[15] S. Wawrinka b. [4] D. Medvedev 6-2 2-6 4-6 7-6(2) 6-2 (da Melbourne, il nostro inviato)
A giudicare dai precedenti, per Stan Wawrinka il lanciatissimo russo Daniil Medvedev non è un cliente comodo. Due sconfitte, a Wimbledon nel 2017 e allo US Open l’anno scorso. Ma se vogliamo dirla tutta, in particolare sul cemento Daniil rappresenta uno scoglio durissimo da superare per chiunque, mostri sacri compresi (vedi Nadal, che ha sudato sette magliette Nike per superarlo in 5 set nell’ultima finale di New York). Non si diventa numero 3 ATP senza qualità straordinarie. Qualità straordinarie che però ha anche il mitico Stan-The-Man, non dimentichiamolo mai, sarà anche verso la fine della carriera ma tre Slam vinti “in faccia” ai cannibali del terzo millennio Roger, Rafa e Nole sono un risultato fuori dal comune. Ad oggi, per esempio, l’unico metodo sicuro e certificato per battere Djokovic (se non si hanno le qualità da alieni di Naldal e Federer, ma spesso non bastano nemmeno quelle) è proprio il “metodo Wawrinka”, che è semplicissimo: tirargli come minimo una sessantina di vincenti a tutto braccio sulle righe, sia di dritto che di rovescio. Fine. Facile, no?
Vediamo un po’ se davanti a un avversario tostissimo e all’apparenza inscalfibile da fondo come Medvedev, “razza Djokovic” insomma, Stan riuscirà a scatenare le sue cannonate.
STAN PARTE BENE – Lo svizzero apre il fuoco nel quarto game, a furia di mazzate si procura due palle break, poi una terza, e un errore di rovescio di Daniil gli consegna il vantaggio di 3-1, subito consolidato con il 4-1. Per adesso, 11 vincenti di Wawrinka in 5 game, siamo in tabella di marcia. Si procede così fino al 5-2, con Medvedev in trincea a difendersi come un disperato. La cosa non impietosisce Stan, che attaccando la rete alla grande lo brekka ancora, a zero, e chiude 6-2. Un set strepitoso, 32 minuti, 16 vincenti netti in 8 game, 85% di prime palle pesantissime in campo, wow. Questo è esattamente il Wawrinka ingiocabile di cui parlavo prima. Poche colpe di Daniil, ha sbagliato qualche palla, ma dallo Stan di questa mezz’oretta sarebbe stato travolto qualsiasi avversario.
REAZIONE RUSSA – Un “cagnaccio da battaglia” di lusso qual è Medvedev, però, non è certo il tipo da farsi da parte. Ottima la reazione del russo a inizio secondo set, con break nel terzo game, cresce il livello del suo palleggio anche in spinta. Costretto ad arretrare di un passo, Wawrinka inizia a soffrire, le sue bordate si fanno meno letali e a volte imprecise, un dritto comodo messo sul nastro gli costa un secondo break, 4-1 e servizio per Daniil, che ha il secondo parziale quasi in saccoccia adesso. Il pubblico della Margaret Court Arena si diverte, è davvero una godibilissima scazzottata finora, dal vivo si sentono certe schioppettate quando i ragazzi impattano in spinta, un piacere vederli. Oltre al tennis di pressione, entrambi non disdegnano la palla corta, e ci sono alcuni ottimi scambi di tocco sotto rete. Poco dopo, è 6-2 Medvedev, è passata un’ora e 2 minuti, situazione perfettamente pareggiata. In questo momento, Stan ha 23 vincenti e 21 errori, Daniil 14/14, giusto così.
DANIIL, TESTA AVANTI – Il terzo set inizia testa a testa, tengono entrambi con solidità i servizi, nello stadio si respira la classica sensazione di momento importante, che potrebbe far girare il match. La qualità del gioco rimane alta, sono due campioni e si vede, bello esserci. Dopo un paio di gratuiti, Wawrinka nel settimo game si trova ad affrontare la prima palla break del parziale, ma la annulla pressando con coraggio e trovando l’errore di Medvedev. Il russo però se ne conquista una seconda a rete, un colpo semplice dello svizzero vola lungo, ed è 4-3 e battuta per Daniil. Potrebbe essere la svolta di cui accennavo in precedenza, onestamente un brutto passaggio a vuoto di Stan. Super scambio con difesa trasformata in attacco nel giro di tre colpi per Medvedev, bravissimo, siamo 5-3, e due game dopo è 6-4. Quando l’equilibrio è così sottile, basta poco, un minuto di calo come è successo a Wawrinka e la si paga carissima. Ora si fa dura per lo svizzero.
MODALITA’ ‘THE MAN’ – Il quarto set continua a essere appassionante, Stan non molla e fa benissimo. Sul 2-1 per lui, un nastro tremendo gli consegna la palla break, ma arriva l’ace esterno di Daniil, che bravo. Nessun rischio o quasi, solo un paio di game ai vantaggi, fino al 6-6, con tanto bel tennis nel frattempo. Fucilate sia diagonali che lungoriga, recuperi al limite, schemi palla corta – pallonetto, ci stanno facendo vedere il repertorio completo. In tribuna stampa, si chiacchiera concordando sul fatto che chiunque dei due esca oggi pomeriggio, sarà un peccato per il torneo. Il tie-break vede Wawrinka salire 3-0 con due mini-break, un po’ regalati dagli errori di Medvedev, lo svizzero incassa volentieri e arriva al 5-2. Una bastonata al servizio, e un successivo rovescio fallito dal russo, decretano il 7-2, si deciderà tutto al quinto set. La gente applaude felice, è un gran pomeriggio-serata di tennis, bravi.
Il momento favorevole a Stan continua, Daniil appare scosso, discute brevemente con l’arbitro Carlos Bernardes durante la pausa, ma il primo game del set decisivo è un break per Wawrinlka, che allunga subito 2-0. Nel quarto game, Stan si salva da 15-40 (erroraccio di Medvedev sulla seconda opportunità), poi annulla una terza palla break con un lungolinea di rovescio da standing ovation, e sale 3-1. Gran battaglia, adesso. L’inerzia generale della partita però sembra aver preso decisamente la direzione svizzera, e quando un passante potentissimo consegna a Wawrinka due occasioni di secondo break, sul 4-2, pare finita. Aggrappato alla prima di servizio, Daniil le annulla, poi un dritto lungo lo manda sotto di nuovo, e un serve&volley scriteriato dietro alla seconda battuta spedisce Stan a servire per il match sul 5-2. La gente intorno a me applaude in piedi, Wawrinka si porta l’indice alla tempia guardando il suo angolo, è decisamente uno “Stanimal moment“. Il 6-2 finale, dopo 3 ore e 25 minuti, è la conferma che Stan-The-Man c’è ancora, eccome, anche per i traguardi più importanti. Medvedev invece non riesce a correggere la statistica che lo vuole sempre sconfitto al quinto set.
In Australia Wawrinka ha vinto il suo primo Slam, ricordiamo oltre alla vittoria del 2014 anche un match incredibile perso contro Djokovic nel 2013, erano le prime avvisaglie di quello che sarebbe diventato Stan negli anni successivi. Nei quarti di finale attende il vincente fra Zverev e Rublev, che scenderanno in campo tra poco sulla Melbourne Arena. Sorriso felice per Wawrinka alla fine: “Vi amo ragazzi, grazie, che atmosfera, che momenti. È stata durissima, allo US Open avevo perso con lui, il livello è sempre così alto. Incredibile giocare qui, certo, guarderò la partita fra Zverev e Rublev, vediamo come va. Sono contento di essere stato capace di combattere anche contro me stesso, e di aver trovato le risorse per crescere di qualità e farcela!“