O.Jabeur b. C.Wozniacki 7-5 3-6 7-5(da Melbourne, il nostro inviato)
Quando un giocatore annuncia che quello che sta disputando sarà l’ultimo torneo in carriera, le sue partite assumono tutte il sapore del potenziale avvenimento. Sono sicuro che ogni volta che Caroline Wozniacki, ex numero 1 WTA (ora 36), campionessa qui nel 2018, è scesa in campo, sia stato pronto un mazzo di fiori e qualche tipo di cerimonia organizzata in suo onore. Per ora, Carolina ha rimandato l’addio (maledetta l’artrite reumatoide), oggi a mezzogiorno e mezzo gioca il terzo turno contro la talentuosa 25enne tunisina Ons Jabeur (78 WTA, ma in ascesa)nella Melbourne Arena.
L’inizio del match è tutto a favore di Wozniacki, Ons sembra un po’ contratta e non riesce a esprimere il suo solito tennis fatto di tagli, variazioni, e tanta qualità nel braccio in generale. Carolina, da parte sua, è e rimane una grande, gioca con grinta e precisione, spingendo appena può. 3-0 per la danese, poi rientro di Jabeur che comincia a lavorare la palla come sa, controbrekkando l’avversaria e pareggiando 3-3. Quando Wozniacki entra in ritmo per Ons si fa dura, ma quando la tunisina realizza i suoi schemi di tocco con angoli e geometria, è Carolina ad andare in affanno. Bello il confronto in palleggio tra il gran dritto lungolinea di Jabeur e il perfetto rovescio d’incontro di Wozniacki sullo stesso lato del campo. Lo stadio è piuttosto affollato, a “Caro” qui vogliono bene e si vede, la giornata è limpida e fresca, tutto molto piacevole anche da vivere dalle tribune.
Sul 4-4 uno sventaglio esterno di dritto di Ons, incredibile per angolo e spin, provoca l'”Oooh” degli spettatori, lascia Wozniacki a 4 metri dalla palla, e soprattutto procura una break-point, concretizzato grazie a un errore della danese. Al servizio per chiudere il set, Jabeur sbaglia un paio di volte di troppo, concede l’immediato recupero all’avversaria, ma nel game successivo le strappa ancora la battuta. E’ Ons a fare gioco, spingendo e a volte sbagliando, Carolina fa quello che ha sempre saputo fare meglio, difendere e contrattaccare. La tunisina però non fallisce l’occasione per la seconda volta, tiene a zero e si prende il 7-5.
La gente mormora sugli spalti, potremmo davvero essere ai titoli di coda, l’inerzia della partita ci dice che Ons ha piazzato una striscia di 7 game a 2, Wozniacki è nei guai. Reagisce Carolina, ha una palla break per salire 3-1, ma è bravissima Jabeur con il dritto a salvarsi, 2-2. Nel sesto game, ancora la tunisina in difficoltà, arriva il quarto doppio fallo e altre due palle break non consecutive, cancellate con coraggio. Sinceramente non è una gran partita, si capisce che sono entrambe tese, Wozniacki per le ovvie implicazioni emotive del momento, Ons perchè si rende conto della grande occasione alla sua portata. Dopo tante opportunità, finalmente la danese piazza il break nell’ottavo game, va alla battuta sul 5-3, e tiene a zero: 6-3, si deciderà tutto al terzo set. Brava Carolina, un po’ imprecisa in questa fase Jabeur.
27 vincenti e 39 errori per Ons, 6-11 Wozniackim finora, chi sta spingendo è chiaro, la qualità non eccelsa in generale è certificata dalle statistiche. In particolare, ora Caroline sta sbagliando di più, e cede la battuta nel secondo game del terzo set. Giocando attenta, Jabeur sale 3-0, con il dritto comanda quasi sempre, i suoi tagli di rovescio provocano errori, l’impressione è che la partita e il destino di Wozniacki dipendano da lei. Un brutto quinto game di Ons, infatti, le costa il controbreak- Poco dopo, sul 3-2, un game lottatissimo (12 punti), ancora tre palle break offerte e poi annullate da Carolina, e alla fine siamo 3-3. Il gioco è disordinato e poco lineare adesso, basta nulla perchè il risultato vada dall’una o dall’altra parte. A Jabeur è necessaria ancora una lotta tremenda (14 punti), con palla break annullata, per tenere la battuta e salire 4-3, Wozniacki servendo bene impatta subito 4-4, all’improvviso sembra che le ragazze abbiano trovato continuità.
Si arriva al 5-4 Jabeur, potrebbe essere l’ultimo game della carriera di Carolina, la danese non trema e pareggia. 3 minuti dopo, 6-5 e stessa situazione: ma su un challenge chiamato a torto, ecco due match-point per Ons. L’ultimo colpo giocato in carriera da Caroline Wozniacki è un dritto lungo in uscita dal servizio, finisce qui, un po’ di commozione onestamente è inevitabile. Brava Jabeur (primi ottavi di finale Slam, prima tennista araba di sempre ad arrivarci), giocherà contro Qiang Wang che ha eliminato Serena Williams (un precedente, gennaio 2019 a Shenzhen, vittoria di Wang in due set), ma il momento è tutto per Carolina, non potrebbe essere altrimenti.
“Sono felice di essere arrivata così avanti, il campo e il pubblico sono splendidi” dice Ons. “Non ho molta esperienza a questi livelli, ero tesa, lei corre e gioca in modo incredibile. Grazie Caroline, sei fantastica, è stato un onore essere in campo e nel tour con te. Chissà, spero che ci potremo rivedere nel circuito, magari potresti darmi qualche consiglio su come recuperare le palle corte!“
Occhi lucidi e rossi per Wozniacki: “Che farò stasera? Spero di non piangere! Mi sembra giusto che la mia ultima partita sia stata una lotta di tre set, e il mio ultimo colpo un errore di dritto! (voce rotta dalla commozione). I miei ricordi più belli sono le sensazioni che voi fans ci date, siete incredibili, il supporto che ho avuto dalla mia famiglia, da mio padre che mi ha allenato tutti questi anni… (si interrompe per le lacrime). Scusate, di solito non piango!” (standing ovation).
Parte un video di complimenti e dichiarazioni delle altre giocatrici in onore della sua carriera, Carolina sorride commossa sentendo i complimenti delle colleghe, che sono tutte d’accordo nel definirla una delle più forti di sempre in difesa, come qualità agonistiche, e con il rovescio. “In campo vogliamo tutte vincere, ma stiamo sempre più o meno insieme, è bello poter avere delle amiche. Beh, mio marito è qui, non puoi chiedermi il giorno migliore della mia vita, se la vittoria qui o il matrimonio, domanda ingiusta! (risate) Ma davvero, mio marito è una persona così positiva, è speciale, come i miei genitori che mi hanno sempre indicato la via. Grazie a tutti, grazie davvero tanto!“.
Entra in campo Piotr, il padre, poi la madre e il marito David Lee, è un bell’abbraccio collettivo, gli applausi sembrano infiniti. Posso solo associarmi, salutare a mia volta, ascoltando l’ovvia “Sweet Caroline” suonata dal dj, e cantata in coro dallo stadio. Che bello, sinceramente. Ciao “Caro”, e grazie di tutto.
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