da Rotterdam, il nostro inviato
Jannik Sinner accede al secondo turno dell’ABN Amro World tennis tournament senza dover scendere in campo. Pochi minuti prima del suo match, programmato in apertura della terza giornata sul centrale della Ahoy Rotterdam, è giunta in sala stampa la notizia del ritiro del suo avversario, Radu Albot, 50 ATP. Il trentenne moldavo, ancora a secco di vittorie in questo 2020 – ha perso tutti e tre gli incontri da lui giocati nella ATP Cup – si è ritirato ufficialmente per un malessere, anche se sulle sue condizioni continuano a pesare i problemi alla spalla destra, gli stessi per i quali aveva dovuto rinunciare al torneo di Auckland, all’Australian Open (entrambi i forfait dopo il sorteggio) e la scorsa settimana all’ATP 250 di Montpellier.
L’esordio nel torneo di Sinner – che con i 38 punti guadagnati con l’accesso al secondo turno (45 privati del suo peggior risultato, i 7 punti del challenger di Binghamton che escono dal conteggio) potrebbe migliorare il suo best ranking – è rimandato a giovedì, quando affronterà agli ottavi David Goffin in una sfida inedita.
NIENTE LUCKY LOSER? – Risulta piuttosto strano che un match di primo turno non si disputi per ritiro di uno dei due contendenti, specie in un torneo del lignaggio di un ATP 500 che promette oltre 28000 euro a chi accede al secondo turno. I 15000 euro di montepremi promessi al giocatore sconfitto al primo turno, invece, dopo il cambio di regolamento di due anni fa non spettano più al subentrante bensì al giocatore che si ritira; in questa precisa circostanza, però, non verranno assegnati neanche a Radu Albot che non rispetta il comma secondo cui il giocatore deve aver disputato almeno un match negli ultimi 30 giorni (il moldavo ha disputato l’ultimo incontro ufficiale in ATP Cup, il 7 gennaio).
Come spiegato dallo stesso Richard Krajicek – direttore del torneo – al portale olandese AD, nessuno dei possibili lucky loser era disponibile per raggiungere il luogo dell’incontro entro il termine delle 10:30. Una grossa occasione mancata soprattutto dai quattro olandesi Van de Zandschulp, De Jong, Niesten e Nijboer, tutti sconfitti al primo turno delle quali: “Con queste somme, i ragazzi possono viaggiare e giocare per un anno e mezzo” ha detto Krajicek piuttosto sorpreso. Il direttore del torneo ha dichiarato di aver provato a mettersi in contatto con i giocatori eleggibili per un posto da lucky loser, senza successo: “Questa è un’occasione persa, non abbiamo molti tornei nei Paesi Bassi. A quanto pare quei giocatori e i loro allenatori non si sono resi conto delle cinque partite di primo turno in programma mercoledì“.
In definitiva, se rimanere on site per un giocatore non olandese poteva risultare un azzardo costoso e con scarse possibilità di guadagno – un ritiro al mercoledì è comunque un evento non troppo frequente – la vera bizzarria è che nessuno dei quattro succitati tennisti olandesi fosse nei pressi dell’Ahoy Rotterdam in mattinata.