La vittoria all’Australian Open junior 2019
La sfida con Sinner al Foro Italico
Lorenzo Musetti continua a stupire, e si qualifica per il tabellone principale del Dubai Duty Free Tennis Championships, ATP 500 al via domani, battendo Evgeny Donskoy, N.112 del mondo, con il punteggio di 7-6(7) 7-6(1) in un’ora e 46 minuti.
Dopo aver battuto per la prima volta un Top 100 nella giornata di ieri, arriva dunque un’ulteriore conferma delle belle prospettive dell’ex numero 1 del mondo juniores, che, dopo aver sfiorato la qualificazione agli Australian Open il mese scorso, negli Emirati ha battuto uno che nel 2017 si era permesso di eliminare Federer all’esordio, addirittura aggiungendo una voce alla lista di 22 partite perse dallo svizzero con match point a favore – non si legga fra le righe, non si vuole fare della transitività spicciola, e Donskoy non è lo stesso di tre anni fa, ma il dato andava citato.
Grande prestazione al servizio per il tennista toscano (che compirà 18 anni fra dieci giorni), con due sole palle break concesse, il 77% di punti vinti con la prima, il 65% sulla seconda, e grande padronanza nei momenti chiave del match, in particolare nel secondo tie-break, letteralmente dominato.
Ricordiamo che questa settimana Musetti era N.312 ATP, ed era reduce da una pessima prestazione nel Challenger di Bergamo, prima di ricevere una wildcard per le quali nel Golfo Persico. Perciò questo risultato arriva a sorpresa, e la sua importanza si evince anche dalla qualità degli altri qualificati, tutti in Top 100, ovvero Lloyd Harris (91), Dennis Novak (95), e Yasutaka Uchiyama (96). Lorenzo, che ricordiamo è ancora in età juniores (compirà il 3 marzo 18 anni), si conferma uno dei migliori giovani del circuito. Solo lo spagnolo Alcaraz tra quelli più giovani di lui ha una classifica paragonabile.
Al primo turno, Musetti affronterà il n.6 del seeding Andrey Rublev, contro il quale il pronostico sembra abbastanza chiuso. Al di là però dei risultati che potrà ottenere (Musetti fa fatica a vincere match consecutivi nei Challenger, quindi la strada è ancora molto lunga), rimane la soddisfazione di poter fare partita con professionisti navigati, oltre a un prize money di quasi 20 mila euro in uno dei 500 più ricchi del circuito, che ad inizio carriera e un fisico ancora da potenziare possono fare comodo. Non resta che fare i complimenti all’azzurro, che raggiungerà Fognini come unico altro italiano in tabellone.