Sebbene l’argomento principale di questi giorni sia – per forza di cose – l’Australian Open, le faccende del WTA International di Budapest si sono ritagliate un piccolo spazio di discussione. Per essere più precisi, si doveva giocare a Budapest (cemento indoor, 17-23 febbraio) ma neanche troppo tempo fa alle giocatrici è stato comunicato il cambio di sede a Debrecen, la seconda città ungherese più grande. Sembra invece che non sarà neanche così, e il torneo non dovrebbe proprio disputarsi.
Il tennis avrebbe dovuto fare il suo esordio alla Fonix Hall di Debrecen, ma tramite un grottesco comunicato con data di ieri, 30 gennaio, il management del Debrecen Sportscentrum (che contiene l’arena designata ad accogliere le tenniste) ha annunciato che non potrà ospitare il torneo WTA. L’atto di rinuncia sarebbe stato inviato ufficialmente il 26 gennaio, ma la WTA ad oggi continua a mantenere in calendario il torneo. Nel comunicato si legge come, a detta degli organizzatori, nessun accordo ufficiale sarebbe stato firmato con i delegati della WTA che hanno comunque provveduto a inserire la data di Debrecen in calendario, sostituendola a Budapest.
A confermare la totale confusione attorno all’evento ungherese, c’è un tweet di Ben Rothenberg che spiega come alle giocatrici non sia stato fornito neanche un factsheet (una sorta di scheda informativa sul torneo) con le solite informazioni logistiche al momento dell’iscrizione.
Insomma, le giocatrici risultano ancora iscritte (qui c’è l’entry list) a un torneo del quale la WTA non ha però ancora recepito l’istanza di annullamento. L’annullamento di un torneo con così scarso preavviso – sembra questa la strada su cui procede l’International ungherese – è accaduto di recente, a fine 2019, ma a causa dei motivi di ordine pubblico che hanno indotto al rinvio del WTA International di Hong Kong durante il periodo delle proteste.