dal nostro inviato a Rotterdam
Purtroppo si è solo sfiorata a Rotterdam un’interessantissima partita tutta Nextgen tra Sinner e Auger-Aliassime: se il nostro giocatore è stato per due volte a un solo punto da quella che sarebbe stata la prima semifinale nel circuito maggiore della sua promettentissima carriera, l’altro giovanissimo tennista ancora in gara in Olanda non ha mancato l’appuntamento.
Il n. 21 ATP era opposto in uno scontro inedito a Aljaz Bedene, n. 52 ATP, che ieri a sorpresa aveva eliminato Stefanos Tsitsipas. Il tennista canadese non è stato autore di un buon inizio di 2020 (semifinale ad Adelaide, ma tre partite su quattro perse in ATP Cup e la bruciante eliminazione al primo turno agli Australian Open contro Gulbis), ma a Rotterdam sta ritrovando il suo tennis. Dopo aver sconfitto in tre set Struff al primo turno, ne ha impiegati solo due per superare Dimitrov e anche contro Bedene è sempre stato in pieno controllo del match. L’incoraggiante prova al servizio (10 ace, a fronte di un solo doppio fallo e 80% di punti vinti con la prima) ha permesso a Felix di attendere solo un calo di Bedene. Lo sloveno nel sesto game dell’incontro è il primo a dover fronteggiare una palla break, ma riesce a cavarsi d’impaccio. I suoi sono i turni di battuta sono i più combattuti: nell’ottavo gioco per quattro volte Auger è a soli due punti dallo scappare avanti nel punteggio e due game dopo riesce nell’obiettivo, portandosi sul 6-4 che chiude, dopo 46 minuti, il primo set.
Il canadese in questa fase del match prende il largo, portandosi anche sul 3-0 nel secondo. Un leggero calo gli costa però la rimonta di Bedene, che – con un buon tennis e tanto coraggio – strappa il servizio ad Auger nel quinto gioco. Da quel momento in poi il match si fa davvero equilibrato e lo sloveno mantiene con facilità i propri turni di servizio. Anzi è il canadese, nel corso dell’undicesimo gioco, a rischiare di perdere la battuta, fronteggiando con successo una pericolosa palla break che avrebbe mandato Bedene a servire per il set. Si arriva al tie-break, anch’esso molto equilibrato: nessuno dei due tennisti è capace sino al 6 pari di staccare mai di due punti l’avversario. Ci riesce a quel punto Auger, che chiude al quattordicesimo punto, dopo quasi due ore di partita, guadagnando la semifinale, dove affronterà, in un incontro inedito, Carreno Busta.
Il programma serale è stato aperto dalla sfida tra la testa di serie più alta rimasta in gara, Gael Monfils, che affrontava per la seconda volta in carriera Daniel Evans, n. 33 ATP, già sconfitto in tre set nell’unico precedente, risalente a tre anni fa e giocato a Dubai. Il nono giocatore al mondo, che difende i 500 punti conquistati qui lo scorso anno, è sceso in campo reduce da una striscia positiva di sei incontri (gli ultimi cinque vinti senza perdere un set) e a Rotterdam nei giorni scorsi, nelle sue sfide contro Sousa e Simon aveva impressionato, lasciando loro complessivi dieci game.
Evans – all’esordio assoluto in questo torneo, nel quale per qualificarsi ai quarti aveva superato Kohlshreiber e Khachanov – era per il francese un cliente scomodo. Il trentenne britannico è stato autore di un ottimo inizio di 2020, con tre vittorie in quattro incontri alla ATP Cup e i quarti raggiunti ad Adelaide. Il campione in carica ha però trovato difficoltà solo nel corso del primo set, quando ha visto Evans servire per il set e si è trovato sul 5-4 e servizio per il britannico nel tie-break.La partita è piacevole e aiuta anche l’atmosfera finalmente calda della Ahoy Arena, con tribune quasi completamente piene nella parte inferiore dello stadio e uno sparuto ma caloroso supporto di tifosi inglesi. Il pubblico olandese sembra invece parteggiare per Monfils, che qui oltre al titolo dell’anno scorso, ha raggiunto una finale nel 2016 (persa da Klizan) e una semi nel 2009 (sconfitto da Nadal).
Non succede nulla nei primi otto giochi (solo il quarto, con Evans al servizio, va ai vantaggi), poi, tra il nono e il decimo, i due protagonisti della sfida si strappano a vicenda il servizio, prima che si arrivi al tie-break. Il gioco decisivo è divertente: il n. 33 ATP sfodera bei colpi e sfianca Monfils, ma, alla fine va fuori giri, consentendo al francese di incamerare il primo set dopo cinquantasei minuti di partita. Evans, che termina il parziale litigando con il giudice di sedia, esce a quel punto completamente dal match e cala molto nel rendimento nel secondo set, che il francese vince in scioltezza col punteggio di 6-2, conquistando così la quarta semifinale della carriera a Rotterdam.
Risultati:
F. Krajinovic b. [7] A. Rublev 7-6(2) 6-4
[3] G. Monfils b. D. Evans 7-6(5) 6-2
P. Carreno Busta b. [WC] J. Sinner 7-5 3-6 7-6(6)
F. Auger-Aliassime b. A. Bedene 6-4 7-6(6)
Il tabellone aggiornato