Challenger DCNS de Cherbourg (Francia, cemento, montepremi EUR 46,600)
Roberto Marcora ci ha preso gusto e sembra voler continuare la sua scalata nel ranking. Il 30enne tennista di Busto Arsizio, dopo il suo primo quarto di finale a livello ATP a Pune, continua nel suo ottimo momento di forma raggiungendo la finale a Cherbourg. Accreditato della seconda testa di serie, Marcora raccoglie lungo il cammino uno scalpo eccellente come quello di Mischa Zverev – in ripresa dopo un’annata molto complicata – per conquistare la quinta possibilità di vincere un torneo di categoria, sfumata purtroppo come le prime quattro.
Il suo avversario, il russo Roman Safiullin, è troppo solido al servizio e non concede alcuna chance a Marcora, che viene breakkato sul 4-3 del primo set. Nel secondo set Safiullin si ripete nel quinto gioco e non si guarda più indietro. Si tratta del primo titolo Challenger in carriera per il 22enne tennista russo, che sale al suo best ranking di n.174 del mondo. Soddisfazione comunque per Marcora, che firma come il suo avversario un nuovo primato in classifica (posizione 150). Proverà a dare seguito al suo ottimo stato di forma nel Challenger di Bergamo, dove difende la finale (persa dodici mesi fa contro Sinner). Al primo turno affronterà uno tra Zeppieri e Cobolli.
Finale: Safiullin b. Marcora [2] 6-4 6-2
India Bangalore Challenger (India, cemento, montepremi USD 162,480)
Tanti rimpianti italiani nel Challenger più ricco e competitivo della settimana. Ai quarti di finale sono arrivati ben tre azzurri, di cui due hanno raggiunto la semifinale. Thomas Fabbiano, testa di serie numero 9, si è fermato ai quarti contro James Duckworth, già giustiziere di Marcora a Pune. Dopo un primo set vinto per 7-5, l’italiano ha perso completamente i riferimenti in campo, inabissandosi con un 6-0 6-2. Sorte migliore per la testa di serie più alta del torneo Stefano Travaglia, che è arrivato in semifinale ma ha subito una dura sconfitta per 6-3 6-4 contro il numero 250 del mondo Benjamin Bonzi.
La rivelazione del torneo è sicuramente l’italo-monegasco Julian Ocleppo, capace di eliminare due teste di serie (Zhang e Ivashka) e raggiungere la sua prima semifinale. Non riusce però a coronare la settimana migliore della carriera, che si conclude con il 6-3 6-2 subito da Duckworth. Proprio l’australiano si rivelerà il vincitore del torneo in finale contro Bonzi, capace di rendergli la vita complicata ma non di impedirgli di vincere il primo torneo della stagione con annesso best ranking al 71° posto.
Finale: Duckworth b. Bonzi 6-4 6-4
Cleveland Open (USA, cemento, $60,000)
Terza titolo Challenger in carriera per il 25enne danese Mikael Torpegaard. Da testa di serie numero 12, Torpegaard ha avuto un percorso accidentato solo in avvio. Dopo essere sopravvissuto per 7-6(3) 4-6 7-6(0) alla sfida con Michael Mmoh, padrone di casa e testa di serie numero 8, il tennista danese non ha perso un set fino alla finale, battendo l’americano Sarmiento per 6-4 6-4 ai quarti e Thomaz Bellucci in semifinale per 6-1 6-1. Più combattuta la finale con il tennista giapponese Watanuki, in cui i due tennisti si sono alternati nel dominio dei momenti della partita sebbene ils set conclusivo (6-1) non abbia avuto storia. Curiosamente tutti i titoli a questo livello del tennista danese sono stati conquistati sul cemento statunitense (due titoli a Columbus).
Finale: [12] Torpegaard b. Watanuki 6-3 1-6 6-1