Nemmeno Ubitennis poteva esimersi dal parlare della notte degli Oscar – o forse erano gli Oscar a non potersi esimere dal farci parlare di loro? In ogni caso, Renée Zellweger era stra-favorita per la statuetta di Miglior Attrice Protagonista (aveva fatto incetta dei Masters 1000 come i Golden Globe e i BAFTAs, le mancava solo lo Slam), e infatti ha vinto per la sua interpretazione in Judy, biopic sulla vita di Judy Garland, cantante e attrice morta nel 1969, a 47 anni, per un overdose di barbiturici – è il secondo Oscar per lei (primo da protagonista) alla quarta nomination.
Sì ma il tennis? In un discorso molto sentito, in cui ha richiamato l’American Dream dei suoi genitori (il padre è svizzero, la madre norvegese), l’attrice ha sottolineato che gli idoli, come l’artista che ha interpretato, dovrebbero unire le persone, e aiutarle a trovare il meglio di loro stesse, perché sono individui che mettono d’accordo chi li segue. E fra i suoi, di idoli, ha citato Serena e Venus Williams, confermando ancora una volta la centralità della loro scalata, epitome del “rags to riches”, per la cultura americana contemporanea. Ecco il video del suo discorso.
Come se non bastasse, il tennis è passato dalla citazione alla presenza, con Maria Sharapova che, firmata Valentino, ha partecipato al party di Vanity Fair, in compagnia del fidanzato Alexander Gilkes. Su Instagram la russa ha riconosciuto il lavoro di squadra necessario per prepararsi a un evento del genere, solo che invece di preparatore atletico, coach e psicologo, qui si parla di parrucchiere, truccatore e skincare specialist.
Ora torniamo a parlare di tennis, promesso.