[2] K. Bertens b. [8] E. Rybakina 6-1 6-3
Kiki Bertens è ancora la campionessa del Ladies Trophy di San Pietroburgo. Dopo il successo nel 2019 in finale su Donna Vekic, l’olandese doma (e domina) Elena Rybakina in due set e si conferma sempre più temibile anche fuori dall’amata terra battuta. Degli ultimi cinque titoli conquistati (su dieci totali) ben quattro sono arrivati su superfici rapide (Cincinnati 2019, Seoul 2019 e la doppietta a San Pietroburgo). A farla vincere oggi però, oltre alla tanta esperienza in più rispetto a Rybakina, è stata una certa mentalità da terra, che le ha permesso di spargere sabbia sugli ingranaggi dell’avversaria attraverso un sapiente uso di variazioni, top e difese generose.
Il primo set fila via liscio. Rybakina è molto tesa e per una giocatrice che ama tirare forte su ogni singola pallina non è esattamente la cosa migliore. Bertens mantiene il palleggio profondo e vario, senza rischiare troppo, obbligando l’avversaria a colpire all’altezza della scritta “San Pietroburgo”. La tattica paga i suoi dividendi e in 28 minuti l’olandese va a sedersi avanti 6-1.
Al rientro in campo, Rybakina sembra essersi sciolta e finalmente riesce a contenere le proprie tremende accelerazioni entro i confini del campo. Una dopo l’altra però le scivolano via dalle mani ben quattro palle break, tutte nel primo gioco. Bertens allora riprende il controllo delle operazioni e scappa ancora una volta avanti di un break. L’olandese rischia di rimettere subito in gioco l’avversaria con due doppi falli, ma Rybakina non legge bene la situazione e paga cara la propria irruenza. Da qui in poi si contano poche emozioni, la ventenne kazaka spinge tanto e a tratti riesce a centrare il bersaglio, ma dà la sensazione non riuscire a trovare il proverbiale centesimo per arrivare a un euro. Bertens dal canto suo cerca maschera benissimo qualche piccolo momento d’incertezza qua e là e chiude 6-3, lasciandosi sfuggire qualche lacrima dopo il match point concretizzato.
Questa vittoria non fa registrare nessuno sbalzo in classifica per Bertens che rimarrà numero 8 (a soli 160 punti dal settimo posto di Sofia Kenin), mentre Rybakina raccoglie i frutti delle ottime prestazioni degli ultimi mesi e da lunedì potrà consolarsi con il nuovo best ranking di numero 19 del mondo.