[17] A. Rublev b. [11] D. Goffin 2-6 7-6(3) 6-4 7-6(4)
Inarrestabile Andrey Rublev. Il russo continua ad impressionare per la resa in campo in questo inizio di stagione. Il 22enne di Mosca, attulmente n. 16 ATP, ha conquistato già due titoli – a Doha e ad Adelaide – e allunga a 15 la sua striscia di vittorie consecutive (11 nel 2020). A Melbourne avanza imperterrito, nonostante abbia faticato con la wild card australiana O’Connell al primo turno e con David Goffin al terzo. Il belga gli ha dato filo da torcere, ma alla fine ha prevalso la solidità e la concretezza che stanno distinguendo il russo nelle ultime settimane. Rublev ora se la vedrà con l’amico Sascha Zverev. Che effetto fa aver vinto così tante partite di fila?
“Sinceramente non sto pensando a quanti match abbia vinto o perso” ha dichiarato il russo nella conferenza post match. “Queste sono cose di cui parla la stampa. Ovviamente è fantastico per me aver conquistato tante partite una dopo l’altra. Nel tennis, potenzialmente ogni settimana c’è un vincitore e quindi ogni settimana si può anche perdere“. Contro David Goffin, Andrey ha concesso il primo set per 6-2: “All’inizio stavo rispondendo davvero male, questa è stata la differenza tra me e lui in avvio di match perché mi metteva pressione, prendeva il controllo degli scambi ed era aggressivo. Non dovevo mostrare le mie emozioni e ho cercato di essere positivo. Nel secondo set ho colto l’occasione e ho avuto un po’ di fortuna. Stava servendo per il set e ha sbagliato. Poi le cose sono cambiate, io ero sempre più fiducioso e lui forse era deluso. Da lì la partita è cambiata“.
Parlando di Zverev (che al momento delle dichiarazioni di Rublev stava ancora disputando il match contro Verdasco, poi vinto) come eventuale prossimo avversario, il moscovita ne riconosce le grandi qualità: “Lo conosco molto bene, siamo cresciuti insieme, abbiamo disputato tante partite da junior e un paio di match a livello ATP. Vedremo. Sascha ha vinto tanti tornei, è stato numero 3 del mondo”. In questo Australian Open, il tedesco è sembrato fino ad ora abbastanza centrato. Ne è la prova il match dominato, senza sprechi di energie, contro una versione decisamente grigia di Verdasco. 6-2 6-2 6-4 il punteggio che gli ha consegnato il passaggio agli ottavi. Sascha dovrà però certamente alzare il livello per tenere il ritmo indiavolato di questo Rublev.