La stellina polacca Iga Swiatek, classe 2001, è una delle promesse più interessanti del circuito WTA e lo sta confermando all’Australian Open dove ha appena raggiunto gli ottavi di finale. L’anno scorso aveva stupito raggiungendo gli ottavi del Roland Garros, poi persi contro Simona Halep. Le sue grandi potenzialità in relazione alla giovane età avevano già stimolato la curiosità degli addetti ai lavori, tra i quali il nostro Vanni Gibertini che da Parigi le ha dedicato un articolo.
Già al Roland Garros aveva stupito per la sua maturità, evidente nella decisione di farsi affiancare da uno psicologo a tempo pieno. “Noi donne siamo diverse dagli uomini, siamo molto più emotive e l’aspetto mentale è una parte fondamentale del gioco. Per questo ho iniziato a lavorare con lei perché è proprio lì che devo fare il salto di qualità”. Purtroppo il suo 2019 si era concluso in anticipo per via di una frattura da stress del piede sinistro, guarita solamente un mese e mezzo fa. L’infortunio non ha arrestato la sua ascesa. Qui a Melbourne ha bissato il quarto turno di Parigi battendo Babos, Suarez Navarro al passo d’addio e Vekic. Nel suo tennis c’è potenza e controllo. Il dritto fa già molto male, ma la cognizione del campo è completa e suggerisce l’idea di una giocatrice che potrà esprimersi con profitto su tutte le superfici.
Iga dunque è tutta da scoprire, e non è un caso che abbia indotto anche il collega Diego Barbiani di OkTennis a intervistarla dopo la vittoria al primo turno contro Babos (intervista reperibile integralmente qui). Iga ha parlato del suo tennis ma non solo, lasciando emergere il curioso contrasto tra la sua carriera professionistica e quella scolastica che deve ancora concludersi, poiché – lo ricordiamo – stiamo parlando di una ragazza di 18 anni. “Sono all’ultimo anno (di liceo ndr), finirò a maggio […] Sono però agli ultimi mesi, per cui penso che rimarrò a studiare per conto mio perché sono via per i tornei, e poi basta, finita“. Proprio per questo motivo, Iga salterà il torneo di Madrid per dedicarsi agli esami. “Ho sette esami da fare e dovrò farli durante Madrid, quindi lo salterò” ha detto in conferenza dopo l’ultima vittoria. “Andrò a Roma. Sarà una programmazione impegnativa ma l’ho gestita negli ultimi 12 anni e lo farò anche adesso“.
La differenza tra una tennista di talento e una tennista che il talento riesce a metterlo a frutto sta probabilmente nella capacità di comprendere, il prima possibile, che non bastano un paio di tornei per arrivare in alto né tantomeno per rimanerci. “È difficile essere sempre in fiducia, ma attualmente ho la sensazione che ne sto guadagnando settimana dopo settimana… Anche se è semplice pensare di essere super per una settimana quando invece devi rimanere a quel livello per lungo tempo“.
La passione per il tennis è nata grazie alla sorella più grande, nata nel 1998 e aspirante tennista anche lei, come Iga ha raccontato a Courtney Nguyen di WTA Insider (sempre durante il Roland Garros). “Volevo essere come lei e batterla, sono sempre stata molto competitiva“. La carriera di Swiatek è appena all’inizio ma la tennista polacca non sembra soffrire la pressione derivante dai risultati, per quanto da questo punto di vista sia ancora da testare. “Ho visto che molte tenniste che hanno fatto benissimo da giovani sono poi andate male nel resto della carriera […] Io ho lavorato e sto lavorando tanto e questo sta pagando“. Se dovesse descrivere il suo schema tipico, un trademark, sarebbe questa sequenza: “Servizio potente, topspin e poi rovescio lungolinea“. Magari vincente.
Fuori dal campo, una delle passioni principali della giovane tennista polacca è la musica e in particolar modo la chitarra: “Vorrei provare a suonarla, ma è un po’ difficile per noi tennisti avendo sempre il polso piegato“. I gusti musicali? Non quelli che ci si attenderebbe da una ragazza nata nel 2001: Iga ama infatti il rock. “Ascolto spesso Pearl Jam, Red Hot Chilli Peppers, qualcosa di più hard rock come i Guns N’ Roses, spesso più e più volte assieme, CD su CD. Mi capita spesso di mixare le varie band, non riesco mai a focalizzarmi su una“. L’obiettivo di domenica, quando Swiatek affronterà Kontaveit per un posto nei quarti di finale, è uno e uno soltanto e non c’è pericolo di confondersi. Sarà una grande occasione per entrambe le giocatrici che non sono mai entrate tra le prime otto giocatrici di uno Slam. È però ragionevole credere che Iga, continuando su questa strada, di occasioni – dovesse fallire questa – ne avrà ancora parecchie.