Due settimane con la nazionale italiana under 16 per provare a conquistare il titolo della Winter Cup, intervallate da un’esperienza ai tornei ATP di Rotterdam e Marsiglia, a fianco di coach Piatti e di Jannik Sinner. Un’opportunità colta al volo da Lorenzo Ferri, torinese classe 2004 che da anni è entrato in contatto col team Piatti e da un paio di stagioni si è trasferito a tempo pieno a Bordighera. Da lì è arrivato fra i primi 30 del ranking under 16 di Tennis Europe, guadagnando la convocazione in Nazionale; una decina di giorni fa a Leeuwarden (Olanda) Ferri ha portato l’Italia – insieme ai laziali Niccolò Ciavarella e Daniele Minighini – alla fase finale a otto squadre della Winter Cup, in programma a Ronchin (Francia) dal 21 al 23 febbraio.
Ferri ha dato il suo contribuito vincendo tre match su tre, e poi ha raggiunto il team Piatti a Rotterdam, per vivere da dentro l’esperienza di un grande torneo. “Già sul finire del 2019 – spiega Ferri – ero stato a fianco di Jannik per due tornei, le Next Gen ATP Finals e il Challenger di Ortisei (dove i due hanno giocato anche il doppio insieme, ndr), e Riccardo ci teneva che viaggiassi ancora insieme a loro. È un passaggio utile per il mio percorso: serve a vedere da vicino la routine di un professionista, osservare come il team si comporta e toccare con mano la strada da percorrere per arrivare ad alti livelli”. Anche stavolta la sua presenza ha portato bene: lo scorso anno Sinner ha vinto entrambi i tornei nei quali era presente Ferri, mentre in Olanda ha raccolto la prima vittoria in carriera contro un Top 10, battendo David Goffin.
“È stata un’esperienza molto stimolante – continua Ferri – così come vedere un amico come Jannik (con il quale ha diviso l’appartamento a Bordighera per un anno, ndr) scalare la classifica. Fa capire che con il duro lavoro nessun traguardo è precluso”. Ma a Rotterdam il torinese non è stato solo spettatore: ogni giorno si è allenato con Sinner e con altri protagonisti del torneo, per affinare un tennis aggressivo basato su un rovescio naturale e su un ottimo servizio. “Per un ragazzo in crescita come Lorenzo – dice Luka Cvjetkovic, il coach del Piatti Tennis Center che lo segue da vicino – è importantissimo allenarsi con dei giocatori affermati e vedere dove deve puntare ad arrivare nel giro di qualche anno. Preziosissima anche la possibilità di affiancare Jannik, per imparare dal suo modo di stare in campo, e quella di seguire gli incontri insieme a Riccardo: è molto utile vedere come si prepara una partita, sentire i suoi commenti e il confronto post-match”.
Una possibilità che fa gola ai tecnici di tutto il mondo, mentre per chi vive a contatto con Piatti è all’ordine del giorno. Così come per tutti coloro che fanno base al Piatti Tennis Center è normale potersi confrontare quotidianamente, in campo e in palestra, con i tantissimi campioni che a ripetizione passano a Bordighera per allenarsi, su tutti il n.1 al mondo Novak Djokovic. Come se non bastasse, per Ferri l’esperienza nel Tour non è ancora finita, visto che è col team anche a Marsiglia. Avrà qualche altro giorno per allenarsi coi big, per poi volare direttamente a Ronchin per l’impegno con la nazionale. Con la valigia colma di stimoli e di esperienze da raccontare.
Ufficio Stampa Piatti Tennis Center