tal senso, ancora giunta al signor Moscarella da parte dei soggetti chiamati ad esprimere validamente la volontà di ATP, ogni informazione a cui si riferisce la stampa, ove confermata, potrebbe, pertanto, essere letta solo quale esercizio di tale prerogativa contrattuale da parte di quest’ultima. Diversamente, il giudizio disciplinare sui fatti occorsi il 26 settembre 2019 durante il Challenger di Firenze è demandato ad un organo della Federazione Internazionale Tennis (il Disciplinary Panel) e, di conseguenza, diverso da ATP. È doveroso chiarire che tale procedimento – il quale è l’unico finalizzato all’accertamento di eventuali responsabilità sportive del signor Moscarella per i predetti accadimenti (comportanti un’eventuale squalifica) – è, ad oggi, ancora in corso di svolgimento.