MONTPELLIER – Arriva una sconfitta amara per Jannik Sinner, il nostro giovanissimo rappresentante che dalla scorsa stagione sta facendo parlare di sé il mondo tennistico. Amara perché relativamente inaspettata e per il gioco espresso o, meglio, per quello che non è riuscito a esprimere contro Mikael Ymer, vittorioso per 6-3 6-4. Un match che ha subito preso la direzione della Svezia e incerto solo all’inizio del secondo parziale, caratterizzato da troppi errori di rovescio e dai pochi punti vinti con la seconda battuta per quanto riguarda Jannik. L’avversario odierno, di tre anni più vecchio e di due posizioni superiore in classifica, era stato nettamente battuto alle Finali Next Gen di novembre, ma si capisce fin troppo presto che lo stato di grazia di quella settimana non sarà replicato sul duro indoor francese, con buona parte di merito proprio del tennista di Skovde.
Unforced di rovescio a ripetizione, un’incursione a rete in cui non è chiaro se Ymer abbia paura di tirare un passante competitivo o proponga palle facili sfidando l’altro a chiudere almeno una volée e Jannik cede il servizio al secondo gioco. Con il ventunenne svedese da subito in partita, il nostro muove il punteggio al successivo turno di battuta. Si scambia molto sulla diagonale di rovescio, la preferita di entrambi e che sarà quindi decisiva per l’esito finale. Mikael sbaglia finalmente un paio di colpi, ma l’opportunità di andare a doppia palla break sfuma con un brutto tentativo di drop volley e Ymer può salire 4-1. Confortato da un vantaggio probabilmente insperato, il n. 76 del mondo è più intraprendente o, almeno, più rilassato, mentre in un paio di occasioni l’insufficiente reattività dei piedi altoatesini rivela una certa tensione. Un dritto e uno smash non banali in un gioco in cui rischia di perdere nuovamente la battuta potrebbero scioglierlo, però Mike continua a essere inscalfibile di fronte al ritmo decisamente alto dell’azzurro e si concede anche delle accelerazioni di dritto che non dovrebbero essere la specialità della casa. D’altra parte, a Melbourne è stato a un turno di servizio dal battere Karen Khachanov al secondo turno, per quella che sarebbe stata la sua terza vittoria Slam in carriera. A proposito, cerca di inguaiarsi al momento di chiudere il set con un pessimo smash, ma il rovescio tradisce di nuovo Jannik ed è 6-3.
Se il toilet break deve servire per schiarirsi le idee, funziona, perché arrivano le prime palle break per Jannik che trasforma la terza con un rovescio in entrata in verità un po’ timido ma che vale comunque il 2-0. Non che il match sia completamente girato – anzi, per due volte non riesce a consolidare il vantaggio –, ma la qualità della risposta azzurra e Ymer che ha perso qualcosa (invero poco) in termini di solidità bastano a rendere equilibrato il parziale. Jannik tenta di pestare con il dritto, ma è ancora il rovescio a non funzionare, di nuovo e soprattutto quando entra sui dritti un po’ sbucciati e insicuri dell’avversario. È proprio grazie all’ennesimo errore di quel tipo che Mikael mette la freccia al settimo gioco per poi tenere a zero i due turni di battuta che lo portano al secondo turno.
Non è stato – né doveva esserlo – un inizio di stagione sfolgorante per Jannik, che è arrivato in Francia con tre sconfitte su quattro incontri, ma con la prima vittoria messa a segno in un torneo dello Slam. Quella di oggi, pur nella prospettiva di crescita che non deve dipendere strettamente dal singolo risultato, è una battuta d’arresto che rischia di togliere fiducia a Sinner. Intanto, diamogli appuntamento la settimana prossima a Rotterdam, dove gli organizzatori lo hanno omaggiato di una wild card.
Mentre la maggior parte degli occhi erano puntati sul Patrice Dominguez per seguire la sfida tra l’azzurro e Ymer, sul campo 1 il qualificato Emil Ruusuvuori metteva a segno la sua prima vittoria ATP ai danni di Dennis Novak, austriaco amico di Dominic e allenato da babbo Thiem. Finora poco considerato dagli organizzatori dei tornei ATP di tutto il mondo e, probabilmente per questo, con un po’ di ritardo rispetto ai più giovani Auger-Aliassime e Sinner, il classe 1999 si fa spazio da solo ed entra (per adesso solo virtualmente) fra i primi 100 del mondo. Agli ottavi, troverà il ventinovenne slovacco Norbert Gombos, autore dell’eliminazione di Carreño Busta, che orbita (come sempre) attorno a quella classifica: subito un test interessante per Emil.
PUNE – Ingiocabile al servizio, con alte percentuali di trasformazione anche sulla seconda e nessuna palla break concessa, Roberto Marcora si libera in meno di un’ora di Lukas Rosol nella sfida tra qualificati e vince il suo primo match ATP. In un tabellone che, obiettivamente, esprime un livello non molto superiore a un Challenger, al secondo turno Marcora trova il numero 1 del seeding, Benoit Paire. Non è invece andata bene a Paolo Lorenzi, sconfitto in due set dal n. 90 ATP Egor Gerasimov. Ha avuto anche la doppia opportunità di rientrare nel secondo set, l’azzurro, ma la prima di servizio bielorussa ha rimesso a posto le cose e, in ogni caso, oggi non pareva in grado di portare l’inerzia dalla propria parte. Dopo Federer e Feli Lopez, con il suo 115° posto in classifica Paolino è di gran lunga il miglior tennista in attività nato nel 1981 – certamente un’ottima annata, con Adam and the Ants che spopolavano nelle classifiche britanniche, ma ormai un’altra era.
CORDOBA – Opposto al campione uscente, Marco Cecchinato non riesce a far valere la superiorità sempre mostrata a livello Challenger nei confronti del ventiseienne argentino Juan Ignacio Londero. El Topo (la talpa) difende un quarto del suo bottino in termini di punti in questo evento che dodici mesi fa ha proiettato nel tennis che conta e si presenta ben determinato all’appuntamento. Marco non riesce a impensierire l’avversario in risposta e cede il primo parziale cedendo due volte la battuta. Nel secondo set, Ceck riesce almeno ad alzare il livello quando è al servizio, con Londero che non accenna a calare e pare proprio non accusare la tensione neanche con il passare dei giochi nonostante insegua nel punteggio. È invece Cecchinato a fallire tre dritti all’undicesimo gioco che, insieme al primo doppio fallo dell’incontro, regalano il break all’avversario. Brutta volée sul primo match point a parte, Londero non trema, anche perché l’azzurro sbaglia presto, e va a prendersi una vittoria che mancava dalle qualificazioni di Shanghai – addirittura dal primo turno dello US Open a livello di main draw.
Eliminato nelle qualificazioni, Federico Gaio non riesce ad approfittare del ripescaggio come lucky loser conseguente al ritiro di Carballes Baena per una faringite e si arrende in tre set allo spagnolo Pedro Martinez, n. 150 ATP, pagando un progressivo calo dell’efficacia del servizio.
IL PROGRAMMA DI MERCOLEDÌ – A Pune, Salvatore Caruso trova per la prima volta Jiri Vesely, mentre Stefano Travaglia incontra il bielorusso Ilya Ivashka; due match con i favori del ranking che valgono i quarti di finale. Cinque incontri a Montpellier con altrettanti francesi impegnati, con spazio anche per il derby di fine serata tra Shapovalov e Pospisil. In Argentina, Gianluca Mager dovrà superare lo scoglio Pablo Cuevas per raggiungere il suo primo quarto di finale ATP.)
Risultati:
Pune
[8] E. Gerasimov b. P. Lorenzi 6-2 6-3
I. Ivashka b. E. Donskoy 6-3 6-2
[Q] R. Marcora b. [Q] L. Rosol 6-3 6-2
[Q] N. Milojevic b. A. Hoang 7-6(5) 6-4
[6] J. Duckworth b. P. Gojowczyk 7-6(5) 6-4
J. Vesely [WC] b. A. Kadhe 6-2 6-4
P. Gunneswaran b. Y. Maden 7-6(4) 7-6(5)
Il tabellone completo di Pune
Montpellier
M. Ymer b. J. Sinner 6-3 6-4
[7] F. Krajinovic b. [Q] E. Couacaud 6-4 6-4
P-H. Herbert b. [Q] S. Stakhovsky 6-2 7-5
[5/WC] F. Auger-Aliassime b. [Q] D. Dzumhur 6-7(5) 6-2 6-2
A. Bublik b. H. Laaksonen 6-7(2) 6-1 7-6(2)
[Q] E. Ruusuvuori b. D. Novak 7-6(3) 4-6 6-3
Il tabellone completo di Montpellier
Cordoba
[5] A. Ramos-Viñolas b. [Q] F. Bagnis 6-4 7-6(3)
[WC] P. Cachin b. H. Dellien 6-1 6-1
[8] J.I. Londero b. M. Cecchinato 6-2 7-5
J. Munar b. L. Mayer 6-4 6-3
A. Martin b. F. Coria 7-6(5) 6-4
P. Andujar b. [LL] F. Horansky 6-2 6-2
[Q] P. Martinez b. [LL] Federico Gaio 4-6 6-3 6-4
C. Moutet b. T. Monteiro 6-4 6-3