Molto deluso Thiem si è concesso ai microfoni della stampa per la conferenza conclusiva del torneo. Una conferenza comprensibilmente piuttosto corta, nella quale però l’austriaco ha risposto in maniera completa a tutte le domande proposte. Con il famoso senno di poi, Dominic prova a ritornare sul match ma non trova particolari crepe nel suo piano di gioco o nell’atteggiamento durante tutto il corso dell’incontro.
“Penso che non cambierei molto. Anche negli ultimi due set, ho sicuramente dato tutto quello che avevo. Novak fa parte di quei tre giocatori che sono di gran lunga i migliori di sempre. Se giochi una finale Slam contro di lui, sarà sempre una partita in cui a fare la differenza saranno dettagli minimi. Se posso dire qualcosa su stasera, direi che forse avrei potuto convertire il break point nel quarto set. Lui penso che abbia avuto dei problemi nel secondo set, ma si è ripreso molto bene. Certo, ho fatto alcuni piccoli errori qua e là, ma sono cose che capitano. Alla fine è stata una partita in cinque set molto lottata. Non rimpiango davvero nulla“.
Inevitabile arriva anche il tributo a Novak e ai Big Three sempre più egemoni di questo sport. “Questi ragazzi hanno portato il tennis a un livello completamente nuovo. Probabilmente hanno anche portato me a un livello molto più alto. Penso che sia stato incredibile il modo in cui sono andate le partite questa settimana. È un grande tennis. È un grande spettacolo per tutti. Certo, sarebbe o sarebbe stato più facile in un’epoca diversa vincere grandi titoli, ma sono felice di poter competere con questi ragazzi al massimo livello. Spero davvero anche di vincere il mio primo Slam quando sono ancora in giro perché conterebbe un po’ di più. È una situazione molto speciale che penso sia abbastanza unica nella storia dello sport: il fatto che i tre giocatori di gran lunga migliori giochino nella stessa epoca. Questo è ciò che rende molto, molto difficile per gli altri giocatori sfondare“.
Come si può interrompere questo dominio? Quando si interromperà la striscia vincente dei Magnifici Tre? Thiem ritiene che sia solo una questione di tempo e che potrebbe anche non volerci molto prima di vedere un nuovo vincitore Slam. “Penso che sia solo questione di piccoli dettagli. Nelle ultime due finali – US Open e qui – ci si è andati davvero vicini. Sarebbe potuto andare in entrambi i modi per Daniil agli US Open e per me qui. Non c’è niente di speciale da dire al riguardo. Non ci vuole altro che un po’ di fortuna, piccoli dettagli qua e là. Forse se avessi convertito la palla break nel quarto set, mi sarei seduto qui come vincitore. Ci vuole solo un duro lavoro. Io e anche gli altri giovani giocatori che hanno sicuramente il potenziale per vincere uno Slam, dobbiamo giocare ciascuno di questi quattro tornei con determinazione e spero di potermi dare un’altra possibilità“.
Rimane comunque un grande torneo giocato da Thiem, giunto alla sua terza finale Slam, la prima sul cemento. Sulla soddisfazione però ora prevale, giustamente, la stanchezza per le tante ore passate in campo e il peso dell’ultima partita persa. “Penso di essermi sentito raramente così stanco fisicamente, soprattutto ora che tutta la tensione è passata. Ho giocato una partita incredibilmente intensa contro Rafa, una partita molto intensa contro Sascha in semifinale. Anche oggi ho giocato quasi quattro ore. Penso che sia stato molto impegnativo. Sento solo un grande senso di vuoto in questo momento. Tutto qui. Conosco la sensazione. L’ho provata dopo le ultime due (finali, ndr) a Parigi. Già adesso mi sento un po’ motivato a tornare per il prossimo Slam“.
Al di là della delusione però per Thiem si rafforza sempre di più la certezza di potersela giocare e di poter mantenere un livello molto alto per due settimane, requisito imprescindibile per chiunque ambisce a sollevare un trofeo dello Slam. “La finale di stasera è stata una grande partita. Sono stati i dettagli molto piccoli a decidere. Sono contento del modo in cui ho mantenuto la tensione per tutte e due le settimane. Non ho avuto partite facili, soprattutto dai quarti in poi: battere Rafa dopo oltre quattro ore, poi due giorni dopo rimontare di nuovo contro Sascha, poi, due giorni dopo, di nuovo contro Novak, che ha vinto la maggior parte dei titoli qui e ha giocato ancora a un livello molto alto. Sono molto consapevole e sicuro ora di poter giocare ad un livello molto alto per tutta la durata di un torneo dello Slam. Non ho avuto cali. Questo non mi rende orgoglioso, ma mi rende molto fiducioso per i prossimi grandi tornei che stanno arrivando“.