Dopo l’ottavo trionfo agli Australian Open e qualche partita improvvisata per le strade di Belgrado, si rivede sul circuito Novak Djokovic. Prima del consueto Sunshine Double, il n.1 del mondo fa tappa a Dubai per il Dubai Duty Free Tennis Championship, torneo di categoria 500 ma dal montepremi molto ricco, quasi 2 milioni e 800mila dollari in totale. Un milione in più del contemporaneo torneo di Acapulco, che è della stessa categoria e mette in palio gli stessi punti in classifica. Nole ha vinto questo evento quattro volte in carriera, dal 2009 al 2011 e poi nel 2013. Ma è da ben quattro anni che non lo gioca. La sua ultima apparizione negli Emirati risale al 2016, quando dovette ritirarsi a sorpresa nei quarti di finale contro Feliciano Lopez, dopo aver perso il primo per 6-3.
Djokovic farà il suo esordio nel torneo contro il veterano tunisino Malek Jaziri, attualmente n.259 del ranking ATP ma con una miglior classifica di n.42, al quale è stata data dagli organizzatori una wild card. Curiosamente Jaziri è stato il penultimo avversario di Nole a Dubai, prima appunto della già menzionata sconfitta contro Lopez. Per il fenomeno serbo quarti teorici contro Khachanov e semifinale contro Monfils, testa di serie n.3 del seeding, reduce dalla difesa vincente del titolo a Rotterdam. La Monf però ha un ingresso nel torneo tutt’altro che morbido contro il picchiatore ungherese Marton Fucsovics, protagonista di un ottimo Australian Open. Nel suo spicchio di tabellone anche i connazionali Paire e Gasquet, oltre che Marin Cilic.
Principale indiziato a raggiungere la finale nella parte bassa è Stefanos Tsitsipas, accreditato della testa di serie n.2. Anche il greco ha un esordio sulla carta tutt’altro che semplice contro l’iberico Pablo Carreno Busta, n.27 della classifica mondiale. Poi per lui potrebbero esserci in serie, Hurkacz, Bautista Agut e, in semifinale, il nostro Fabio Fognini. Il tennista ligure scende in campo dopo la sconfitta al primo turno contro Khachanov, in cui aveva patito un problema alla gamba sinistra che lo ha costretto a dare forfait al torneo di Marsiglia. Fabio è atteso da un primo turno da prendere assolutamente con le molle contro il n.1 britannico Daniel Evans, giocatore dotato di un tennis offensivo e vario. I due non si sono mai incrociati prima in carriera. Se entrambi saranno ispirati potrebbe venirci fuori un match molto gradevole.
Ma Fognini potrebbe non sarà l’unico azzurro in tabellone. Lorenzo Musetti, grande speranza del nostro tennis, ha guadagnato un posto in tabellone battendo al turno decisivo Donskoy, uno che su questi campi è riuscito a battere Federer nel 2017. Al primo turno, Musetti affronterà Andrey Rublev.
Musetti aveva superato il primo turno delle qualificazioni battendo l’australiano Alexei Popyrin, n.100 della classifica mondiale e testa di serie n.7 del tabellone cadetto con il punteggio di 6-3 7-6. Nel sesto gioco del primo set Musetti ha strappato il break all’avversario, dotato di un tennis di grande esplosività e potenza, e non si è fatto mai più recuperare. Nel secondo parziale, il 18enne di Carrara aveva nuovamente preso il largo ma si è fatto recuperare sul 4 pari. Dopo aver annullato tre set point al servizio sotto 5 a 4, Musetti è approdato al tiebreak dove ha dilagato, lasciando un solo punto a Popyrin. Si è trattato della prima vittoria contro un top 100 in carriera per lui.
È stato invece sconfitto al primo turno l’altro azzurro presente nel tabellone cadetto, Thomas Fabbiano, rimontato dal 22enne sudafricano Lloyd Harris (5-7 6-4 6-3).