Dal nostro inviato a Rotterdam
[2] S. Tsitsipas b. H. Hurkacz 6-7(2) 6-3 6-1
Sotto di un set e di un break, Stefanos Tsitsipas deve aver temuto che il 2020 avrebbe continuato a mostrarglisi sotto una cattiva stella. Il greco, vincitore quest’anno di sole due partite (a fronte di quattro sconfitte) in quella situazione di punteggio sul Centrale della Ahoy Rotterdam appariva falloso e nervoso, in balia di un avversario che dal canto suo gli concedeva pochissimo. Invece, il sesto giocatore al mondo con carattere e intelligenza tennistica ha saputo pazientare, rimanere aggrappato alla partita e riuscire a far prevalere la sua maggiore classe, infilando un parziale di dodici giochi a due che gli ha aperto le porte degli ottavi di finale. “Sullo 0-2 del secondo set ho pensato che non dovevo regalargli nulla, farlo sudare sui suoi turni di servizio e vedere come andava. Oggi ho vinto mentalmente.”
Davanti alla prima buona cornice di pubblico della 47°edizione dell’ATP 500 di Rotterdam in apertura del serale della seconda giornata ha così fatto il suo esordio Tsitsipas, testa di serie numero 2 del tabellone. Il ventunenne greco, alla sua seconda partecipazione al più importante torneo olandese (l’anno scorso fu eliminato al primo turno da Dzhumur) aveva di fronte un avversario molto insidioso: Hubert Hurkacz. Il n. 29 ATP era stato autore di un ottimo inizio di stagione: aveva vinto i tre incontri giocati alla ATP Cup sconfiggendo anche Thiem e fatto poi semifinale ad Auckland. Ma erano soprattutto i precedenti tra i due giocatori ad indicare la pericolosità dell’incontro per Tsitsipas, che contro il polacco conduceva per tre vittorie a una, ma con le ultime due ottenute solo dopo dure battaglie al terzo.
Parte meglio dai blocchi l’underdog: Tsitsipas è molto falloso, specie col dritto, e non riesce a incidere più di tanto col servizio. Come inevitabile conseguenza, Hurkacz al terzo gioco mette la testa avanti brekkando il greco. Nell’ottavo game il numero 6 del mondo ha una prima occasione per riequilibrare le sorti del set, ma non converte la palla break, grazie anche alla bravura del suo avversario. Così, quando due giochi dopo il polacco si trova sul 40-0 in suo favore il primo set sembra finito, dopo soli 35 minuti dal suo inizio. E invece, all’improvviso Hurkacz clamorosamente si incarta, sbagliando colpi anche facili e permettendo a Tsitsipas di riequilibrare il punteggio e portarsi sul 6-5, grazie a una serie di nove punti a uno. Un cazzotto che stenderebbe tantissimi giocatori, ma non l’Hurkacz di stasera, che in questo frangente mostra il livello di tennista di primo livello che sta raggiungendo. Prima trascina il set al tie-break e poi lo domina con personalità, lasciando nel gioco decisivo solo due punti al greco. Impressionante l’86% di punti vinti con la prima dal polacco nel primo parziale, un fondamentale che ha aiutato molto Hubert e chiave di lettura della prima parte di gara.
A fine primo set, Tsitsipas chiama medical time-out per un problema alla spalla destra:” Credo e spero dipenda dalla tensione, ma non dovrebbe essere nulla di grave”, dirà in conferenza stampa a fine partita.
All’inizio del secondo set il greco ha subito due palle per spezzare inerzia del match a lui negativa, ma non riesce a convertirle. Hurkacz è piu in palla e nel secondo gioco – quando è lui ad avere palle break a favore- non si fa pregare, salendo sul 2-0, punteggio che pare mettere una pietra tombale sulle speranze di vittoria della testa di serie numero 2 del seeding. Invece, di nuovo, l’andamento dell’incontro cambia bruscamente: il polacco inizia a essere falloso, specie col rovescio che tanto aveva funzionato, e ad innervosirsi. Si fanno sempre più frequenti le occhiate nervose che il 29 ATP rivolge al suo angolo, mentre Tsitsipas torna a essere centrato, a coprire con efficacia anche verticalmente il campo. Il greco infila una serie di quattro giochi consecutivi che lo proietta sul 4-2 e segna definitivamente il set, chiuso sul 6-3 in suo favore (nel nono gioco brekka nuovamente Hurkacz). La qualità del tennis in campo è buona e il pubblico apprezza i continui ribaltamenti di risultato: il secondo parziale si chiude con la ola delle tribune della Ahoy Rotterdam.
Nel secondo gioco del terzo set, Tsitsipas si porta subito sul 2-0, convertendo la palla break a favore con una volee di dritto a conclusione di un lungo scambio durante il quale aveva fatto muovere in lungo e largo il suo avversario. Un punto che sembra il simbolo della ritrovata padronanza delle sorti dell’incontro da parte del vincitore delle ATP Finals 2019. Hurkacz non ne ha più, desidera solo la doccia e la partita si chiude così con i primi ottavi in carriera guadagnati a Rotterdam per il greco. Giovedì Tsitsipas affronterà lo sloveno Aljaz Bedene, n. 52 ATP, contro il quale non ha mai giocato.
Gli altri risultati:
K. Khachanov (RUS) b. [5] F. Fognini (ITA) 6-3 6-3
[7] A. Rublev (RUS) b. N. Basilashvili (GEO) 6-2 6-3
F. Krajinovic (SRB) b. [WC] T. Griekspoor (NED) 6-4 6-1
A. Bublik (KAZ) b. [Q] G. Barrere (FRA) 6-3 6-7(2) 6-4
F. Auger-Aliassime (CAN) b. J. Struff (GER) 6-3 1-6 6-3
A. Bedene (SLO) b. B. Paire (FRA) 6-2 6-4
Il tabellone completo